Uno scenografo e un teatro d’opera da riscoprire: Agostino Lessi e il Pagliano di Firenze (1852-1873)

Autori

  • Armando Fabio Ivaldi

Abstract

L’attività  di Agostino Lessi si lega in modo abbastanza stretto con un teatro molto noto a Firenze dopo il 1850 e particolarmente caro ad Aldo Palazzeschi. Questo saggio costituisce una prima indagine sullo scenografo, riscoperto in questa occasione, al fine di ricostruire tanto la sua biografia quanto la sua carriera artistica, svoltasi probabilmente soprattutto in Toscana ed in special modo nel Teatro Pagliano di Firenze. Il Lessi, come il più anziano collega Michele Canzio attivo al Teatro Carlo Felice di Genova (1828-1850 ca.), è stato finora impropriamente considerato una “figura minore” nel panorama degli scenografi che lavorarono nella prima metà e a cavallo dell’Ottocento, mentre costituisce invece, con ogni probabilità, un interessante esempio di “assimilazione-trasformazione” di famosi modelli altrui, al fine di creare originali prototipi scenografici legati soprattutto alla messinscena di opere verdiane. Un ulteriore obiettivo del saggio è pure quello di chiarire meglio, sia pure con altri interventi al riguardo, la cospicua programmazione di opere e balli proposti al Teatro Pagliano, per quanto possibile integrati con la produzione di scene di Agostino Lessi, in un arco storico-politico e culturale che abbraccia un importante periodo della storia italiana (dai Lorena fino a dopo l’Unità d’Italia). La nuova sala fiorentina, ancora oggi esistente come Teatro Verdi, era stata inaugurata nel 1854 con il Viscardello di Verdi ed era stata fatta costruire da Girolamo Pagliano, da cui prese il nome, un chiacchierato farmacista-imprenditore, nonché cantante mancato, che aveva fatto fortuna con un omonimo sciroppo lassativo venduto anche all’estero.

 

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The rediscovery of a scenographer and an opera house: Agostino Lessi and the Pagliano of Florence (1852-1873)

 

The productions of Agostino Lessi were connected more or less exclusively with a theatre well-known at Florence after 1850 and particularly dear to Aldo Palazzeschi. This article presents the first research study on the scenographer, rediscovered on this occasion, with the object of reconstructing his artistic career as well as his biography, a career pursued probably above all in Tuscany – and especially at the Teatro Pagliano of Florence. Lessi, like his older colleague Michele Canzio (active at Teatro Carlo Felice from 1828-1850 circa), has been to date wrongly considered a “minor figure” in the panorama of scenographers who worked astride the eighteenth century. Instead, he was almost certainly an interesting example of “assimilation-transformation” of celebrated models of others with the object of creating original scenographic prototypes linked above all to the mise en scène of Verdi’s operas. Despite the existence of other researches, an additional object of this article is to illustrate more clearly the noteworthy programming of operas and ballets presented at Teatro Pagliano – completed whenever possible with Agostino Lessi’s scenes – during a historical-political and cultural time-frame which embraces an important period of Italian history (from the Lorenas to after the Unity of Italy). Built to the order of Girolamo Pagliano and originally named after him, the much talked-about chemist-entrepreneur and failed singer who had made a fortune with a laxative syrup which bore his name and was also sold abroad, the new Florentine theatre (still in existence today as Teatro Verdi) was inaugurated in 1854 with Verdi’s  Viscardello.

Pubblicato

10/08/2013

Fascicolo

Sezione

Saggi