«Ne' latifondi delle lettere, e delle arti belle» sotto l'occhio vigile della censura. Storia dell'«Eptacordo», periodico romano di metà Ottocento

Authors

  • Daniela Macchione

Abstract

Il saggio illustra la storia e l'attività dell'«Eptacordo», fonte periodica teatrale e musicale romana dell'Ottocento. Finora mai stato oggetto di studio specifico, l'«Eptacordo» ha risentito del forte condizionamento del contesto storico-politico degli ultimi 15 anni dello Stato Pontificio. 
Dopo la sospensione nel 1849 a Roma di quasi tutti i giornali, soltanto nel 1852, e dopo aver vagliato numerose proposte, il governo pontificio concesse il permesso di pubblicare un giornale teatrale-musicale all'Accademia Santa Cecilia che in seguito, impossibilitata a realizzare il progetto, cedette il permesso a una società di cultori del teatro. Finalmente, nel marzo 1855 uscì il primo numero della nuova rivista musicale, l'«Eptacordo». 
Il giornale offre un quadro dell'attività nei teatri, nelle accademie culturali, nei salotti, dalle stagioni di prosa e d'opera ai concerti, ai saggi dei giovani studenti, ai resoconti delle sessioni accademiche dell'Accademia Filarmonica e dell'Accademia dei Quiriti. 
La concessione del permesso di stampa prevedeva che gli articoli fossero sottoposti alla revisione di entrambe le censure, ecclesiastica e politica. Gli inediti documenti d'archivio ritrovati, relativi alle revisioni compiute dalla censura sui testi del giornale, gettano luce sulle modalità del controllo dell'informazione musicale e, sebbene indirettamente, dello spettacolo stesso. 
Gli esempi delle prime romane di Un ballo in maschera e di Don Alvaro (La forza del destino) illustrano il rapporto stabilito dall'«Eptacordo» con il governo pontificio; una relazione che ha isolato il periodico su una posizione di difesa dello spettacolo e dell'impresa romani e della Deputazione dei Pubblici Spettacoli, organo del governo pontificio preposto all'organizzazione degli spettacoli a Roma. Tale posizione fu la causa delle polemiche che nel corso degli anni Sessanta il periodico intrattenne con altri periodici italiani che l'accusavano di scarsa attendibilità. Negli stessi anni, le uscite si fecero progressivamente sempre più irregolari fino alla cessione della pubblicazione probabilmente nel marzo 1872, poco tempo dopo l'Unità. 
La stessa cautela cui la documentazione ci invita nell'utilizzare l'«Eptacordo» come fonte di notizie sulla vita musicale romana dell'Ottocento, ne fa allo stesso tempo una valida fonte storica nell'indagine sul sistema produttivo culturale nella Roma preunitaria: una fonte, come ogni fonte storica, reticente e tendenziosa.

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«Ne' latifondi delle lettere, e delle arti belle», under the eye of the censorship. A history of the «Eptacordo», a Roman periodical of the Nineteenth Century

This essay describes the history and activity of the «Eptacordo», a 19th century Roman journal of theatre and music. Thus far it has never been specifically studied. «Reticent and tendentious» like other historical documents, the «Eptacordo» serves as a source to reconstruct musical life in 19th century Rome, but also is useful when investigating cultural production in Rome before the Unification of Italy. 
Over its almost 15 years of activity, the Roman journal suffered from the strong influence of the historical and political context during the waning years of the Papal States. After the suspension in Rome in 1849 of all newspapers and journals, only in 1852, after having examined several proposals, did the government grant permission to publish a journal of music and theater to the Accademia di Santa Cecilia. Two years later, the Accademia, unable to achieve the project, handed over its permission to a company of theater and music lovers. Finally, in March 1855 the first issue of «Eptacordo», the new journal, was issued.
The journal provides an outline of the cultural life in Rome, the entertainments offered by local as well as national theaters, cultural academies or private halls, from straight theatre and opera seasons to private or academic concerts or sessions of music associated with cultural institutions such as the Accademia Filarmonica or the Accademia dei Quiriti.
As specified in the Papal permission to publish, articles for the journal were normally submitted for review to two sets of censors, ecclesiastical and political. Archival documents related to the revisions made by the censorship, hitherto unpublished, illuminate the Roman government's efforts to control entertainment and, from a broader viewpoint, the circulation of information in Rome.
The first nights of Un Ballo in Maschera and Don Alvaro (La forza del destino), both by Giuseppe Verdi, illustrate the relationship established by the «Eptacordo» with the papal government and the Deputazione dei pubblici spettacoli. Given the importance of the «Roman Question» in this period to the history of Italy, these relationship isolated the journal within a defensive position. During the course of the 1860s this position led to controversies between the «Eptacordo» and other Italian periodicals, which accused the Roman journal of being unreliable. Over the same period the publication became increasingly irregular until it closed down, probably in March 1872, one and a half years after the Capture of Rome.

Published

10/09/2013

Issue

Section

Saggi