António da Costa compositore e commentatore della scena musicale italiana settecentesca

Autori

  • Andrea Ciacchi
  • Mariateresa Dellaborra

Abstract

L’abate portoghese António da Costa, violinista e compositore che lasciò il Portogallo nel 1749, è noto nella storiografia musicale europea quasi esclusivamente per la raccolta delle sue tredici lettere, inviate tra il 1750 e il 1780, da Roma, Venezia e Vienna. Nella capitale imperiale conobbe il musicofilo e compositore inglese Charles Burney, che contribuì a far conoscere il suo nome e, soprattutto, a mettere in luce il suo singolare temperamento. In questo lavoro vengono commentate le osservazioni e i giudizi di Costa relativi all'ambiente musicale italiano della metà del Settecento, sottolineando, in particolare nell'ambiente romano, la presenza non ancora nota di alcuni importanti musicisti come Pietro Nardini. La disamina del catalogo musicale Costa, ad oggi ricostruito, e la trascrizione di specifici passaggi offrono ulteriore avvallo ai giudizi tramandati dalle lettere, affrontando altresì per la prima volta in modo sistematico lo stile dell'autore.

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Pubblicato

05/14/2021

Fascicolo

Sezione

Saggi