Saverio Mercadante teorico e didatta per il flauto. Le integrazioni alla Nouvelle méthode pour la flûte di François Devienne

Authors

  • Mariateresa Dellaborra

Abstract

By 1827-28, music publisher Richault issued a new edition of François Devienne’s Nouvelle méthode théorique et pratique pour la flûte (Paris: Imbault, 1794). This included additions and updates to the theory section, plus several new pieces by Saverio Mercadante. Close examination of these, as well as of integrations and changes detected in different editions, revealed a significant transformation associated to Italian, and especially Neapolitan, musical taste and style, as some passages from the Introduction confirm. The edition discussed in this essay is still largely overlooked by scholars and ignored by musicians; only one copy in poor condition survives, at the Bibliothèque de Nederlands Muziek Instituut, Den Haag. A rare example of a flute method from that era, much older than those by Briccialdi, Krakamp, DeMichelis, and Galli, it confirms the link between French treatises and Neapolitan methods, with the Milan Conservatory environment as an intermediate stop. Not surprisingly, the only other major flute method, edited by Giuseppe Rabboni, came from Milan, more or less in the same years.

 

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Probabilmente tra il 1827 e il 1828 l’editore Richault licenziò una nuova edizione della Nouvelle méthode théorique et pratique pour la flûte di François Devienne pubblicata a Parigi nel 1794 da Imbault, offrendo alcune integrazioni e aggiornamenti alla parte teorica e avvalendosi di diversi brani composti da Saverio Mercadante. L’esame di questi ultimi, oltre alle aggiunte e ai cambiamenti apportati al trattato originale nelle sue diverse edizioni evidenziano significative trasformazioni legate al gusto e allo stile italiano e in particolare alla scuola di Napoli, confermate da alcuni paragrafi dell’introduzione. Questa edizione, tuttora trascurata dagli studiosi e ignorata dai musicisti (ne sopravvive una sola copia, e peraltro in pessimo stato di conservazione, alla Bibliothèque de Nederlands Muziek Insituut di Den Haag) rappresenta uno dei rari esempi di metodo per flauto del periodo (e dunque ben precedente ai testi di Briccialdi, Krakamp, DeMichelis, Galli) e conferma lo stretto legame tra la trattatistica francese e i metodi di studio napoletani, mediati dall’ambiente conservatoriale milanese da cui uscirà, quasi negli stessi anni, e non a caso, l’unico altro metodo flautistico veramente significativo curato da Giuseppe Rabboni.

Published

07/08/2014

Issue

Section

Saggi