La libraria musicale del cardinale Benedetto Pamphilj. Un inventario ritrovato

Autori

  • Chiara Pelliccia Deutsches Historisches Institut in Rom

Abstract

Cardinal Benedetto Pamphilj’s musical libraria. A recovered inventory

An unissued inventory of Cardinal Benedetto Pamphilj’s music collection emerged from the Colonna papers in Subiaco. The Pamphilj collection is known to have merged into the Colonna libraria out of inheritance. Starting from known facts on the libraria and its history, some open issues are examined, as well as the new methodology such finding calls for. The inventory is transcribed and annotated in the Appendix; it mostly lists vocal music, regrouped into four sections by genre, and refers to a part of the collection that has many a match in the management papers. More importantly, this document allows to identify unknown pieces and resolve doubtful attributions; it also throws light on some aspects of music preservation and archiving by 1700. Information and document cross-checking, along with hand comparison, allowed to identify the writer as Nunzio Lulier, the Cardinal’s librarian. The document is dated between March 1730 and August 1731.

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L’articolo presenta un inedito inventario della biblioteca musicale del cardinale Benedetto Pamphilj, ritrovato tra le carte dell’archivio Colonna in Subiaco. La biblioteca del cardinale, è noto, confluì per via ereditaria nella libraria Colonna. Partendo dallo stato delle conoscenze sulla libraria musicale pamphiljana e la sua storia, l’articolo prende in esame le questioni ancora aperte e le nuove prospettive metodologiche che il nuovo ritrovamento richiede. L’inventario, trascritto con annotazioni in appendice, elenca in prevalenza musica vocale, organizzata per generi in 4 sezioni: i contenuti mostrano una parte della collezione musicale di Pamphilj per la quale non mancano riscontri nella contabilità, ma soprattutto l'inventario permette di individuare o attribuire musiche non ancora note o rimaste di dubbia paternità ed evidenzia alcune caratteristiche sulle modalità di archiviazione e conservazione della musica tra la fine del XVII secolo e l’inizio del successivo. Attraverso l’incrocio di notizie e documenti e il confronto delle grafie, la redazione è ricondotta a Nunzio Lulier bibliotecario del cardinale e la datazione tra marzo 1730 e agosto 1731.

Biografia autore

Chiara Pelliccia, Deutsches Historisches Institut in Rom

Laureata in Musicologia e beni musicali con una tesi sulle cantate da camera di Giovanni Lorenzo Lulier (2011), ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica–Musica presso l’Università degli studi di Roma Tor Vergata (2014), con un progetto su mecenatismo e collezionismo musicale dei Colonna a Roma tra xvii e xviii secolo. Collabora con il ‘Centro Studi sulla cantata italiana’ (Università di Roma Tor Vergata) nel progetto Clori–Archivio della cantata italiana; al progetto sull’editoria musicale in Italia per il Dizionario degli editori musicali italiani (SIdM); alla Rassegna bibliografica annuale per la rivista «Fonti Musicali Italiane». È stata ricercatrice per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma; borsista presso la Società Filarmonica di Trento. Vincitrice del I premio Musicologia nel iii concorso internazionale 'Principe Francesco Maria Ruspoli', ha pubblicato saggi sulla cantata da camera del Sei-Settecento e su vari aspetti della vita musicale a Roma fra Otto e Novecento. Dal 2015 è ricercatrice presso l’Istituto Storico Germanico (DHI) di Roma con un progetto sui Topoi di rappresentazione della pace nella cantata italiana nella cornice del “Repräsentationen des Friedens im vormodernen Europa”, progetto del Leibniz-Instituts für Europäische Geschichte (IEG) di Magonza.

Pubblicato

04/04/2016

Fascicolo

Sezione

Saggi