«Le parole sono del S.r Benigni e sono assai gratiose»: Domenico Benigni poeta per musica vocale da camera

Authors

  • Nadia Amendola Università di Roma "Tor Vergata"

Abstract

Domenico Benigni (1596-1653) fu autore dei testi poetici di numerose cantate e canzonette profane e morali. Di origini marchigiane, fu membro di prestigiose accademie italiane, nonché attivo a Roma come segretario al servizio dei Peretti e dei Pamphilj e come cameriere segreto di papa Innocenzo X. I suoi versi, concepiti prevalentemente per l’ambiente musicale romano, furono pubblicati postumi dal nipote Francesco in una raccolta di Poesie dedicata a Giovanni Battista Pamphilj (Roma, 1667) e furono posti in musica dai più noti compositori coevi, come Giacomo Carissimi, Luigi Rossi, Mario Savioni, Marco Marazzoli e Marc’Antonio Pasqualini, riscuotendo un discreto interesse anche nei decenni dopo la morte del poeta. Oltre a fornire un quadro bio-bibliografico della figura di Benigni arricchito da nuovi dati desunti da fonti finora sconosciute, il contributo propone la ricostruzione della sua produzione poetica per musica attraverso un incipitario delle cantate e delle canzonette, corredato delle concordanze musicali delle molteplici intonazioni pervenute.

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«Lyrics Are by Signor Benigni and Are Very Pretty». Domenico Benigni, Chamber Music Poet 

Domenico Benigni (1596-1653) penned lyrics for secular and moral canzonettas, as well as for cantatas. Born in Marche, a Central Italy region, he was a member of distinguished Italian academies. While in Rome, he was the Peretti and Pamphilj families’ assistant, as well as papal chamberlain under Innocent X. His poems, usually conceived for the Roman music world, ended up being posthumously issued (Rome, 1667) by his nephew, Francesco, in a collection dedicated to Giovanni Battista Pamphilj. They were set to music by such noted composers as Giacomo Carissimi, Luigi Rossi, Mario Savioni, Marco Marazzoli, and Marc’Antonio Pasqualini, and still met with some interest several decades after the author’s death. This essay contains a sketch of Benigni’s life and bibliography, enhanced by data drawn from previously unknown sources, and a suggested reconstruction of his catalog via an index of incipits from his cantatas and canzonettas, with concordances of the surviving multiple music settings.

Author Biography

Nadia Amendola, Università di Roma "Tor Vergata"

È laureata in Musicologia e beni musicali e dottoranda in Beni Culturali e Territorio presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” con un progetto di ricerca sulla poesia di Giovanni Pietro Monesio, Giovanni Lotti e Lelio Orsini nella cantata italiana del xvii secolo. Diplomata in Pianoforte e in Musica da camera presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli, è docente di musica e sostegno nella scuola secondaria. Collabora con il progetto “Clori. Archivio della Cantata Italiana” e ha pubblicato articoli su autori di poesie per musica dell’ambiente romano del Seicento. Ha preso parte come relatrice a convegni nazionali e internazionali.

Published

03/03/2017

Issue

Section

Saggi