Strumenti musicali all’Accademia di belle arti ‘Luigi Tadini' di Lovere

Autori

  • Alessandro Restelli

Abstract

Nel 1829 nasce a Lovere (BG) l'Istituto di Belle Arti ‘Tadini', comprendente una scuola di disegno, una scuola di musica e una galleria d'arte pubblica. Le scuole e lo spazio museale sono tuttora parte integrante e attiva dell'Accademia di Belle Arti ‘Luigi Tadini' – denominazione attuale della medesima istituzione. Il patrimonio conservato è particolarmente ricco. Annovera dipinti e sculture dal XIV al XIX secolo, porcellane di grandi manifatture europee, quali Napoli e Sevres, disegni, incisioni, reperti archeologici, minerali, fossili e animali imbalsamati. Il patrimonio librario include oltre 4.500 volumi.
L'Accademia Tadini possiede anche un corpus piuttosto consistente di strumenti musicali, formatosi per soddisfare le esigenze dell'Istituto in merito alla didattica della musica e all'esecuzione dei concerti ospitati. Gli esemplari Tadini appartengono principalmente ai secoli XIX e XX, tra cui un pianoforte viennese Heitzmann dell’ultimo quarto dell’Ottocento, con un limitato nucleo di opere settecentesche, quale un contrabbasso attributo ai liutai Landolfi di Milano. Tuttavia, risultando assente dai principali censimenti nazionali e internazionali dedicati ai musei e alle collezioni di settore, nonché dalla letteratura organologica più generale, questa raccolta è ancora oggi ben poco nota e ancor meno studiata.

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Musical instruments at the Accademia di belle arti “Luigi Tadini”, Lovere

The Tadini Institute of Fine Arts was founded in Lovere, Bergamo province, in 1829; it included an art school, a music school, and a public art gallery. The schools and the museum are still an integral and active part of the Luigi Tadini Academy of Fine Arts (its current name). Its holdings are quite rich. These include 14th- to 19th-century paintings and sculptures, porcelains from major European manufacturers such as Naples and Sèvres, plus drawings, engravings, archaeological finds, minerals, fossils, and stuffed animals. The book collection includes over 4,500 items. The Academy also owns a substantial corpus of musical instruments, originally gathered to meet the needs of the Institute regarding music teaching and the concerts it used to host. Such instruments mainly date from the 19th and 20th century and includie a late 19th-century Heitzmann Viennese piano, plus a few 18th-century pieces, such as a double bass attributed to the Landolfi family, Milan. This collection is still little known and studied, due to its absence from the main national and international lists of music collections, as well as from organology publications.

 

 

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Pubblicato

02/17/2018

Fascicolo

Sezione

Saggi