Diabelli, Ricordi e le ‘melodie’ di Franz Schubert in Italia nell’Ottocento CINZIA BALESTRA Introduzione Sulla disseminazione della musica di Franz Schubert (1797-1828) in Italia nell’Ottocento, le fonti musicali prese in esame rivelano chiaramente che il primo repertorio giunto nei salotti italiani tramite una variopinta tavolozza di trascrizioni, arrangiamenti, riduzioni per vari organici vocali e strumentali, fu quello delle sue ‘melodie’ liederistiche. Le prime edizioni di queste ‘melodie’, ovvero di Lieder, si collocano tra il 1840 e 1850, furono prodotte da Gaetano Longo,1 Ricordi, Francesco Lucca, e Teodoro Cottrau2 e sono ancor oggi facilmente reperibili in molte biblioteche italiane, data la loro quantità e varietà che ne rivela l’immediato l’apprezzamento del pubblico italiano. Può sembrare oggi sorprendente che i primi titoli di ‘melodie’, scelte dallo straordinario repertorio liederistico schubertiano, figurassero tradotti in italiano – così come anche i testi poetici – e in uno stile che pare omologarli, sin nel loro immediato manifestarsi, a quello delle coeve romanze da camera italiane: Il Pesciolino, Desiderio di Viaggiare, L’addio, La campana degli agonizzanti, per fare alcuni esempi.3 In effetti il termine Lied impiegò molto tempo prima di essere adottato in vari paesi di lingua non tedesca, compresa l’Italia, dove si preferì invece il termine ‘melodia’ di diretta derivazione francese. La pubblicazione di una raccolta di mélodies di Schubert era iniziata nel 1839 a Parigi, dove era possibile reperire gran parte della produzione liederistica schubertiana in lingua francese. L’editore francese Richault aveva infatti avviato a quella data dei rapporti diretti con Anton Diabelli, l’editore viennese unico responsabile in effetti dell’edizione dell’opera postuma di Franz Schubert fino al 1851 e, sin dalla prima indagine su questo repertorio vocale in traduzione italiana, risulta piuttosto evidente che fu l’editoria francese a far da tramite tra il repertorio originale in lingua tedesca e l’Italia, come recentemente hanno messo in luce studi specifici condotti sulle edizioni a stampa delle ‘melodie’ di Schubert pubblicate da Ricordi durante il corso del XIX secolo.4 A metà Ottocento l’editoria musicale italiana era ormai in gran parte concentrata nelle mani della dinastia milanese Ricordi che in breve divenne la principale promotrice della diffusione dell’opera di Franz Schubert, producendo nel giro di pochi decenni un numero sempre crescente delle sue opere, prevalentemente riconducibili al genere liederistico, e rendendole accessibili al mercato italiano.5 Si iniziò con l’edizione di singoli brani per giungere alla raccolta del 1883 – di un anno precedente all’iniziativa della Gesamtausgabe delle musiche di Franz Schubert, promossa in Germania dalla Breitkopf & Härtel6 – formata da dodici fascicoli contenenti ben 205 ‘melodie’.7 Le intonazioni dei testi proposte al pubblico italiano sono spesso di doppia natura: sotto il pentagramma viene collocata sia la versione in italiano, sia quella in francese e pertanto mentre in Francia le mélodies schubertiane si pubblicavano con testi poetici direttamente tradotti e adattati alla lingua francese, in Italia, fino alla fine del XIX secolo i testi delle melodie sono in effetti versioni ritmiche in italiano derivate dalle traduzioni dal francese e, per di più, fortemente ammiccanti al lessico melodrammatico. Anche il genere liederistico di nuova importazione venne dunque filtrato in Italia dai gusti operistici allora predominanti.8 Risulta pertanto sin d’ora chiaro che la trasmissione dei testi poetici seguiva delle vie così contorte da determinarne varie forme di allontanamento dalle versioni originali e, nel contempo, da costituire testimonianze interessanti di adeguamento ai gusti del pubblico e ai modelli dominanti. Il seguente contributo si propone di ampliare il quadro generale qui appena abbozzato, tenendo presente non tanto l’apporto dell’editoria francese alla diffusione delle musiche di Franz Schubert in Italia, quanto il ruolo giocato dall’editoria viennese e in particolare dalla Diabelli & Co. Due sono gli aspetti che si intende essenzialmente evidenziare: il primo consiste nel fatto che la tradizione italiana a stampa dei Lieder di Schubert nel XIX secolo è direttamente collegabile alle scelte di politica editoriale messe in atto da Anton Diabelli tra il 1830 e il 1851; il secondo permette di dimostrare che, nonostante la derivazione della ‘melodia’ schubertiana pubblicata in Italia dalla costola editoriale francese, è possibile evidenziare un diretto contatto commerciale tra la Diabelli & Co. e successivamente tra il successore di Diabelli, C. A. Spina, e la casa Ricordi, rapporto qui ricostruito anche grazie al reperimento di documenti inediti. Il lavoro ha dunque come obiettivo finale quello di contribuire alla conoscenza della ricezione dell’opera di Schubert in Italia nell’Ottocento. Se per paesi come Francia9 ed Inghilterra10 esistono già degli studi approfonditi in merito,11 per quanto riguarda l’Italia, l’indagine su questo tema affrontato autorevolmente ma solo di recente, può rivelare ancora numerose sorprese. 1. Anton Diabelli principale editore dell’opera postuma di Schubert Pochi giorni dopo la morte di Schubert, precisamente il 29 novembre 1829, Anton Diabelli (1781-1858), uno dei più ‘voraci’ editori viennesi del XIX secolo, entra in possesso di gran parte dell’opera ancora inedita del musicista, tramite quello che oggi può ritenersi uno dei più redditizi accordi commerciali stipulati dall’editoria musicale ottocentesca. L’offerta giunse direttamente da Ferdinand Schubert, fratello maggiore del compositore, nella cui dimora erano rimasti innumerevoli manoscritti inediti di Franz. All’epoca la musica di Schubert era perlopiù nota a una ristretta cerchia di amici e il valore del lascito era evidentemente difficilmente stimabile. Lo stesso Ferdinand, nella stipula del contratto con Diabelli (redatto sotto forma di lettera),12 propone la vendita di tutti i Lieder e la maggior parte della musica da camera ancora inedita «hierzu noch alle übrigen hierhergehörigen Kompositionen, falls sich noch einige vorfinden, und dieselben zur Herausgabe geeignet sein sollten».13 Vennero invece escluse le opere teatrali, le messe, le sinfonie, gli oratori, le ouverture, le composizioni vocali polifoniche e le cantate per orchestra, generi ritenuti più difficili da pubblicare e mettere in commercio. Tutta la rimanente parte della produzione musicale allora rimasta manoscritta di Schubert14 andò ad arricchire i magazzini della Diabelli & Co. Una volta acquistati i manoscritti, l’editore Diabelli – tra il finire del 1829 e il 1851, anno questo del suo ritiro ufficiale15 – divenne il principale e unico editore delle musiche di Franz Schubert e, speculando sulle sue melodie più celebri, riuscì a costruire una autentica fortuna come la pubblicistica coeva non mancò di sottolineare.16 In poco più di un ventennio venne così deciso non solo il destino dell’opera postuma di Schubert, ma se ne condizionò pesantemente anche la ricezione. La politica editoriale perseguita da Anton Diabelli a tal proposito contribuì in maniera determinante a fomentare e a consolidare un fraintendimento storico relativo alla conoscenza dell’opera schubertiana, protrattosi fino quasi alle soglie degli anni ‘40 del ’900. Il percorso di riscoperta degli autentici e molteplici aspetti dell’opera schubertiana cominciò grazie principalmente ad Otto Erich Deutsch, il quale iniziò la raccolta delle testimonianze e dei documenti inerenti la vita di Schubert nel 1912 per terminarla solo nel 1957.17 A seguito della paziente opera di Deutsch, la ricerca elaborò e produsse nuove biografie schubertiane che presero via via le distanze da quelle precedenti. L’intento comune e lo sforzo di questi nuovi lavori novecenteschi fu quello di estrarre l’immagine del compositore da quella che veniva spesso definita ‘una patina di melassa’ nella quale il musicista era stato sprofondato dagli eventi del XIX secolo. Non solo l’apporto di Deutsch, ma anche gli studi di Willi Kahl, Bernhard Paumgartner, Harry Goldschmidt, Maurice John Edwin Brown, Ernst Hilmar,18 per citare solo alcuni fra i più importanti, evidenziarono sempre con attenzione i fraintendimenti ottocenteschi, segnalando un vero e proprio punto di svolta e di rottura negli studi dedicati a Schubert. L’immaginario collettivo del XIX secolo riteneva infatti Schubert Der Liederfürst,19 l’autore di melodie immortali, struggenti e nostalgiche; lo considerava un musicista che componeva di getto, in maniera ‘naturale’, ispirato da sentimenti spontanei, ma privo di nozioni tecniche e della scienza del comporre. Sotto il profilo umano i tratti del musicista venivano poi disegnati quali quelli di un personaggio dal carattere dimesso e schivo, semplice e buono, trasandato nel vestire, buffo nell’aspetto, ma capace di commuovere gli animi e toccare le corde più profonde del cuore del suo pubblico. La politica editoriale perseguita da Diabelli,20 da una parte pose le basi di questo tipo di ricezione, dall’altra contribuì a consolidare l’idea di un musicista esclusivamente autore di Lieder, segnando così quel tracciato che gli editori successivi intrapresero senza esitazione.21 Diabelli infatti si concentrò prevalentemente sulla pubblicazione del Lied – ritenuto il genere che più incontrava i gusti del pubblico viennese dell’epoca –, per il quale vennero realizzati progetti editoriali peculiari e notevolmente curati nella veste grafica. Ad eccezione della musica per danza, per sua natura facilmente eseguibile, la musica strumentale di Schubert ebbe di fatto invece pochissima rilevanza per Diabelli. Opere come l’Ottetto per archi e fiati (D 803), il Quintetto per archi (D 956), la Sonata per arpeggione e pianoforte (D 821), incluse nel corpus di musiche vendute da Ferdinand, furono completamente ignorate per essere date alle stampe sporadicamente solo a partire dagli anni ’60 del XIX per opera di Carl Anton Spina (a capo della Diabelli & Co. a partire dal 1851), senza mai rientrare in progetti editoriali specifici. Al contrario l’iniziativa più importante appositamente progettata fu la raccolta Franz Schubert’s Nachgelassene musikalische Dichtungen für Gesang und Pianoforte,22 che consta di 134 Lieder inediti, pubblicati a scadenza periodica e suddivisi in 50 fascicoli prodotti lungo un arco cronologico di vent’anni (dal 1830 al 1850). Vale la pena anche di rilevare che su questi Lieder Diabelli effettuò di sua iniziativa interventi di vario genere e del tutto privi di riscontro negli autografi schubertiani, come ha messo in evidenza l’edizione critica dell’opera schubertiana promossa e realizzata dall’Internationalen Schubert-Gesellschaft a partire dal 1967.23 Osservando inoltre i cataloghi editoriali storici della Diabelli & Co., si nota che le melodie più famose estratte dai Lieder, furono protagoniste di un’infinita serie di elaborazioni e arrangiamenti24 pubblicati periodicamente, curati prevalentemente dallo stesso Diabelli, diversificati per tipologie di organici e capacità tecnica, e indirizzati ad un pubblico vario ed eterogeneo di acquirenti. Nel 1851 venne data alle stampe una nuova raccolta liederistica dal titolo Immortellen. Auswahl der beliebtesten Gesänge von Franz Schubert für Contra-Alt oder Bass mit Piano, che diverrà il modello per gli editori musicali successivi. La raccolta includeva in un unico fascicolo trenta Lieder, già pubblicati in passato ma che per la prima volta figuravano con il titolo di Immortellen, melodie immortali. Il 1851 è anche l’anno in cui l’editore viennese abbandona le scene editoriali. Questa sua ultima pubblicazione può quindi rappresentare il vertice della politica editoriale di Diabelli relativamente all’opera schubertiana, il raggiungimento di un intento che avrebbe contribuito a limitare l’immagine di Schubert a quella del ‘più bel cigno cantore’ che Vienna avesse mai avuto.25 Tale prospettiva si era diffusa dal 1830 nell’immaginario collettivo europeo e da quel momento i più importanti editori musicali iniziarono ad interessarsi alle ‘melodie’ di Schubert.26 Il grande impegno di Richault in Francia è già stato ricordato. La casa tedesca Breitkopf und Härtel manifestò il suo interesse già nel 1839 quando incaricò Robert Schumann di procurargli nuovi Lieder a Vienna, presso Ferdinand Schubert, il quale però non era più in possesso di un singolo pezzo di questo genere. L’incontro fra Ferdinand e Robert ebbe comunque un importante esito in quanto Schumann poté vedere e conoscere la partitura della sinfonia Die Grosse (D 944), ancora in possesso di Ferdinand. In breve tempo una copia dell’opera passò dalle mani di Schumann a quelle di Felix Mendelssohn il quale, il 12 dicembre 1839, le diede per la prima volta vita alla Gewandhaus di Lipsia.27 Fu questa quasi l’unica felice eccezione in una situazione che vedeva i Lieder di Schubert disseminati dai principali centri del mercato editoriale europeo, Vienna, Parigi e Lipsia, mentre la sua musica strumentale continuava ad essere quasi totalmente ignorata.28 Questi fatti ebbero inevitabilmente delle ripercussioni anche sulla ricezione della musica di Schubert in Italia nell’800. A Milano, per esempio, si ha notizia di esecuzioni concertistiche di sue composizioni strumentali soltanto a partire dalla fine degli anni ’60 del secolo: nel 1866 la Società del Quartetto diede l’avvio ad una tradizione non certo fiorente con l’esecuzione di Der Tod und das Mädchen (D 810), di cui esisteva l’edizione viennese Czerny del 1831; a questa fecero seguito nel 1869 il Trio op. 99 (D 898), pubblicato da Diabelli e nel 1872 il Quartetto op. 29 n. 1 (D 804), pubblicato da Sauer & Leidesdorf. Soltanto nel 1899 venne eseguita alla Scala, sotto la direzione di Toscanini, la sinfonia in Do maggiore Die Grosse (D 944).29   2. Diabelli e Ricordi: testimonianze inedite Parigi non fu l’unico anello di collegamento tra Schubert e l’Italia. Nonostante la totale perdita dell’archivio della Diabelli & Co.30 è stato possibile rintracciare due lettere testimoni di un canale diretto di scambi commerciali tra Diabelli e la Ricordi. La prima lettera, conservata presso l’Archivio storico milanese della Ricordi è datata 1831 (cioè poco dopo l’acquisto del fondo inedito di Schubert da parte dell’editore Diabelli);31 la seconda, ritrovata nell’archivio della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, è del 1851, anno del ritiro ufficiale dall’attività dell’editore austriaco.32 Tra i due documenti l’interesse si concentra principalmente sul secondo sia perché i riferimenti sono specificatamente alle musiche di Franz Schubert, sia per le rivelazioni del documento in sé, che costituisce un recente acquisto dell’archivio storico viennese. La lettera risale al 16 febbraio 1851, è scritta in un italiano un po’ stentato dalla ditta Diabelli & Co. ed è indirizzata alla casa Ricordi. Questo il contenuto dello scritto: Vienna Al Sign. Giovanni Ricordi editore di Musica a Milano, contrada degli Omenoni, n.1720 “Kaiserl. Königl. Hof.-und priv. Kunst-&-Musikalien-Handlung” von Diabelli e Co. Wien am 16 febbraio 1851 Signor. Giov. Ricordi Scusate il nostro ritardo nel rispondere alla gradita vostra d.d. 31 Gennaio pp. a causa di molteplicità di affari. Non abbiamo posto il vostro indirizzo sulle probe delle opere postume di Francesco Schubert, ma vi abbiamo lasciato libero il posto, acciocchè voi stesso lo possiate mettere. In quanto al motivo di questo nostro invio, esso non è che la continuazione e il fine di questa raccolta di canzoni da noi chiamata [...] / Nachlass per cui ci rimettiamo alle condizioni di prima fra noi stabilite. Siccome per la morte del signor Pietro Mechetti potrebbe succedere un cangiamento nel vostro fondaio [= fondo] di Commissione e potendovi occorrere un attentato [= attento] ed attivo commissionario per l’apertura dell’opera italiana, ci prendiamo la libertà di chiedervi se, e con quali condizioni, sareste inclinato ad affidarci le vostre commissioni, avendo riguardo alle antiche relazioni della nostra casa. Noi siamo in stato di accudire con sommo zelo ed accuratezza alle vostre commissioni, avendo noi diviso gli affari di nostro fondaio da quelli di assortimento ed essendo forniti di abili individui impiegati esclusivamente in ognuno di questi rami particolari. In attesa di gradito riscontro, vi salutiamo con stima. Diabelli & Co. La lettera è stata scritta per accompagnare l’invio della «continuazione e il fine di questa raccolta di canzoni (...) chiamata Nachlass». Il termine (eredità, lascito) rimanda senza dubbio alla pubblicazione Franz Schubert’s Nachgelassene musikalische Dichtungen für Gesang und Pianoforte citata in precedenza. La lettera a tutta prima fa pensare all’invio di bozze (probe) degli ultimi fascicoli della raccolta liederistica stampate da Diabelli, in modo che – secondo una prassi diffusa nel primo Ottocento nei rapporti fra gli editori di musica –33 Ricordi potesse da quelle ristampare la raccolta apponendovi le sue note tipografiche. La lettera fa anche riferimento a un precedente accordo, secondo il quale Ricordi avrebbe già ricevuto da Diabelli i fascicoli stampati negli anni precedenti per pubblicarli («esso non è che la continuazione e il fine di questa raccolta di canzoni da noi chiamata [...] / Nachlass per cui ci rimettiamo alle condizioni di prima fra noi stabilite»). In realtà – come si vedrà più avanti – non esistono edizioni Ricordi anteriori al 1851 dei Lieder di questa raccolta (se non per due casi), per cui dobbiamo per ora concludere che l’accordo fra i due editori non ebbe realizzazione. Nella seconda parte della lettera Diabelli coglie l’occasione dell’invio dei Lieder per proporsi come successore di Pietro Mechetti,34 editore viennese di origine italiana, fra i più importanti distributori delle opere di Gaetano Donizetti nella capitale austriaca e commissionario di Ricordi a Vienna. Diabelli sa perfettamente che la sua recente scomparsa lasciava libero un posto altamente redditizio e cerca di approfittarne. Nella lettera troviamo quindi un chiaro riferimento alla pratica commerciale del Kommissionshandel, messa in atto sin dalla seconda metà del ‘700 per facilitare il mercato librario in Europa, che prevedeva la figura del commissionario, per l’appunto, ovvero del rappresentante dell’editore nei vari paesi. Una figura di intermediario, dunque, fra il produttore dei libri, e il libraio-rivenditore, con un magazzino in loco nel quale veniva depositata la merce inviata dal produttore, merce la cui proprietà rimaneva di quest’ultimo. Questa pratica poteva essere messa in atto reciprocamente fra editori di differenti paesi, tramite lo scambio della merce inviata nei reciproci «fondai».35 A seguito delle grandi perdite di documentazioni d’archivio sia da una parte che dall’altra, «le antiche relazioni» alle quali fa appello Diabelli per accattivarsi le grazie di Ricordi, non risultano purtroppo del tutto ricostruibili. Tuttavia è possibile fare qualche ipotesi utilizzando per una statistica le rubriche dei copialettere della casa milanese, conservate oggi tra i fondi dell’Archivio Storico Ricordi, presso la sala manzoniana della Biblioteca Braidense di Milano.36 Tali rubriche permettono di ricostruire i nominativi e il numero dei contatti tenuti per via epistolare dalla casa editrice con gli indirizzari dei loro affari. I dati che risultano dal controllo delle rubriche testimoniano che Ricordi nel 1831 inviò a Diabelli quattro lettere, nel 1836 nove lettere, mentre nel 1849 lo scambio epistolare tra Ricordi e l’editore viennese, vicino alla data del suo ritiro, si limita ad una sola lettera. Oggi è possibile risalire solo al contenuto di una lettera, quella riportata nel registro di copialettere del 1831 (conservato in parte)37 scritta da Ricordi a Diabelli il 2 dicembre. Ho ricevuto la p.[resente] de 25.p.p. in cui mi veggo conferita una commissione; ma prima di passare ai nuovi conti desidero di vedere ultimato il conto vecchio. Che avete a vostra disposizione fogli 15773, oltre la musica che vi fu rimessa da Winkler di Dresda38 nella somma di £ 2093.3 su queste pagatevi quanto vi devo, datemi una nota della musica che riterrete per saldo, e rimandatemi subito col mezzo di onesto spedizioniere il rimanente, così porremmo un saldo definitivo al nostro conto antico. Eseguita da voi questa operazione, io allora eseguirò la vostra commissione col 55% e contro accettazione di cambiale a 8/mezzi [...] Non è che io voglia prendermi una rappresaglia contro di voi per le nostre commissioni che voi avete finora lasciate ineseguite, ma è semplice desiderio di porre fine alle nostre pendenze, e di ritirare un capitale in musica che voi lasciate affastellato in magazzino senza sapere cosa contenga e senza frutti un soldo. Dietro alla risposta che voi farete alla presente, io vedrò semi confermata la seguente nostra commissione, e vi scriverò anche sulla domanda che mi fate intorno ai Capuleti e Montecchi del M° Bellini di nostra proprietà. In attesa quindi di risposta. Pur parlando in un linguaggio tecnico-commerciale che non lascia trasparire alcun minimo interesse per i contenuti della ‘merce’ e con riferimenti a fatti e personaggi ignoti, il senso della missiva non è difficile da cogliere. Ricordi ha appena ricevuto da Diabelli una nuova commissione, ma prima di stipulare un ulteriore accordo vuol chiarire la situazione e soprattutto equiparare i rispettivi debiti e crediti. L’editore italiano accusa infatti il viennese di affidargli nuovi incarichi da effettuare a Milano – probabilmente di smerciare altre edizioni provenienti dall’Austria – mentre l’editore viennese non si curava affatto di fare altrettanto nella sua sede, lasciando «un capitale in musica» invenduto nei suoi magazzini. La lettera illustra una situazione diffusa nelle relazioni fra case editrici musicali europee sin dall’inizio del secolo e riconferma inoltre che «le antiche relazioni» fra i due editori erano del tipo già indicato come Kommissionshandel: le commissioni erano costituite dagli scambi delle rispettive produzioni e si ravvisa anche in questo caso, quella tendenza dei grandi editori tedeschi di lasciare in giacenza, all’interno dei propri magazzini, le musiche importate dall’estero – in questo caso dall’Italia – per impedire o quantomeno limitare la circolazione di stampe straniere sul mercato di area austro-tedesca.39 Non è possibile sapere né quale repertorio proponeva nel 1831 Diabelli a Ricordi – a meno che il passaggio della lettera del 1851 alla «continuazione e il fine della raccolta da noi chiamata […] Nachlass» non vada inteso come riferimento ad un precedente invio della prima parte della stessa raccolta – né quale fosse invece il repertorio italiano trasmesso da Ricordi che Diabelli ‘faticava’ ad immettere sul mercato viennese. Tuttavia è facile immaginare che non si trattasse, nel secondo caso, di musica estratta dal repertorio operistico italiano, tanto che il ‘premio’ offerto dall’editore milanese a Diabelli nel 1831, a seguito dell’auspicata risoluzione della questione, poteva essere costituito dalla cessione dei diritti de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini. A questo punto si potrebbero fare alcune ipotesi. Un’ipotesi è quella di escludere per la Casa Ricordi una dipendenza esclusiva dall’editoria francese per la pubblicazione di ‘melodie’ schubertiane: nonostante la costante presenza di testi in francese – lingua commercialmente più appetibile rispetto all’originale testo poetico in tedesco – Ricordi sembra essersi avvalso anche di testi musicali di tradizione direttamente austriaca, alcuni dei quali potrebbero trovare riscontro nelle probe spedite da Diabelli a Ricordi nel 1851. Intorno agli anni ’50 in Italia non era Ricordi l’editore italiano più vicino a Richault, ma Lucca, come dimostra la pubblicazione proprio del 1850 di una raccolta di melodie di Schubert dal titolo 40 Melodie per canto con accompagnamento di pianoforte di F. Schubert (7601-7640) direttamente derivata (nonostante un diverso ordinamento delle melodie) dalla pubblicazione francese F. Schubert, 40 Mélodies avec accompagnent de piano, apparsa a Parigi presso Richault sicuramente dopo il 1841 (vedi tabella n. 1). Interessante notare come questa stessa raccolta verrà nuovamente pubblicata da Ricordi nel 189040 (vedi tabella n. 2), sulla scia del grande progetto editoriale dedicato a Schubert prodotto dalla stessa casa nel 1883, anno in cui dodici volumi intitolati Melodie per una voce con accompagnamento di pianoforte portano il numero delle melodie schubertiane circolanti in Italia a 205. L’adattamento dei testi italiani alla musica di Schubert è di Angelo Zanardini (Venezia 1820 - Milano 1893), librettista e compositore, che dal 1856 lavorava come collaboratore presso la stessa casa Ricordi. 41 Altre importanti considerazioni possono essere fatte guardando alla totalità delle melodie di Schubert pubblicate da Ricordi nel corso dell’Ottocento.42 Ci possiamo per esempio chiedere quali melodie di Schubert avesse pubblicato Ricordi entro il 1851, anno a cui risale la lettera di Diabelli alla casa milanese e soprattutto quante di queste melodie rientrano a far parte della raccolta Nachgelassene musikalische Dichtungen di Diabelli, come la stessa lettera sostiene. All’altezza del 1851 Ricordi ha pubblicato: la raccolta Sei Melodie43 (n.ed.12001-12006, 1840) (vedi tabella n. 3), ripresa dall’editore francese Maurice Schlesinger (1839); la Seconda Raccolta di Melodie diverse con accompagnamento di Pianoforte (n.ed. 13001- 13020, tra il maggio e l’ottobre del 1843) (vedi tabella n. 4); due melodie come prima sezione dell’Antologia Classica Musicale, uscita il 31 dicembre del 184344 come inserto gratuito della «Gazzetta Musicale di Milano». Si tratta, in quest’ultimo caso, dei brani Ave Maria (Ellen Gesang III, D 839) e La campana degli agonizzanti (Das Zügenglöcklein, D 871),45 già presenti nelle raccolte precedenti. Agli anni ‘50 del XIX secolo non appartiene nessuna pubblicazione di melodie schubertiane. I Lieder che sono presenti nella raccolta Nachgelassene musikalische Dichtungen sono solo due: Abendstern (D 806, apparso nel 22° fascicolo della raccolta di Diabelli nel 1833) e Schwestergruss (D 762, apparso nel 23° fascicolo della raccolta sempre nel 1833) (vedi tabella n. 5). I Lieder citatati corrispondono a La stella della sera e a Saluto fraterno, rispettivamente melodie n. 13 e n. 14 della Seconda raccolta del 1843. L’esigua, ma non meno significativa, corrispondenza potrebbe essere spiegata con il fatto che i Lieder proposti da Diabelli nella raccolta Nachgelassene musikalische Dichtungen sono tutti Lieder inediti, mentre le raccolte proposte dagli editori italiani in questi anni tendono a privilegiare melodie presenti da più tempo sul mercato. Ma è la raccolta del 1883 (vedi tabella n. 6) che racchiude nell’XI volume una particolare coincidenza: le melodie dalla numero 181 alla 185 corrispondono esattamente al contenuto del fascicolo n. 47, quart’ultimo della raccolta di Diabelli Nachgelassene musikalische Dichtungen (D.et C. 8836). Il fascicolo, contenente tutti Lieder su testo di Goethe, venne pubblicato a Vienna intorno alla primavera del 1850. L’inverno successivo la Diabelli & Co. scrive a Ricordi inviando le «probe» della «continuazione e il fine di questa raccolta di canzoni da noi chiamata Nachlass». Si potrebbe quindi intravedere l’ipotesi che Ricordi, accantonata l’idea di pubblicare subito i Lieder spediti da Diabelli, li abbia poi ripresi successivamente negli anni ’80 per inserirli nel grande progetto editoriale del 1883. Si tratta delle melodie Chi compera amorini (n. 182), Prometeo (n. 183), L’acchiappatopi (n. 184), Notturno (n. 185), Alla luna (n. 186), che hanno come riferimento i Lieder Wer kautf Liebesgötter (D 261, NL 47/2), Prometheus (D 674, NL 47/1), Der Rattenfängen (D 255, NL 47/3), Nachtgesang (D 119, NL 47/4) e An den Mond (D 259, NL 47/5) (confronta tabelle n. 6, XI fasc. e n. 5, 47° fasc.). Questa corrispondenza risulta sostenuta dal fatto che nelle partiture edite da Ricordi queste cinque melodie sono portatrici degli interventi operati (presumibilmente dallo stesso Diabelli) sul testo musicale dei Lieder46 che compongono il 47° fascicolo della raccolta Nachgelassene musikalische Dichtungen. Come è già stato messo in evidenza, Diabelli ha apportato numerose ‘intromissioni’ ai testi musicali di Schubert, quali per esempio l’inserimento di introduzioni e chiuse spurie, trasposizioni, cambiamenti di dinamica.47 Le melodie n. 184, 185, e 186 possono essere direttamente riconducibili alla tradizione a stampa dell’editore austriaco: i brani L’acchiappatopi, Notturno e Alla luna presentano le stesse introduzioni spurie pensate da Diabelli.48 Der Rattenfängen (D 255; Diabelli, NL 47/3) - L’acchiappatopi (Ricordi, ‘melodia’ n. 184, vol. XI, 1883) Nachtgesang (D 119; Diabelli, NL 47/4) - Notturno (Ricordi, ‘melodia’ n. 185, vol. XI, 1883) An den Mond (D 259; Diabelli, NL 47/5) - Alla luna (Ricordi, ‘melodia’ n. 186, vol. XI, 1883) Ulteriori osservazioni relative alle successive produzioni editoriali italiane e austriache di Lieder schubertiani sembrano costituire forti indizi sul fatto che le relazioni fra la Ricordi e la casa editrice austriaca, passata dopo il 1851 alla direzione di Spina, dovevano continuare a persistere anche nei decenni successivi o che, se non altro, la Ricordi si teneva al corrente delle novità schubertiane messe in commercio in Austria. Dopo l’uscita dalle scene di Diabelli nel 1851, C. A. Spina conclude il progetto editoriale, precedentemente avviato, della raccolta Immortellen pubblicando i restanti Lieder a più riprese tra il 1852 e il 1855.49 Dopodiché abbandonerà la pubblicazione di antologie schubertiane fino al 1862. Anche Ricordi fino al 1861 non pubblica più melodie e la ristampa uscita in quest’anno della Seconda raccolta (già pubblicata nel 1843) dimostra, a fronte dell’assenza di nuovi pezzi, il rinnovato interesse per questo genere di composizioni.50 Solo alcuni anni dopo infatti, nel 1865, Ricordi riprende il progetto pubblicando ben due antologie dedicate a Schubert. La prima, nuova solo in piccola parte, è un collage tra le Sei melodie del 1840 (tabella n. 3) e la Seconda raccolta del 1843 (tabella n. 4), al quale Ricordi aggiunge quattro novità così da raggiungere il numero di 30 melodie, che dà il titolo alla raccolta stessa (vedi tabella n. 7), in analogia con il primo volume di Immortellen contenente esattamente lo stesso numero di Lieder (vedi tabella n. 8). Aspetti ancor più significativi si ricavano dall’altra antologia del 1865: Melodie inedite di Franz Schubert in cui Ricordi pubblica nove melodie inedite e sconosciute al mercato italiano (vedi tabella n. 9). Queste novità rimandano a due precise pubblicazioni viennesi: i primi sei Lieder corrispondono infatti ai titoli presenti all’interno dell’opera n. 172 (vedi tabella n. 10) di Schubert pubblicata da Carl Anton Spina il 2 dicembre del 1865 (c.s. 16,784), mentre i restanti tre sono riconducibili all’opera n. 165 (vedi tabella n. 11) pubblicata il 16 giugno 1862 (D.et C. N. 9107-9118) con il titolo Liederkranz.51 Sammlung von Lieder aus dem Nachlasse für eine Singstimme mit Begleitung des Pianoforte von Franz Schubert, contenente in parte pezzi già pubblicati da Diabelli, come dimostrano i numeri di lastra. È di un certo interesse notare come la dichiarazione «melodie inedite» riferita alle prime sei melodie della Ricordi, non fosse poi così lontana dall’essere veritiera su scala internazionale: entrambe le pubblicazioni vennero effettuate nello stesso anno a distanza davvero ravvicinata. Si tratta pertanto di un caso di edizioni parallele concordato fra i due editori.52 Di sicuro i problemi del mondo editoriale del XIX secolo si presentano ancora ben lungi dall’essere compresi nella loro totalità. Appare evidente nel caso qui esaminato che i tentativi di casa Ricordi di diffondere in Italia il genere musicale liederistico, furono tanti e attuati per vie non esclusive. Quelle stesse vie, a volte, arrivarono perfino ad incrociarsi: il Lied di Schubert nasce a Vienna e da lì si diffonde trasformandosi, adattandosi alle esigenze di ciascun paese di adozione, e assumendo spesso sembianze che lo portano ad allontanarsi, lungo tutto l’Ottocento, dal suo aspetto originale. In Italia i Lieder giunsero inizialmente tramite la mediazione dalle edizioni francesi che offrivano soluzioni più facilmente adottabili relativamente ai problemi presentati dalla lingua del testo poetico originale: il tedesco. I contatti documentati fra la Ricordi e Diabelli testimoniano anche una derivazione diretta delle musiche dei Lieder, se non dei testi poetici mediati dal francese, dalle edizioni originali austriache. Considerazioni queste che possono acquistare valore e diventare a loro volta un ulteriore punto di partenza per indagare e comprendere maggiormente le modalità di diffusione e, forse, di ricezione, delle melodie liederistiche di Franz Schubert nel nostro paese. TABELLA N. 1 F. Schubert, 40 Mélodies avec accompagnent de piano. Paroles françaises de Bélanger, Paris, Richault [post 1841] 1) Ave Maria (Ellens Gesang III, Ave Maria, D 839)21) La verrai-je encore (Dass sie hier gewesen, D 775)2) Adieu (Adieu! Lebe wohl!, D Anh I, 3) 22) La Sénénade (Ständchen, D 957/4)3) Chant du Cygne (Todesmusik, D 758)23) La Chanson de nuit du voyageur (Wandrers Nachtlied, D 768)4) La Cloche des agonisant (Das Zügenglöcklein, D 871)24) Le Desir du printemps (Frühlingssehnsucht, D 957/3) 5) La Matinée orageuse (Der stürmische Morgen, D 911/13)25) Je dois le fair (Gute Nacht, D 911/1)6) La Berceuse Schlaflied (Schlaflied, Schlummerlied, or Abendlied, D 527)26) Son image (Ihr Bild, D 957/9)7) La jeune mère (Wiegenlied, D 498)27) L’Illusion (Die Täuschung, D 911/19)8) Sois toujours me seuls amours (Sei mir gegrüsst!, D 741)28) Nuit et Songe (Nacht und Träume, D 827)9) Marguerite (Gretchen am Spinnrade, D 118)29) Le Départ (Abschied, D 957/7)10) Les Plaintes de la jeune fille (Des Mädchens Klage, D 191)30) Les Larmes (Gefrorne Thränen, D 911/3)11) La fille du Pêcheur (Das Fischermädchen, D 957/10)31) Pensers d’amour (Liebeslauschen, D 698)12) La jeune fille et la Mort (Der Tod und das Mädchen, D 531)32) Le Voyageur (Der Wanderer, D 493)13) La Truite (Die Forelle, D 550)33) Au Bord de la mer (Am Meer, D 957/12)14) Barcarolle (Auf dem Wasser zu singen, D 774)34) La Rose (Die Rose, D 745)15) Le Secret (Geheimes, D 719)35) Maria (Das Marienbild, D 623)16) Rosemonde (Romanze aus Rosamunde, D 797)36) Vision (Der Doppelgänger, D 957/13)17) La Poste (Die Post, D 911/13)37) Le Vieillard (Greisengesang, or Vom künftigen Alter, D 778)18) L’ Attente (Du bist die Ruh, D 776)38) Le Joueur de vielle (Der Leiermann, D 911/24b)19) L’ Eloge des larmes (Lob der Thränen, D 711)39) Les Astres (Die Sternennächte, D 670)20) Le Roi des Aulnes (Erlkönig, D 328)40) La jeune Religieuse (Die junge Nonne, D 828) TABELLA N. 2 40 Melodie per canto con accompagnamento di pianoforte di F. Schubert. Lucca (1850) e successivamente Ricordi (1890). Il testo proposto contiene una doppia intonazione del testo: sia in lingua francese sia in traduzione italiana di V. Ottolini e P. Perego I Libro (93436) 1 93431Il Re degli Alni ErlkönigD 328293432La giovane monaca Die junge NonneD 828393433L’addioAdieu! Lebe wohl!, D Anh I, 353493434L’elogio delle lacrimeLob der ThränenD 711593435La figlia del pescatoreDas FischermädchenD 957/10 II Libro (93442) 6 93437Il SegretoGeheimesD 719793438BarcarolaAuf dem Wasser zu singen D 774893439Ninna NannaSchlaflied (Schlummerlied, or Abendlied)D 527993440MargheritaGretchen am Spinnrade D 1181093441Il pianto d’una fanciullaDes Mädchens KlageD 191 III Libro (93448) 11 93443Ave MariaEllens Gesang III, Ave MariaD 8391293444La SerenataStändchenD 957/41393445Sia sempre il mio solo amoreSei mir gegrüsst!D 7411493446La partenzaAbschiedD 957/71593447MariaDas MarienbildD 623 IV Libro (93454) 16 93449Notte e sogniNacht und TräumeD 8271793450La campana degli agonizzanti Das Zügenglöcklein D 8711893451La fanciulla e la morteDer Tod und das MädchenD 5311993452La giovane madreWiegenliedD 4982093453La postaDie PostD 911/13 V Libro (93460) 21 93455T’attendoDu bist die RuhD 7762293456Gli astriDie Sternennächte D 6702393457Il suonatore di violaDer LeiermannD 911/24b2493458La trotaDie ForelleD 5502593459Il desiderio della primaveraFrühlingssehnsuchtD 957/3 VI Libro (93466) 26 93461Il mattino tempestosoDer stürmische MorgenD 911/182793462La rosa Die RoseD 7452893463La visioneDer DoppelgängerD 957/132993464RosmundaRomanze aus RosamundeD 7973093465Il viaggiatoreDer WandererD 493 VII Libro (93472) 31 93467L’illusioneDie TäuschungD 911/193293468Il vecchio Greisengesang / Vom künftigen AlterD 7783393469Alla riva del mareAm MeerD 957/123493470Le lagrimeGefrorne ThränenD 911/33593471Canzone notturna del viandanteWandrers NachtliedD 768 VIII Libro (93478) 36 93449Canzone del cignoTodesmusikD 7583793450Pensieri d’amore LiebeslauschenD 6983893451La sua immagineIhr BildD 957/93993452Vedrolla ancoraDass sie hier gewesenD 7754093453Deggio fuggirtiGute NachtD 911/1 TABELLA N. 354 Sei Melodie di F. Schubert. Parole italiane di Nicodemo di Santo Mango e francesi di Crevel de Charlemagne (numeri di lastra: R 12001-12006). Milano, Ricordi, 184055 1) La serenata (Ständchen, D 957/4)56 2) L’addio (Adieu! Lebe wohl!, D Anh I, 3)57 3) Serbami ognor (Sei mir gegrüsst!, D 741) 4) Margherita (Gretchen am Spinnrade, D 118) 5) La religiosa (Die junge Nonne, D 828) 6) La partenza (Abschied, D 957/7) TABELLA N. 4 Seconda Raccolta di Melodie diverse con accompagnamento di Pianoforte (R 13001- 13020) Le traduzioni dei testi sono di Temistocle Solera, Geremia Vitali e Cesare Mellini. Ricordi 1843 1) Il pesciolino (Die Forelle, D550) 2) Desiderio di viaggiare (Drang in die Ferne, D 770) 3) Un gruppo dal tartaro (Gruppe aus dem Tartarus, D 583) 4) Il fanciullo cieco (Der blinde Knabe, D 833) 5) Il normanno (Normans Gesang, D 846) 6) La culla (Schlaflied, D 527) 7) Il lamento del pastore (Schäfer’s Klagelied, D 121) 8) Barcarola (Auf dem Wasser zu singen, D 774) 9) Sul prato (Das Lied im Grünen, D 917) 10) Ave Maria (Ellens Gesang III. Hymne an die Jungfrau, D 839) 11) Alla Silvia di Shakespeare (An Sylvia, D 891) 12) Il pescatore (Der Fischer, D 225) 13) La stella della sera (Abendstern, D 806) 14) Saluto fraterno (Schwestergruss, D 762) 15) Il viaggiatore (Der Wanderer, D 489) 16) Il cacciatore delle Alpi (Der Alpenjäger, D 524) 17) La campana degli agonizzanti (Das Zügenglöcklein, D 871) 18) Vicino a te (Bei dir, D 866/2) 19) Elogio del pianto (Lob der Thränen, D 711) 20) Il pianto della giovinetta (Des Mädchens Klage, D 191) TABELLA N. 5 Franz Schubert’s Nachgelassene musikalische Dichtungen für Gesang und Pianoforte.58 Vienna, Diabelli & Co. (1830-1850). Raccolta suddivisa in 50 fascicoli NL LIEDERN. di Lastra D. et C.Data di Pubblicazione1Die Nacht (D 534) (Ossian Gesänge I)3631 10/7/18302Cronnan (D 282); Colma’s Klage (D 217) (Ossian Gesänge II)3632 10/7/18303Loda’s Gespenst (D 150) (Ossian Gesänge III)363310/7/18304Shilrick und Vinvela (D 293); Ossian’s ‘Lied Nacht dem Falles Nathos’ (D 278); Das Mädchen von Instore (D 281) (Ossian Gesänge IV)3634 10/7/18305Der Tod Oscar’s (D 375) (Ossian Gesänge V)3635 10/7/18306Elysium (D 584) (Ossian Gesänge VI)3636 10/7/18307Des Sängers Habe (Schlechta, D 832); Hippolit’s Lied (Gerstenberg, D 890); Abendröte (J.Schopenhauer, D 690); Ständchen (Shakespeare, D 889) 3704 26/10/18308Die Bürgschaft (Schiller, D 246) 3705 26/10/18309Die zürnende Barde (Bruchmann, D 785); Am See (Bruchmann, D 746); Abendbilder (Silbert, D 650)3706 21/4/183110Geistlicher Lieder: Dem Unendlichen (Klopstock, D 291); Die Gestirne (Klopstock, D 444); Das Marienbild (Schreiber, D 623); Vom Mitleiden Mariae (F.Schlegel, D 632); Litanei (Jacobi, D 343); Pax vobiscum (Schober, D551, II versione); Gebet während der Schlacht (Körner, D 171); Himmelsfunken (Silbert, D 651) 3707 21/4/183111Orest auf Tauris (D 548); Der entsühnte Orest (D 699); Philoktet (D 540); Freiwilliges Versenken (D 700). Testi di Johann Mayrhofer (tematiche classiche) 3708 21/4/183112Der Taucher (Schiller, D 77)370916/6/183113 An mein Herz (D 860); Der liebliche Stern (D 861). Testi di Ernst Schulze4013 4/1/183214Grenzen der Menschheit (Goethe, D 716); Fragment aus dem Aeschylus (Mayrhofer; D 450) (II versione) 4014 4/1/183215Wiederschein (D 949, II versione); Liebeslauchen (D 698); Totengräber-Weise (D 869) Testi di Freyherrn von Schlechta4015 4/1/183216Waldesnacht [= In Walde] (F. Schlegel, D 708)4016 12/3/183217Lebensmut (Schulze, D 883); Der Vater mit dem Kind (Bauernfeld, D 518); An den Tod (Schubart, D 906); Verklärung (Pope / Herder, D 59)4017 5/5/183218Pilgerweise (Schober, D 789); An den Mond in einer Herbstnacht (Schreiber, D 614); Fahrt zum Hades (Mayrhofer, D 526). (Tema del viaggio) 4018 12/7/183219Orpheus (Lied des Orpheus) (Jacobi, D 474) (II versione); Ritter Toggenburg (Schiller, D 397) 4267 29/10/183220Im Abendrot (Lappe, D 799); Szene aus Faust (Goethe, D 126, II versione); Kennst du das Land [Mignons Gesang aus Wilhelm Meister] (Goethe, D 321) 4268 22/12/183221Der Blumenbrief (Schreiber, D 622); Vergissmeinnicht (Schober, D 792) (Tematiche floreali) 4269 14/2/183322Der Sieg (D 805); Atys (D 585); Beim Winde (D 669); Abendstern (D 806) Testi di Johann Mayrhofer 4270 4/6/183323Schwestergruss (Bruchmann, D 762); Liedesend (Mayrhofer, D 473, II versione)4271 27/7/183324Schiffers Scheidelied (Schober, D 910); Totengräbers Heimwehe (Craigher, D 842)4272 25/9/183325Fülle der Liebe (F.Schlegel, D 854); Im Frühling (Schulze, D 882); Trost in Thränen (Goethe, D 120)5029 9/10/183526Der Winterabend (Leitner, D 938)5030 9/10/183527Der Wallensteiner Lanzknecht beim Trunk (D 931); (Der) Kreuzzug (D 932); Des Fischers Liebesglück (D 933). Testi di Leopold von Leitner (unico manoscritto)5031 9/10/1835 28Hermann und Thusnelda (D 332); Selma und Selmar (D 286, II versione); Das Rosenband (D 280); Edone (D 445); Die frühen Graben (D 290). Testi di Klopstock5032 25/4/1837 29Stimme der Liebe (Stolberg, D 412, II versione); Lied [Die Mutter Erde] (Stolberg, D 788); Gretchen’s Bitte(Goethe, D 564); Abschied in das Stammbuch eines Freundes [= Abschied von einem Freunde] (Franz Schubert, D 578)5033 luglio 183830Tiefes Leid / Im Jänner 1817 (Schulze, D 876); Klärchen’s Lied (dall’ Egmont di Goethe, D 210); Grablied für die Mutter (anonimo, D 616 )5034 183831Die Bet[h]ende (D 102); Der Geistertanz (D 116); An Laura (D 115). Testi di Friedrich von Matthisson694013/6/184032Einsamkeit (Mayrhofer, D 620)698913/6/184033Der Schiffer (F.Schlegel, D 694); Die gefangenen Sänger (A.W.Schlegel, D 712)741123/6/184234Auflösung (Mayrhofer, D 807); Blondel zu Marien (anonimo, D 626)7412 23/6/184235Die erste Liebe (Fellinger, D 182); Lied eines Kriegers (anonimo, D 822)7413 ca. 184236Der Jüngling an der Quelle (Salis-Seewis, D 300); Lambertine (Stoll, D 301); Ihr Grab (Engelhardt, D 736)741423/6/184237Heliopolis II (Mayrhofer, D 754); Sehnsucht (Goethe, D 123)7415ca.1842 38Die Einsiedelei (Salis-Seewis, D 393); Lebenslied (Matthisson, D 508); Versunken (Goethe, D 715, I versione)7416 ca. primavera 184239Als ich sie erröt[h]en sah (Ehrlich, D 153); Das war ich (Körner, D 174); Ins stille Land (Salis-Seewis, D 403)7417ca. primavera 184240Das Mädchen (F.Schlegel, D 862, I versione); Bertha’s Lied in der Nacht (Grillparzer, D 653); An die Freunde (Mayrhofer, D 654) (unico manoscritto)7418ca. 1842411 Lied eines Kriegers (anonimo, D 822); Das Grosse Halleluja (Klopstock, D 442)8818ca. 1847412 Licht und Liebe (Nachtgesang) (Matthäus von Collin, D 352); Das Grosse Halleluja (Klopstock, 442)8818ca. 184742Die Götter Griechenlands (Schiller, D 677); Das Finden (Kosegarten, D 219); Cora an die Sonne (Baumberg, D 263); Grablied (Kenner, D 218); Adelaide (Matthisson, D 95)8819184843 Im Gegenwärtigen Vergangenes (Goethe, D 710)8820primavera 184944Trost (Mayrhofer, D 671); Die Nacht (Uz, D 358); Zum Punsche (Mayrhofer, D 492); Das Leben (Wannovius, D 269, II versione), (Trio, per T, 2B; 2S, A)8821metà 184945Frohsinn (Castelli, D 520, II versione); Trinklied (Schäffer, D 75); Klage um Ali Bey (Claudius, D 140)(Trio, SSA); Der Morgenkuss (Bauberg, D 264, II versione)88228/1/185046 Epistel Musikalischer Schwank / Herrn Joseph Spaun (Matthäus von Collin, D 749)88238/1/185047Prometheus (D 674); Der kauft Liebesgötter (D 261); Der Rattenfängen (D 255); Nachtgesang (D 119); An den Mond (D 259). Testi di Goethe8836 ca. primavera 185048Die Sterne (F.Schlegel, D 684); Erntelied (Hölty, D 434); Klage an der Mond (Hölty, D 436); Trinklied (dal Trauerspiele di Shakespeare, D 888); So lasst mich scheinen (Mignon II) (Goethe, D 727); Der Goldschmiedsgesell (Goethe, D 560); Tischlerlied (anonimo, D 274)8837ca. primavera 185049Auf der Riesenkoppe (Körner, D 611); Auf einem Kirchhof (Schlechta, D 151)8999185050An die Apfelbäume (Hölty, D 197); Der Leidende (Hölty, D 432); Augenlied (Mayrhofer, D 297)9000fine 1850 TABELLA N. 6 L’elenco è tratto dalle Melodie per una voce con accompagnamento di Pianoforte, pubblicato dalla Ricordi nel 1883 in 12 volumi, nella collana Edizioni Economiche Ricordi: Biblioteca Musicale Lirica - Serie Prima: Musica vocale da Camera Volume I (n.ed. 46182) 1Op.1Il Re degli alniErlkönig D 3282Op.2Margherita all’arcolaio (dal Faust)Gretchen am Spinnrade D 1183Op.3 n.1Il lamento del pastoreSchäfer’s Klagelied D 1214Op.3 n.2Calma in mareMeeres Stille D 2165Op.3 n.3La rosellinaHeidenröslein D 2576Op.3 n.4Il canto vespertino del cacciatoreJägers Abendlied D 3687Op.4 n.1Il viandanteDer Wanderer D 4938Op.4 n.2Canto del mattinoMorgenlied D 6859Op.4 n.3Canto notturno del viandanteWanderers Nachtlied D 22410Op.5 n.1Amor senza riposoRastlose LiebeD 13811Op.5 n.2Vicino all’amanteNähe des GeliebtenD 16212Op.5 n.3Il pescatore. BallataDer Fischer D 22513Op.5 n.4Prima perditaErster Verlust D 22614Op.5 n.5Il Re di ThuleDer König in Thule D 36715Op.6 n.1MemnoneMemnon D 54116Op.6 n.2Antigone ed EdipoAntigone und Oedip D 54217Op.6 n.3Sul sepolcro di AnselmoAm Grabe Anselmo’s D 504 Volume II (n.ed. 46183) 18Op.7 n.1Il tiglio sfioritoDie abgeblühte Linde D 51419Op.7 n.2Il volo del tempoDer Flug der Zeit D 51520Op.7 n.3La morte e la fanciullaDer Tod und das Mädchen D 53121Op.8 n.1Il giovinetto sul colleDer Jüngling auf dem HügelD 70222Op.8 n.2Vago desioSehnsuchtD 51623Op.8 n.3Sulla sponda del lagoErlafseeD 58624Op.8 n.4 Al torrenteAm StormeD 53925Op.12 n.1Canti del BardoGesänge des Harfners aus “Wilhelm Meister”D 478/126Op.12 n.2Canti del BardoGesänge des Harfners aus “Wilhelm Meister”D 478/227Op.12 n.3Canti del BardoGesänge des Harfners aus “Wilhelm Meister”D 478/328Op.13 n.1Il pastore e il cavaliereDer Schäfer und der ReiterD 51729Op.13 n.2Elogio del piantoLob der ThränenD 71130Op.13 n.3Il cacciatore delle AlpiDer AlpenjägerD 52431Op.14 n.1SuleikaSuleika ID 72032Op.14.n.2SegretoGeheimesD 719 Volume III (n.ed. 48184) 33Op.19 n.1Al compare TempoAn Schwager KronosD 36934Op.19 n.2A MignonAn MignonD 16135Op.19 n.3GanimedeGanymedD 54436Op.20 n.1Salute a teSei mir gegrüsst!D 74137Op.20 n.2Fede primaverileFrühlingsglaubeD 68638Op.20 n.3Dichiarazione d’amoreHänflings Liebeswerbung D 55239Op.21 n.1Sul DanubioAuf der DonauD 55340Op.21 n.2Il marinaioDer SchifferD 53641Op.21 n.3Come Ulfrido pescaWie Ulfru fischtD 52542Op.22 n.1Il NanoDer ZwergD 77143Op.22 n.2TristezzaWehmutD 77244Op.23 n.1L’amore ha mentitoDie Liebe hat gelogenD 75145Op.23 n.2Mondo feliceSelige WeltD 74346Op.23 n.3Canto del cignoSchwanengesangD 74447Op.23 n.4Il cercatore di tesoriSchatzgräbers BegehrD 76148Op.24 n.1Gruppo del TartaroGruppe aus dem TartarusD 36949Op.24 n.2Sogno infantileSchlafliedD 527 Volume IV (n.ed. 46185): La Bella Molinara, Op.25 (Die schöne Müllerin, D 795) 50n.1Il giroDas Wandern51n.2Dove?Wohin?52n.3SostaHalt!53n.4Ringraziamenti al ruscelloDanksagung an den Bach54n.5Nella sera festivaAm Feierabend55n.6Il curiosoDer Neugierige56n.7ImpazienzaUngeduld57n.8Saluto mattutinoMorgengru?58n.9Fiori del mugnaioDes Müllers Blumen59n.10Pioggia di lagrimeThränenregen60n.11MiaMein!61n.12PausaPause62n.13Col nastro verde del liutoMit dem grünen Lautenbande63n.14Il cacciatoreDer Jäger64n.15Gelosia ed orgoglioEifersucht und Stolz65n.16Il bel coloreDie liebe Farbe66n.17Il brutto coloreDie böse Farbe67n.18Fiori appassitiTrockne Blumen68n.19Il mugnaio e il ruscelloDer Müller und der Bach69n.20La ninna-nanna del ruscelloDes Baches Wiegenlied Volume V (n.ed. 48160) Viaggio D’inverno, Op. 89 (Winterreise, D 911) 70n.1Dormi ben!Gute Nacht71n.2La banderuolaDie Wetterfahne72n.3Lagrime di geloGefrorne Thränen73n.4StuporeErstarrung74n.5Il tiglioDer Lindenbaum75n.6Il disgeloWasserflut76n.7Sulla rivieraAuf dem Flusse77n.8Sguardo al passatoRückblick78n.9Fuoco fatuoIrrlicht79n.10RiposoRast80n.11Sogno di primaveraFrühlingstraum81n.12SolitudineEinsamkeit82n.13La postaDie Post83n.14Il capo canutoDer greise Kopf84n.15La cornacchiaDie Krähe85n.16Ultima speranzaLetze Hoffnung86n.17Nel villaggioIm Dorfe87n.18La mattina burrascosaDer stürmische Morgen88n.19IllusioneTäuschung89n.20Il segnaleDer Wegweiser90n.21L’albergoDas Wirtshaus91n.22CoraggioMut92n.23I Soli vicini (Paralleli)Die Nebensonnen93n.24Il suonatore di liraDer Leiermann Volume VI (n.ed. 48161), Canto del Cigno (Schwanengesang, D 957) 94n.1Messaggio d’amoreLiebesbotschaft95n.2Ansie del guerrieroKriegers Ahnung96n.3Desio primaverileFrühlingssehnsucht97n.4SerenataStändchen98n.5SoggiornoAufenthalt99n.6LontanoIn der Ferne100n.7PartenzaAbschied101n.8L’AtlanteDer Atlas102n.9La sua immagineIhr Bild103n.10La pescatriceDas Fischermädchen104n.11La cittàDie Stadt105n.12Sul mareAm Meer106n.13Il mio consimileDer Doppelgänger107n.14La posta dei piccioniDie Taubenpost Volume VII (n.ed. 48162) 108Op.26 n.1Romanza, tratta del dramma “Rosamunda”Romanze (n. 3b) da Rosamunde, Fürstin von CypernD 797109Op.31 n.1Secondo canto di SuleikaSuleika IID 717110Op.31 n.2La trotella Die ForelleD 550111Op.36 n.2NotturnoNachtstückD 672112Op.37 n.1Il pellegrinoDer PilgrimD 794113Op.39AspirazioneSehnsuchtD 636114Op.41Il solitarioDer EinsameD 800115Op.43 n.1La giovane religiosaDie junge Nonne D 828116Op.43 n.2Notte e sogniNacht und TräumeD 827117Op.52 n.1Primo canto di EllenEllens Gesang ID 837118Op.52 n.2Secondo canto di EllenEllens Gesang IID 838119Op.52 n.5Il canto del NormannoNormans GesangD 846120Op.52 n.6Inno alla VergineEllens Gesang III, Ave MariaD 839121Op.52 n.7Canto del cacciatore prigionieroLied des gefangenen JägersD 843 Volume VIII (n.ed. 48163) 122Op.56 n.1Benvenuto e partenzaWillkommen und AbschiedD 767123Op.56 n.2Alla LiraAn die LeierD 737124Op.56 n.3Nella forestaIm HaineD 738125Op.57Alla LunaAn der MondD 193126Op.58 n.2EmmaAn EmmaD 113127Op.58 n.3Il lamento della giovinettaDes Mädchens KlageD 191128Op.59 n.2Che ella qui sia stata!Da? sie hier gewesenD 775129Op.59 n.3 Calma gentilDu bist die RuhD 776130Op.59 n.4Sorrisi e lagrimeLachen und WeinenD 777131Op.60 n.1Il canto dei canutiGreisengesangD 778132Op.60 n.2DitiramboDithyrambeD 801133Op.62 n.2Canti di MignonGesänge aus “Wihelm Meister”D 877 n.1134Op.62 n.3Canti di MignonGesänge aus “Wihelm Meister”D 877 n.2135Op.62 n.4Canti di MignonGesänge aus “Wihelm Meister”D 877 n.3136Op. 72BarcarolaAuf dem Wasser zu singenD 774137Op.73La rosaDie RoseD 745138Op.79 n.2L’OnnipotenzaDie AllmachtD 852 Volume IX (n.ed. 48164) 139Op.80 n.1Il viandante alla LunaDer Wanderer an den MondD 870140Op. 80 n.2La campanella dell’armentoDas Zügenglöcklein D 871141Op. 81 n.1AlindaAlindeD 904142Op. 85 n.1Canto di Anna LyleLied der Anna LyleD 830143Op.85 n.2Canzone di NormaGesang der NormaD 831144Op.87 n.3Il giovanetto al ruscelloDer Jüngling am BacheD 638145Op.88 n.2Tecla (una voce di spiriti)TheklaD 595146Op.92 n.1Il figlio delle museDer MusensohnD 764147Op.92 n.2Sul lagoAuf dem SeeD 543148Op. 92 .3Saluto dello spiritoGeistes-Gru?D 142149Op.96 n.3Notturno del viandanteWanderers NachtliedD 768150Op. 96 n.4Canzone peschereccia FischerweiseD 881151Op.101 Il fanciullo ciecoDer blinde KnabeD 833152Op.106 n.4A SilviaGesang (An Sylvia)D 891153Op.117Il cantoreDer SängerD 149154All’infinitoDem UnendlichenD 291155Le stelleDie GestirneD 444 Volume X (n.ed. 48165) 156Ermanno e TusneldaHermann und ThusneldaD 322157Selma e SelmarSelma und SelmarD 286158La ghirlanda di roseDas RosenbandD 280159EdonaEdoneD 445160I risvegli della natura (dal poema I Primi Sepolcri di Klopstock)Die frühen GräberD 290161CrepuscoloIm AbendrotD 799162Imagini della seraAbendbilderD 650163Il bardo furiosoDer zürnende BardeD 785164Sul mareAm SeeD 746165Saluto di sorellaSchwestergru?D 762166Litanie per la festa delle animeAm Tage Aller SeelenD 343167OrfeoOrpheusD 474168Il Lanzichenecco di WallensteinDer Wallensteiner LanzknechtD 931169CrociataDer KreuezugD 932170La felicità d’amore del pescatoreDes Fischers LiebesglückD 933171Al mio cuoreAn mein HerzD 860172Vita animataLebensmutD 937 Volume XI (n.ed. 48166) 173In primaveraIm FrühlingD 882174Pena profondaTiefes LeidD 876175La fortuna del cantoreDes Sängers HabeD 832176Preghiera di MargheritaGretchen’s BitteD 564177Canzone di MignonMignons Gesang D 321178Mignon (Seconda composizione)Mignon IID 727179Il canto di ClarinaCora an die SonneD 263180SommersoDer TaucherD 111181Conforto nelle lagrimeTrost in ThränenD 120182Chi compera AmoriniWer kauft LiebesgötterD 261183PrometeoPrometheusD 674184L’acchiappatopiDer RattenfängerD 255185NotturnoNachtgesangD 119186Alla LunaAn den MondD 259187Il padre col suo bimboDer Vater mit dem KindD 906188PellegrinandoPilgerweiseD 789 Volume XII (n.ed. 48167) 189Non ti scordar di meVergissmeinnichtD 792190Al crepuscoloAn den Mond in einer HerbstnachtD 614191Viaggio all’EreboFahrt zum HadesD 526192La vittoria Der SiegD 805193AtteAtysD 585194Il ventoBeim WindeD 669195Stella vespertinaAbendsternD 806196La lettera di fioriDer BlumenbriefD 622197Nostalgia di sepolcri Totengräbers HeinwehD 842198Voce dell’amoreStimme der LiebeD 412199La madre terra Die Mutter ErdeD 788200Canto di Berta nella notteBertha’s Lied in der NachtD 653201Canto d’IppolitoHippolit’s LiedD 890202MattinataMorgenliedD 685203La stella amicaDie liebliche SternD 861204RiflessoWiederscheinD 690205Amor che origliaLiebeslauschenD 698 TABELLA N. 7 30 Melodie di Franz Schubert. Versione italiana di Nicodemo di Santo Mango, Temistocle Solera, Geremia Vitali, Cesare Mellini, Luigi Masieri (Le prime dieci melodie anche con testo francese) (R 56131 – 56160). Milano, Tito di Giovanni Ricordi, 1865. LIBRO I: La serenata, L’addio, Serbami ognor, Margherita, La religiosa, La partenza. LIBRO II: Il re degli olmi59 (Erlkönig, D 328), Il canto del cigno Todesmusik, D 758), Il figlio del pescatore (Fischermädchen, D 957/10), Penso a lui (Nähe des Geliebten, D 162), Il pesciolino, Desiderio di Viaggiare. LIBRO III: Un gruppo dal Tartaro, Il fanciullo cieco, Il normanno, La culla, Il lamento del pastore, Barcarola. LIBRO IV: Sul prato, Ave Maria, Alla Silvia di Shakespeare, Il pescatore, La stella della sera, Saluto fraterno. LIBRO V: Il viaggiatore, Il cacciatore delle Alpi, La campana degli agonizzanti, Vicino a te, Elogio del pianto, Il pianto della giovinetta. TABELLA N. 8 Immortellen. Auswahl der beliebtesten Gesänge von Franz Schubert für Contra-Alt oder Bass mit Piano. Vienna, Diabelli & Co., 1850-1851.60 N.LiederD. et C.1Hymne an die Jungfrau (Ave Maria) (D 839)89352Morgenstädchen [Ständchen] (D 889)89363Lob der Thränen (D 711)89374Fischerweise (D 881)89385Das Wandern (D 795/1)89396Wohin? (D 795/2)89407Der Neugierige (D 795/6)89418Ungeduld (D 795/7)89429Jägers Abendlied (D 368)894310Der Schmetterling (D 633)894411Die Forelle (D 550)894512Naturgenuss (Spurio)894613Der Müllers Blumen (D 795/9)894714Trockne Blumen (D 795/18)894815Morgengruss (D 795/8)894916Du bist die Ruh (D 776)895017Der Wachtelschlag (D 742)895118Wiegenlied (D 498)895219Der blinde Knabe (D 833)895320Glaube Hoffung und Liebe (D 955)895421Gesange des Harfners (D 480) (Wer nie sein Brot mit Thränen ass) da Wilhelm Meister Lehrjahre di Goethe)895522Nähe des Geliebten (D 162)895623Morgenlied (D 685)895724Auf dem Wasser zu singen (D 774)895825Erster Verlust (D 226)902326Der König in Thule (D 367)902427Erlafsee (D 586)902528Der Fischer (D 225)902629Am Grabe Anselmos (D 504)902730Wanderes Nachtlied, n. 1 (D 224) Wanderes Nachtlied, n. 2 (D 768)9028 TABELLA N. 9 Melodie inedite di Franz Schubert, traduzione italiana di L. Masieri adattata da Giulio Ricordi, Milano, Tito di G. Ricordi; Torino, Giudici e Strada [1865], (R 39463 – 39471). 1) Il sogno (Der Traum, D 213) 2) La pergola (Die Laube, D 214) 3) All’usignolo (An die Nachtigall, D 196) 4) La bramosia (Das Sehnen, D 231) 5) Gli uccelli (Die Vögel, D 691) 6) Alla primavera (An die Frühling, D 283) 7) L’imagine (Das Bild, D 155) 8) L’illusione (Die Täuschung, D 230) 9) Antica ballata scozzese (Eine altschottische Ballade, D 923) TABELLA N. 10 Sechs Lieder. Für eine Singstimme mit Bebleitung des Pianoforte von Franz Schubert. Op. 172 aus dem Nachlasse Op. 172 C.A.Spina, (c.s. 16,784), Vienna, 2 dicembre 1865.61 1) Der Traum (c.s 16,749) (D 213) 2) Die Laube (c.s 16,750) (D 214) 3) An die Nachtigall (c.s.16,751) (D 196) 4) Das Sehnen (c.s. 16,758) (D 231) 5) An die Frühling (c.s. 16,761) (D 283) 6) Die Vögel (c.s. 16,764) (D 691) TABELLA N. 11 Liederkranz Sammlung vor Lieder aus dem Nachlasse für eine Singstimme mit Begleitung des Pianoforte von Franz Schubert Op. 165 (Vienna, 16 giugno 1862). 1) Die Liebende Schreibt (D.et C. 9107) (D 673) 2) Die Sternennächte (D.et C. 9108) (D 670) 3) Das Bild (D.et C. 9109) (D 155) 4) Die Täuschung (c.s. 16,553) (D 230) 5) Eine altschottische Ballade (c.s. 17,822) (D 923, II versione) * Il presente articolo è estratto dalla mia tesi di laurea specialistica: CINZIA BALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli: riflessi delle scelte dell’editore nella ricezione del compositore nel XIX secolo. Relatore Licia Sirch, correlatore Pietro Zappalà. Facoltà di Musicologia di Cremona (Università degli Studi di Pavia), 2008. Sigle utilizzate nel saggio: A-Wgm = Vienna, Gesellschaft der Musikfreunde; I-Mr = Milano, Archivio storico Ricordi. 1 FRANZ SCHUBERT, Il pesciolino. Melodia per Soprano o tenore Con accompagnamento di Forte-Piano. Poesia tradotta da Temistocle Solera, Este, Gaetano Longo, 1840: si tratta molto probabilmente della prima edizione dell’editore che il 22 giugno 1840 apre uno Stabilimento musicale Tipo-litografico Provinciale privilegiato, con privilegio dell’imperatore Ferdinando I per cinque anni. Poco dopo, il 19 dicembre 1840, vende il privilegio, i diritti, i contratti e la totalità degli attrezzi tipografici dell’officina a Giovanni Ricordi. Cfr. CLAUDIO SARTORI, Dizionario degli editori musicali italiani: tipografi, incisori, librai-editori, Firenze, Olschki, 1958, p. 89. 2 Compositore ed editore (Napoli 1827-1879), diventa proprietario della casa editrice Girard, trasformandola in Stabilimento musicale partenopeo T. Cottrau, attivo fino al 1900. Per informazioni più dettagliate sugli editori nominati cfr. Dizionario degli editori musicali Italiani 1750-1930, a cura di Bianca Maria Antolini, Pisa, ETS, 2000 e B.M. ANTOLINI, L’editoria musicale in Italia dal Settecento al Novecento: fonti e bibliografia, «Le fonti musicali in Italia», 3, 1989, pp. 33-55. 3 Nell’ordine: Die Forelle (D 550), Das Wandern (D 795/1), Abschied (D 578 o D 406), Das Zügenglöcklein (D 871). I titoli posti alle versioni in italiano dei Lieder richiamano la produzione musicale della romanza da salotto contemporanea: cfr. LICIA SIRCH, Musica, letteratura e arti grafiche: la lirica da camera e l’editoria a Milano nell’età romantica, in Canoni bibliografici: atti del convegno internazionale IAML-IASA, Perugia, 1-6 settembre 1996 (contributi italiani), a cura di L. Sirch, Lucca, Libreria Italiana Musicale, 2001, pp. 131-192. Cfr. inoltre La romanza italiana da salotto, a cura di Francesco Sanvitale, Torino, EDT, 2002; CARLIDA STEFFAN, Cantar per salotti. La musica vocale italiana da camera (1800-1850): testi, contesti e consumo, «Musicalia», 2, 2005. 4 Cfr. CESARE FERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert nell'Italia dell'Ottocento, in Das österreichische Lied und seine Ausstrahlung in Europa, hrsg. von Pierre Béhar, Herbert Schneider, Hildesheim, Georg Olms, 2007, pp. 145-176. 5 Per il genere strumentale fanno eccezione: FRANZ SCHUBERT, Grande Sonata en Si op. 147, Milan, Jean Ricordi, [1846], l.n. 18568 e ID., Nocturne op. 148, Milan, Jean Ricordi, [1846], l.n. 18245. 6 Franz Schuberts Werke. Kritisch-durchgesehene Gesamtausgabe, Leipzig, Breitkopf und Härtel, 1884-1897 (e voll. supplementari del 1897). L’edizione completa comprende 41 volumi, suddivisi in 21 serie differenti. I Lieder (XX serie) occuparono lo spazio di 10 volumi e raggiungono quasi il numero di 200 composizioni. 7 Cfr. FERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert, pp. 145-176. 8 ELISABETTA FAVA, Liederisti e traduttori: Zanardini legge Schubert, in Das österreichische Lied, pp. 125-144. 9 Cfr. WILLI KAHL, Schuberts Lieder in Frankreich bis 1840, «Die Musik» 21, 1928-1929/1, pp. 22-31; JACQUES-GABRIEL PROD’HOMME, Les Œuvres de Schubert en France, in Bericht über den internationalen Kongress für Schubertforschung, Vienna, 25-29 novembre 1928, Augsburg, Benno Filser Verlag, 1929, pp. 87-110; XAVIER A. HASCHERT, Schubert’s reception in France: a chronology (1828-1928), in The Cambridge Companion to Schubert, ed. Christopher G. Gibbs, Cambridge, Cambridge University Press, 1997, pp. 263-269; DAVID TUNLEY, Salons, singers and songs: a background to romantic French song, 1830-1870, Aldershot, Ashgate, 2002, pp. 89-101. 10 Cfr. OTTO ERICH DEUTSCH, The Reception of Schubert’s Works in England, «The Monthly Musical Record», 1951/82, pp. 200-203 e pp. 236-239; JOHN REED, Die Rezeptionsgeschichte der Werke Schuberts in England während des 19. Jahrhunderts, «Schubert durch die Brille», 5, 1990, pp. 43-50. 11 Cfr. WALTHER DÜRR, Zur Rezeption des Schubertschen Werkes (19. Jahrhundert), in Schubert-Handbuch, hrsg v. Walther Dürr und Andreas Krause, Kassel, Bärenreiter, 1997, pp.114-132 e Bericht über den Internationalen Schubert-Kongress Duisburg 1997: Franz Schubert, Werk und Rezeption, Duisburg, Deutsche Schubert-Gesellschaft e.V, I, 1999: Lieder und Gesänge, geistliche Werke, hrsg. von Dietrich Berke, Walther Dürr, Walburga Litschauer und Christiane Schumann. Vedi inoltre i cataloghi editoriali di area viennese curati da ALEXANDER WEINMANN: Verlagsverzeichnis Peter Cappi und Cappi & Diabelli (1816 bis 1824), Wien, Krenn, 1983 (Beiträge zur Geschichte des Alt-Wiener Musikverlages, Reihe 2, Folge 23); e Verlagsverzeichnis Anton Diabelli & Co. (1824 bis 1840), Wien, Krenn, 1985 (Beiträge zur Geschichte des Alt-Wiener Musikverlages, Reihe 2, Folge 24). Nei due volumi è catalogata tutta la produzione musicale dell’editore Diabelli (fino al 1824 associato con Pietro Cappi) ordinata progressivamente per numeri di lastra con relative indicazioni cronologiche per la datazione delle edizioni. La produzione musicale di Diabelli prosegue al di là del 1840, fino cioè al 1851 (anno del suo ritiro ufficiale dalle scene editoriali) e oltre. Se l’utilizzo del II volume citato mi ha permesso di offrire un’indicazione precisa per la data di pubblicazione delle opere dell’editore entro il 1840, da questa data in poi la datazione offerta diventa invece più sommaria. Indispensabili anche: ALEXANDER WEINMANN, Anton Diabellis Werkkatalog Franz Schuberts (1852), Wien, Krenn, 1987 (Wiener Archivstudien, Folge 10) e IGNAZ WEINMANN, Materialsammlung für Musikverlag Anton Diabelli, Manuskript in der Stadt-Landesbibliothek, Wien. 12 La lettera originale è conservata presso la Handschriftensammlung della Stadtbibliothek di Vienna ed è stata pubblicata in Schubert. Die Erinnerungen seiner Freunde, gesammelt und hrsg. von Otto Erich Deutsch, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1957, pp. 337-338. 13 «Tutte le restanti composizioni, che dovessero essere trovate e le quali dovessero essere considerate adatte per essere date alle stampe». 14 La maggior parte della musica di Schubert è stata pubblicata postuma. Dalle stime di Walther Dürr e Andreas Krause si tratta di: 3 composizioni cameristiche (un Quartetto, un Trio per archi e pianoforte e un Duo per violino e pianoforte), 56 opere di varia estrazione per pianoforte a quattro mani (1 Sonata, 2 Divertimenti, 2 Ouverture, 14 Marce, 10 Polacche, 24 Variazioni), 13 opere per pianoforte solo (3 Sonate, 1 Fantasia, 2 Improvvisi, 6 Moments musicaux), 193 danze per pianoforte solo, 4 composizioni sacre (tra cui una Messa), 22 Lieder per più voci e 181 Lieder per voce sola, per un totale di 472 pezzi pubblicati, all’interno di una produzione formata da 998 numeri di catalogo accertati (cfr. Schubert und seine Verleger, in Schubert-Handbuch, pp. 66-77). 15 Diabelli si ritira il 23 gennaio 1851. L’annuncio del suo ritiro appare sulla «Wiener Zeitung» il 1° gennaio 1852. 16 Cfr. «Donau-Zeitung», 29 marzo 1863: «Wenn wir gewisse Wiener Musikverleger auf glänzendem Phaeton durch die Stra?en Wiens oder durch die Praterallee fliegen sehen, so begreifen wir den edlen Stolz und den Übermut der vorgespannten Pferde, denn sie werden, gleich den Rossen des homerischen Sonnengottes, mit Ambrosia gefüttert – mit den Liedern Franz Schuberts...». (Quando vediamo sfrecciare certi ben noti editori musicali sulla loro luccicante Phaeton [carrozza sportiva all’epoca molto di moda, trainata da due cavalli e provvista di quattro grandi ruote] lungo le strade di Vienna o lungo la Prater Allee, comprendiamo il nobile orgoglio e la spavalderia dei cavalli aggiogati: al pari dei destrieri dell’omerico Dio Sole, essi sono nutriti con Ambrosia – con i Lieder di Franz Schubert). Diabelli e il suo successore C. A. Spina furono proprietari esclusivi delle opere lasciate inedite dal compositore fino alla fine degli anni ’60 del XIX secolo. Il riferimento dell’articolo citato a Diabelli ed a Spina risultò all’epoca e risulta oggi estremamente evidente. 17 Si tratta di Schubert. Die Erinnerungen. Trad. it. parziale: Schubert. L’amico e il poeta nelle testimonianze dei suoi contemporanei, a cura di Enzo Restagno e Anna Rastelli, Torino, EDT, 1999. Seguita dai volumi Franz Schubert: Die Dokumente seines Lebens, a cura di Otto Erich Deutsch, Leipzig, Breitkopf & Härtel, 1964. Trad. it. parziale: Franz Schubert. Gli scritti e le lettere tradotti e commentati, a cura di Luigi Della Croce, Lucca, Akademos & Lim, 1996; e Franz Schubert: Thematisches Verzeichnis seiner Werke in chronologischer Folge. Neuausgabe in deutscher Sprache, bearbeitet und herausgegeben von der Editionsleitung der Neuen Schubert-Ausgabe und W. Aderhold, Kassel, Bärenreiter, 1978. 18 Vedi per esempio: WILLI KAHL, Verzeichnis des Schrifttums über Franz Schubert, 1828-1928. Regensburg, G. Bosse, 1938; ERNST HILMAR, Bausteine zu einer neuen Schubert Bibliographie – vornehmlich der Schriften von 1929 bis 2000, «Schubert durch die Brille», 25, 2000, pp. 98-302 e Franz Schubert in seiner Zeit, Wien, Propylän, 1985; MAURICE J.E. BROWN, Schubert. Eine Kritische Biographie, Wiesbaden, 1969; BERNARD PAUMGARTNER, Schubert, ed. it. a cura di Piero Buscaroli, trad. di Sergio Sablich, Milano, Mondadori, 1981 (ed. orig.: Zürich, Atlantis, 1947); HARRY GOLDSCHMIDT, Franz Schubert. Ein Lebensbild, Berlin, Henschelverlag, 1954 (trad. it. di Elena Caprotti, Lucca, LIM, 1995). 19 Nel 1856 inizia a circolare a Vienna una sorta di fiaba di ispirazione schubertiana ad opera dello scrittore Moritz Bermann, dal titolo Der Liederfürst, Il Principe del Lied. Il 10 settembre del 1864 veniva rappresentato a Vienna un Liederspiel in un atto dal titolo Franz Schubert composto da Franz von Suppé. Nel 1912 viene pubblicata la novella Schwammerl: ein Schubert Roman, scritta da Hans Rudolf Bartsch (Graz 1873-1952) che ispirò il Singspiel Das Dreimädlerhaus di Heinreich Berté (Galgócz, 1853-Vienna 1924). La novella di Bartsch (pubblicata anche in Italia: La casa delle tre ragazze: il romanzo di Schubert, trad. di Emilia Durini, Milano, Fratelli Treves, 1936) riprende nel titolo Schwammerl, il nomignolo dato a Schubert dai suoi amici, traducibile con “funghetto”, ispirato probabilmente alla sua corporatura, che certo non favorì il consolidamento della credibilità di Schubert come musicista. Il Singspiel di Berté, La casa delle tre ragazze invece, richiamando nel titolo la casa di Anna Fröhlich (1793-1880), presso la quale Schubert era solito intrattenere gli ospiti della donna con la sua musica, ha come tema centrale gli sfortunati e maldestri rapporti di Schubert con il mondo femminile. L’opera contribuì alla diffusione di un gran numero di vignette ed illustrazioni oleografiche a tema. 20 Cfr. WEINMANN, Anton Diabellis Werkkatalog Franz Schuberts (1852). 21 Si tratta degli editori viennesi Carl Anton Spina, diretto successore di Diabelli, dal 1851 fino al 1867 e Johann Peter Gotthard, che dal 1870 si presenta sulla scena editoriale come il nuovo editore schubertiano. Al primo si devono tre pubblicazioni di raccolte liederistiche (in particolare op. 165, op. 172 e op. 173), al secondo varie pubblicazioni di Lieder a più voci ancora inediti e soprattutto la pubblicazione di una raccolta di 40 Lieder per voce sola ancora inediti da titolo Neueste Folge Nachgelassener Lieder und Gesänge von Franz Schubert. Original Ausgabe edita nel 1872. L’orgoglio della pubblicazione è così evidente che spinge l’editore a dedicare ognuno dei quaranta Lieder della raccolta ad un’importante personalità del panorama musicale contemporaneo di volta in volta diversa. 22 Cfr. WALTHER DÜRR, Franz Schuberts nachgelassene musikalische Dichtungen. Zu Diabellis “Nachla?lieferungen” und ihrer Ordnung, in Festschrift Wolfgang Rehm zum 60. Geburtstag am 3. September 1989, hrsg. von Dietrich Berke und Harald Heckmann, Kassel, Bärenreiter, 1989, pp. 214-225. 23 Cfr. BALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli, pp. 165-183. Gli interventi si concentrano in particolar modo nell’inserimento di introduzioni e chiuse spurie, trasposizioni, cambiamenti di dinamica e infine alterazioni del testo poetico intonato. 24 Come risulta evidente dalla lettura del catalogo storico della ditta gestita da Spina dopo Diabelli. Cfr. Verlags-Catalog der k.k. Hof-und privileg. Kunst-& Musikalien-Handlung Carl Anton Spina in Wien, 1872. L’edizione da me consultata è conservata a Vienna presso l’Archivio della Gesellschaft der Musikfreunde. 25 Il titolo della raccolta liederistica Schwanengesang (D 957) scelto dall’editore Tobias Haslinger per dare alle stampe gli ultimi Lieder di Schubert (realizzando un ulteriore e ‘falso’ ciclo liederistico) contribuì notevolmente alla diffusione di tale convinzione: presso l’editore erano infatti reperibili gli ultimi e i più bei ‘canti del cigno’ viennese. 26 La richiesta delle composizioni liederistiche schubertiane tuttavia non interessò l’ultima fase della produzione liederistica dell’autore. In particolare i cicli liederistici Die Winterreise (D 911) e Schwanengesang (D 957) restarono, con pochissime eccezioni, per molto tempo totalmente ignorati. 27 Furono proprio gli editori tedeschi Breitkopf & Härtel ad incaricare Mendelssohn di dirigere la sinfonia Die Grosse: su raccomandazione di Schumann, che consigliava loro di entrare in affari con Ferdinand, essi decisero di far eseguire l’opera di Schubert nel corso della stagione sinfonica della prestigiosa Gewandhaus di Lipsia. Il 12 gennaio 1839 gli editori tedeschi rispondono così all’entusiastico resoconto viennese di Schumann: [...] «Eine Sinfonie könnten wir, wenn sie in ausgeschriebenen Stimme vorhanden wäre und bald an uns gelangte, hoffentlich noch im Laufe des Winters zur Aufführung bringen». Cfr. Schubert. Die Erinnerungen, p. 342. 28 Al percorso di riscoperta e infine di affermazione della musica strumentale di Franz Schubert parteciparono personalità importanti: non solo Schumann e Mendelssohn, ma anche Liszt, Brahms e Mahler. 29 Cfr. FRANCESCA BASCIALLI, L’attività concertistica: la programmazione, in Milano musicale 1861-1897, a cura di Bianca Maria Antolini, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 1999 (Quaderni del Corso di Musicologia del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, 5), pp. 81-146 (in particolare pp. 138-9) e MARINO PESSINA, La Società orchestrale del teatro alla Scala di Milano (1878-1898), ivi, pp. 169-232. 30 L’archivio della Diabelli & Co. è andato interamente distrutto dopo il 1945 a seguito degli sconvolgimenti della seconda guerra mondiale. Con molteplici cambiamenti ai vertici della direzione della società, l’ultima sede dell’archivio antecedente alla prima guerra mondiale fu Amburgo (il trasferimento fu promosso da August Cranz, alla direzione della ditta nel 1879), mentre intorno al 1960 la ditta si trasferisce nuovamente a Bruxelles (sotto Monika Cranz). Se i manoscritti di Schubert seguirono i vari spostamenti della casa editrice, non fu lo stesso per le documentazioni riconducibili direttamente a Diabelli. Ringrazio il Prof. Walther Dürr per queste informazioni. 31 I-Mr, AR-Doc-Copialettere indice 1865. 32 A-Wgm, Diabelli Briefe 4. Ringrazio il Prof. Otto Biba, direttore dell’archivio, per il suo interessamento verso la mia ricerca e senza il quale non avrei potuto prendere visione della lettera qui riportata. L’acquisizione del documento risale all’anno 2007. 33 Cfr. per es. JEFFREY KALLBERG, Chopin in the marketplace: aspects of the international music publishing industry in the first half of the nineteenth century, «Notes», 39, 1982/2, pp. 535-569 e 39, 1982/3, pp. 795-824; LUCA AVERSANO, Il commercio di edizioni e manoscritti musicali tra Italia e Germania nel primo Ottocento (1800-1830), «Fonti Musicali Italiane », 4, 1999, pp. 113-160: 125. Sulle relazioni tra gli editori musicali in Europa in quest’epoca, si veda almeno il recente: BIANCA MARIA ANTOLINI, Editoria musicale e diffusione del repertorio, in La cultura del fortepiano 1770-1830. Atti del convegno internazionale di studi, Roma 26-29 maggio 2004, a cura di Richard Bösel, Roma, Ut Orpheus, 2009, pp. 125-150. 34 Cfr. la voce «Mechetti, Peter», in CONSTANTIN VON WURZBACH, Biographisches Lexicon des Kaisertums Oesterreich, vol. 17, Wien, Druck und Verlag der k.k. Hof-und Staatsdruckerei, 1867, pp. 223-224; la voce «Mechetti, Pietro», in PETER CLIVE, Beethoven and his world. A biographical dictionary, Oxford-New York, Oxford University Press, 2001, p. 232; ALEXANDER WEINMANN, Verlagsverzeichnis Pietro Mechetti quondam Carlo, Wien, Universal Edition, 1966, p. VI. 35 Cfr. AVERSANO, Il commercio di edizioni, pp. 115-123. 36 I-Mr, AR-Doc-Copialettere indice 1831/1836/1849. La pratica di tenere un registro di copialettere era usanza piuttosto comune all’epoca e per case editrice grandi come quella di Ricordi, veniva sentito come un indispensabile, se non unico, strumento per monitorare la ditta dal punto di vista gestionale. Nel registro venivano copiate le lettere spedite (da qui il nome copialettere), nella rubrica invece tali lettere venivano indicizzate in base al nome del destinatario, per permettere una maggiore facilitazione nel momento della ricerca. Registro e rubrica avevano una copertura annuale. Interessante mettere in evidenza come tra i destinatari delle missive si trovano editori della più vicina Casalpusterlengo fino a Stoccolma, Corfù, Costantinopoli e Lima. 37 I-Mr, AR-Doc-Copialettere 1831, vol. I. Nel registro è rimasta solo la parte relativa al secondo semestre: luglio-dicembre. 38 Altro commissionario di Ricordi a Dresda. 39 Cfr. AVERSANO, Il commercio di edizioni, p. 137. 40 Riprendendo nel 1890 il numero 40, attraverso una raccolta del 1850, Ricordi potrebbe aver voluto richiamare la pubblicazione Neueste Folge nachgelassener Lieder und Gesänge mit Pianoforte-Begleitung in einem Bande apparsa a Vienna nel 1872 per opera di J.P Gotthard, che si presentava al pubblico come il nuovo editore schubertiano. La pubblicazione infatti presentava, dopo un lungo silenzio dovuto alla cessata attività della Diabelli-Spina, proprio quaranta Lieder di Schubert completamente inediti. Cfr. ALEXANDER WEINMANN, J.P. Gotthard als später Originalverleger Franz Schubert, Wien, Krenn, 1979 (Wiener Archivstudien, Folge 2). 41 La raccolta è di un anno precedente all’iniziativa della Gesamtausgabe delle musiche di Franz Schubert, promossa in Germania dalla Breitkopf & Härtel (vedi nota 6). 42 Tale ricostruzione è stata recentemente ed esaustivamente realizzata da FERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert nell'Italia dell'Ottocento, pp. 145-176. 43 La pubblicazione è registrata all’interno dell’inventario storico della casa Ricordi, chiamato più semplicemente Librone, n. VII, consultato anch’esso presso l’Archivio Storico Ricordi (I-Mr, Manoscritti Rari - Libroni Ricordi n. VII). 44 Collana di musica offerta in omaggio agli abbonati della «Gazzetta Musicale di Milano», rivista della casa Ricordi. Nel numero (Anno II, n. 53) gli altri autori presenti nell’Antologia furono: Donizetti, Carl Czerny, Domenico Scarlatti, Padre Martini, J.N. Hummel, Pergolesi, F. Paër, Meyerbeer, Weber, Bach. Secondo il RIPM (Répertoire international de la presse musicale: a retrospective index series, H. Robert Cohen, general editor. Ann Arbor, Center for Studies in Nineteenth-Century Music, University of Maryland, 1988-), sulla «Gazzetta Musicale di Milano» appaiono ancora due annunci di pubblicazioni di musiche schubertiane all’interno della rubrica Rassegna di alcune pubblicazioni dell’editore Ricordi. La prima: Sérenade de Schubert transcrite pour piano (op. 57) in data 5 agosto 1855 (Anno XIII, n. 31), la seconda: Serenata di Schubert. Trascrizione per due violini con accompagnamento di Pianoforte (op. 37) ad opera di Giulio Ricordi, in data 25 ottobre 1857 (Anno XV, n. 43). 45 Due Melodie con accompagnamento di Pianoforte, Gennaio 1843 (numero di lastra: R 13719). 46 La prima edizione critica promossa dalla casa tedesca Breitkopf & Härtel realizzata a partire dal 1884 (l’anno successivo alla pubblicazione della raccolta in dodici volumi della Ricordi) e completata in occasione del centenario della nascita di Schubert nel 1897, non presenta le intromissioni tradite dalla Diabelli & Co. all’interno della raccolta Franz Schubert’s Nachgelassene musikalische Dichtungen. Così come non sono presenti nella nuova edizione critica curata dalla casa Bärenreiter a partire dal 1967. FRANZ SCHUBERT, Neue Ausgabe sämtlicher Werke, hrsg. von der Internationalen Schubert-Gesellschaft, Kassel, Bärenreiter 1967 - . 47 Cfr. BALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli, pp. 165-183. 48 Oltre alla presenza delle introduzioni spurie nei brani n. 184, 185 e 186 si possono trovare altre modifiche riconducibili sempre a Diabelli: la melodia n. 182 si presenta trasposta in La maggiore (anziché Do), la melodia n. 184 si trova in Fa (anziché Sol) maggiore, la melodia n. 183, Prometeo, viene edita in chiave di violino anziché in chiave di basso e l’indicazione dinamica viene modificata in Allegro (anziché Kräftig). 49 Immortellen: n. 31-40 (c.s 9626-9635), n. 41-60 (c.s. 9743-9766), n. 61-70 (c.s. 10.457-19.466), n. 71-100 (c.s. 10.695-10.724). Cfr. BALESTRA, Franz Schubert e la politica editoriale di Anton Diabelli, pp.154-161. 50 Sul frontespizio di una ristampa della Seconda Raccolta, all’interno dei dati della ragione sociale Ricordi, appare scritto: «Milano Stabilimento Nazionale di Tito e G. Ricordi. Firenze, Ricordi e Jouhaud. Mendrisio, Pozzi. Vienna, Diabelli e Co.». La presenza del nome di Diabelli tra i corrispondenti all’estero per la casa milanese potrebbe essere considerata come una conferma del fatto che Diabelli, dopo la richiesta espressa nella lettera del 1851, diviene effettivamente il commissionario di Ricordi nella capitale austriaca. 51 Il termine “Kranz” rimanda in tedesco all’immagine di corone di fiori intrecciati che trovano riscontro nelle decorazioni floreali che accompagnano i frontespizi dell’edizione. 52 Ad oggi purtroppo non si conservano fonti di archivio che potrebbero confermare un vivo contatto tra C. A. Spina e la casa Ricordi. 53 Il Lied è spurio: è infatti opera di A. H. von Weyrauch (cfr. OTTO ERICH DEUTSCH, Franz Schubert. Thematisches Verzeichnis seiner Werke in chronologischer Folge, Kassel, Bärenreiter, 1978, pp. 656-7 (Anhang I, 31). 54 Le tabelle 3, 4, 6 e 7 hanno contenuto analogo a quelle segnate A, B, F e D nell’Appendice di FERTONANI, Le edizioni dei Lieder di Schubert nell'Italia dell'Ottocento, pp. 165-175. 55 La pubblicazione è registrata nell’inventario storico della casa Ricordi, Librone, n. VII (I-Mr, Manoscritti Rari - Libroni Ricordi n. VII). Vedi anche AGOSTINA ZECCA LATERZA, Il catalogo numerico Ricordi 1857 con date e indici, I, Roma, Nuovo Istituto Editoriale Italiano, 1984. 56 Messa in vendita anche separatamente. 57 Il Lied è spurio: è infatti opera di A. H. von WEYRAUCH, cfr. OTTO ERICH DEUTSCH, Franz Schubert. Thematisches Verzeichnis seiner Werke in chronologischer Folge, Kassel, Bärenreiter, 1978, pp. 656-7 (Anhang I, 31). 58 La raccolta è stata oggetto di attenzione nel contributo di WALTHER DÜRR, Franz Schuberts nachgelassene musikalische Dichtungen. Zu Diabellis “Nachla?lieferungen” und ihrer Ordnung, in Festschrift Wolfgang Rehm zum 60. Geburtstag am 3. September 1989, hrsg. von Dietrich Berke und Harald Heckmann, Kassel, Bärenreiter, 1989, pp. 214-225. Cfr. inoltre MICHAEL RAAB, Zu Anton Diabelli Nachla?lieferungen, in Schubert und das Biedermeier. Beiträge zur Musik des frühen 19. Jahrhundert – Festschrift für Walther Dürr zum 70. Geburtstag, hrsg. von Michael Kube, Werner Aderhold und Walburga Litschauer, Kassel, Bärenreiter, 2002, pp. 217-226. 59 Le prime traduzioni italiane del Lied Erlkönig, oggi tradotto ‘Re degli Elfi’, si declinarono invece in ‘Re degli ontani’, ‘Re degli olmi’ o ancora ‘Re degli alni’. Queste versioni sono riconducibili alla lettura del titolo del Lied come Erlekönig: la parola tedesca die Erle rimanda infatti a quel particolare tipo di arbusto. All’interno dell’edizione di Lucca, 40 Melodie del 1850, Il Re degli Alni, primo brano della raccolta, è chiarito con una nota collocata al fondo della prima pagina di musica: «Der Erlkönig, ballata di Goethe nella quale questo “Erlkönig” Re degli Alni fa la parte del genio malefico, di spirito folletto o spetro». 60 Cfr. ALEXANDER WEINMANN, Anton Diabellis Werkkatalog Franz Schuberts (1852), Wien, Krenn, 1987 (Wiener Archivstudien, Folge 10). 61 Per la tabella 10 e 11 cfr. Verlags-Catalog der k.k. Hof-und privileg. Kunst-& Musikalien-Handlung Carl Anton Spina in Wien, 1872. Il catalogo è oggi conservato presso l’archivio della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna. ?? ?? ?? ?? 28