Una nuova acquisizione belliniana: fonti sconosciute per Adelson e Salvini

Autori

  • Claudio Toscani

Abstract

Il Fondo Mascarello, recentemente acquisito dalla Biblioteca del Conservatorio di Milano, contiene fonti importanti, rimaste sinora sconosciute, per Adelson e Salvini, l’opera con la quale Bellini nel 1825 si congedò dal Conservatorio di Napoli al termine degli studi. Del Fondo fa parte un gruppo completo di parti strumentali staccate, in parte autografe, tratte dalla partitura della prima versione dell’opera. Poiché la partitura originale, conservata a Catania, è incompleta, le nuove fonti permettono di accertare l’entità delle lacune dell’autografo, di stabilire l’esatta successione dei brani, di ricostruire le sezioni mancanti. Il Fondo comprende inoltre sette brani della partitura autografa della seconda versione di Adelson e Salvini, preparata da Bellini nel 1826 o nel 1827 per un allestimento al Teatro del Fondo che tuttavia non ebbe mai luogo. Di questa partitura erano noti, sinora, solo pochi frammenti: le nuove fonti permettono di completare quasi per intero la partitura originale e di stabilire con precisione l’entità e la natura dei rimaneggiamenti effettuati da Bellini sulla prima versione dell’opera.

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A new Belliniana acquisition: hitherto unknown sources for «Adelson e Salvini»

The Fondo Mascarello, recently acquired by the Milan Conservatory Library, contains important sources –hitherto unknown – for Adelson e Salvini, the opera with which Bellini in 1825 said goodbye to the Naples Conservatory at the termination of his studies. The Fondo includes a complete group of separate instrumental parts (some autograph) taken from the score of the first version of the opera. Since the original score, preserved at Catania, is incomplete, the new sources make it possible to ascertain the extent of the lacunae in the autograph manuscript, to establish the exact sequence of the numbers, to reconstruct the missing sections. The Fondo Mascarello also contains seven excerpts from the autograph score of the second version of Adelson e Salvini, prepared by Bellini in 1826 (or in 1827) for a production at the Teatro del Fondo in Naples, which however was never staged. Only a few fragments of this score were known to date: the new sources in fact permit the almost total completion of the original score and the accurate definition of the entity and nature of Bellini’s reworking of the first version of the opera.

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Pubblicato

09/07/2017

Fascicolo

Sezione

Saggi