La velocità del fauno. I quattordici spettacoli dei Ballets Russes a Torino (1926-1927)

Autori

  • Stefano Baldi

Abstract

L'intervento, che ricostruisce in appendice la successione dei balletti che ebbero luogo tra il 24 dicembre 1926 e il 6 gennaio 1927 al Teatro di Torino, evidenzia come la venuta dei Ballets Russes sia stata uno dei momenti più significativi all'interno dell'attenzione rivolta alla danza da quell'istituzione, di cui Guido M. Gatti fu il direttore artistico. Il ciclo suscitò inoltre un florido dibattito sulla stampa e influenzò profondamente la generazione di giovani intellettuali. Attraverso le testimonianze lasciate da Gatti, ma anche da Massimo Mila e Sergej Grigorev, vengono ricostruiti due episodi in cui emersero diversità di approccio esecutivo dei professionisti della danza da un lato e di quelli della musica dall'altro. Questo permette di effettuare alcune considerazioni più ampie sull'interpretazione della musica orchestrale per balletto, sulle dinamiche organizzative della compagnia, sulla scelta del repertorio praticato dai Ballets Russes, coincidente con i capisaldi del canone del Novecento musicale storico, oltre a mostrare la profonda comprensione che il direttore artistico Gatti ebbe dell’operato di quella compagnia.

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The present essay highlights the arrival of the Ballets Russes in Turin as one of the most significant moments in the attention to ballet at the Teatro di Torino, whose artistic director was Guido M. Gatti. The Appendix reconstructs the series of performances from 24 December 1926 to 6 January 1927. This cycle provoked a rich discussion in the press and deeply influenced a generation of young intellectuals. Thanks to the accounts left by Gatti (but also by Massimo Mila and Sergej Grigorev) it is possible to reconstruct two episodes that show the different approaches of professional ballet dancers and professional musicians. This allows wider considerations about interpretation of orchestral music for ballet, organizational trends of the company, and the choice of the repertoire (made up of masterpieces of the early XX Century), and also shows the deep comprehension that the artistic director Gatti had of the activity of the Ballets Russes.

Biografia autore

Stefano Baldi

Laureato in Lettere presso l'Università di Torino con una tesi su Guido M. Gatti e la vita musicale a Torino e in Italia nel primo Novecento (premio "John C. Waterhouse" 2000), ha poi collaborato con l'Istituto per i Beni Musicali in Piemonte all'attività di catalogazione in archivi e biblioteche. Autore di numerosi saggi sul passato storico-musicale del territorio, ha curato due volumi ed è coordinatore del progetto “I fondi musicali nella provincia di Alessandria”. È responsabile della Biblioteca di Arte, Musica e Spettacolo del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino.

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Graduated in Literature at the University of Turin with a thesis on Guido M. Gatti and musical life in Turin and Italy at the beginning of the XX Century (“John C. Waterhouse” prize 2000). He has contributed to cataloguing activity for the Istituto per I Beni Musicali in Piemonte. He is author of many essays, has edited two volumes, and is coordinator of the project “I fondi musicali nella provincia di Alessandria”. He is responsible for the Biblioteca di Arte, Musica e Spettacolo of the department of Humanities of the University of Turin.

Pubblicato

10/25/2013

Fascicolo

Sezione

Saggi