Arie e cantate nella Biblioteca Comunale di Urbania

Authors

  • Teresa M. Gialdroni è laureata in Lettere e diplomata in Pianoforte. Ha insegnato Storia della musica presso i conservatori di Foggia, L'Aquila, Pesaro e Frosinone. Attualmente insegna Storia della musica presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma e presso l’Università di Roma-Tor Vergata. Ha pubblicato numerosi saggi su diverse riviste fra le quali «Studi Musicali», «Early Music», «Acta musicologica», «Nuova Rivista Musicale Italiana», «Le fonti musicali in Italia», «Revista de Musicología» e nella collana «Analecta musicologica». Ha fatto parte del Comitato convegni e rapporti internazionali della Società Italiana di Musicologia. E' redattore della rivista «Studi Musicali» (Accademia Nazionale di Santa Cecilia). Fa parte del Comitato scientifico della Fondazione Arcadia di Milano. Nel 2003 il suo articolo New Light on Petrucci's Activity 1520-1538: A Unknown Print of the 'Motteti del Fiore', pubblicato sulla rivista «Early Music» in collaborazione con Agostino Ziino, ha ricevuto il premio 'Richard S. Hill' che la Music Library Association assegna annualmente. E’ co-responsabile del progetto Clori. Archivio della cantata italiana, un database riguardante il repertorio di cantate da camera dal 1620 circa alla metà dell’Ottocento ora disponibile online all’indirizzo www.cantataitaliana.it.

Abstract

Some manuscripts of arias and cantatas placeable between the first half of the seventeenth and the beginning of the eighteenth century are preserved in the Municipal Library of Urbania. Specifically, there are three manuscripts with anonymous arias and cantatas while the fourth contains arias by Giacomo Antonio Perti.

Study of the fourth manuscript led to identification of the pieces as arias from operas performed at Rome in 1696; the Roman provenance of the codex was also detectable from data like the binding, the paper and the handwriting of the copyist. The Roman origin of two other manuscripts was also ascertained thanks first of all to the identification of several of the composers - including Luigi Rossi, Orazio Michi dell’Arpa and Stefano Landi – but also to data such as the handwriting of the copyists and the watermarks. In effect, these manuscripts are a valuable testimony of the chamber vocal repertoire current in Rome during the first half of the seventeenth century. Finally, arias in the last manuscript examined were identified as taken from operas given at Venice during the 1704 season: specifically, the operas of Francesco Gasparini, Antonio Giannettini, Giuseppe Aldrovandini, Carlo Francesco Pollarolo. Some arias however are all that remains of the original opera. 

All four manuscripts are presented with a summary indicating the authors of the music and of the text (where identification has been possible) with an indication of the eventual concordances and of other data useful for ascertaining their contextualization.

 

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Presso la Biblioteca Comunale di Urbania sono conservati alcuni manoscritti di arie e cantate collocabili tra la prima metà del Seicento e gli inizi del Settecento. In particolare tre manoscritti contengono arie e cantate adespote mentre il quarto contiene arie di Giacomo Antonio Perti.

Lo studio di quest’ultimo ha permesso di identificare i brani in esso contenuti come arie tratte da opere rappresentate a Roma nel 1696; la provenienza romana del codice è rilevabile anche da dati materiali come la legatura, la carta e la mano del copista. Di due degli altri manoscritti è stato possibile stabilire una collocazione romana prima di tutto grazie all’identificazione di alcuni degli autori – fra i quali Luigi Rossi, Orazio Michi dall’Arpa e Stefano Landi –, ma anche grazie ad alcuni dati materiali come la mano di almeno uno dei copisti e le filigrane. Si tratta quindi di una ricca testimonianza del repertorio vocale da camera diffuso a Roma nella prima metà del Seicento. Infine nell’ultimo manoscritto esaminato sono state identificate arie tratte da opere rappresentate a Venezia nella stagione 1704: in particolare si tratta di opere di Francesco Gasparini, Antonio Giannettini, Giuseppe Aldrovandini, Carlo Francesco Pollarolo. Alcune di queste arie rappresentano l’unica testimonianza musicale dell’opera di appartenenza.

Di tutti i quattro manoscritti viene presentato lo spoglio con l’indicazione dell’autore della musica e del testo, ove è stato possibile identificarli, con la segnalazione delle eventuali concordanze rilevate e altri dati utili alla loro contestualizzazione. 

Published

10/08/2013

Issue

Section

Saggi