I fondi musicali napoleonici della Biblioteca del Conservatorio “G. Verdi” di Milano: la musica sacra
Abstract
Il rinvenimento dell’inventario delle partiture presenti nel Palazzo Reale di Milano al rientro degli Austriaci nel 1814 ha propiziato l’avvio di una riflessione sui gusti e le consuetudini musicali della corte napoleonica negli anni del viceregno d’Italia. Articolato in quattro sezioni, l’inventario elenca la musica in uso nella cappella palatina, quella eseguita in Duomo il giorno dell’incoronazione imperiale di Napoleone, le partiture per le accademie e quelle private del principe Eugenio di Beauharnais. Verificata la conservazione di due terzi della musica per la R. Cappella nella Biblioteca del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, le partiture rinvenute sono state oggetto di un’indagine biblioteconomica e musicologica. Attraverso forme e testi ricorrenti è stato possibile ricostruire la prassi liturgico-musicale della cappella reale milanese in età napoleonica dove, durante la celebrazione della messa letta, venivano eseguiti articolati mottetti su testo italiano. Suggellava il rito il canto dell’antifona governativa Domine, salvum fac Regem con cui il paladino della rivoluzione giacobina chiedeva, conquistato il trono imperiale, che i sudditi impetrassero dall’Altissimo preghiere e benedizioni per il proprio potere assoluto.
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