Nuovi documenti sulla gestione impresariale del teatro di Milano fra Sei e Settecento. Il Teatro Ducale milanese (1642-1716) e la rappresentazione de La Floridea (Novara, 1674)

Autori

  • Sergio Monferrini

Abstract

Il saggio ricostruisce le vicende della gestione, dal 1642 al 1716, del teatro di Milano, che il Collegio delle Vergini Spagnole, che ne aveva la titolarità, affidava mediante un appalto a impresari. Fra questi si distinsero in particolare i Lonati, che lo tennero per buona parte del Seicento, e i Piantanida, cui si deve la ricostruzione del teatro a fine secolo. Accanto agli aspetti economici, dai proventi dei lotti e dei “giochi di fortuna”, collegati all’appalto, all’affitto delle sedie e dei palchetti, sono analizzate anche alcune caratteristiche particolari della gestione del teatro milanese, quali il particolare controllo esercitato del governatore.
Più difficile appare invece la ricostruzione degli spazi destinati agli spettacoli, dal primo teatro a quello realizzato dai Piantanida, sempre all’interno del palazzo ducale, per la mancanza di documentazione seicentesca, ma l’indagine archivistica ha permesso di ritrovare un’importante descrizione di metà secolo e di chiarire meglio alcune fasi della loro storia.
Da ultimo il ritrovamento del contratto con Antonio e Ascanio Lonati per la rappresentazione de La Floridea a Novara nel 1674, voluta dal governatore della città, conte di Melgar, consente di conoscere i vari aspetti organizzativi per la messa in scena dell’opera e i costi dell’allestimento, dal cast all’orchestra, dai costumi alle scene.

Pubblicato

03/07/2019

Fascicolo

Sezione

Saggi