Il fondo Villa della Biblioteca del Conservatorio di Milano. Risultati di una prima ricognizione

Autori

  • Marina Vaccarini

Abstract

By late 1840, philanthropist Carlo Villa donated over 400 manuscript copies of late 18th-century operas, oratorios, and sacred music works to the Milan Conservatory Library. This is a preliminary study of their physical nature and content. Copyists have been singled out; in particular, the Forlì chapel master Andrea Favi has been identified as the author of many a blatant tampering in several oratorios and sacred music pieces, mostly those coming from Venice. His direct or indirect connections to Venice and Florence publishers and booksellers, with Faenza violinist, Antonio Bisoni, and others from the Accademia Filarmonica di Bologna environment allow to identify a local Romagna tradition in some sources. The study is still ongoing.

 

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L’articolo documenta i risultati di una prima indagine condotta sulla composizione e sulla descrizione materiale delle fonti che compongono un fondo di oltre quattrocento copie manoscritte tardo settecentesche di opere teatrali, oratori e musica sacra donato dal filantropo Carlo Villa alla Biblioteca del Conservatorio di Milano sul finire del 1840. Il censimento dei copisti e, in particolare, l’identificazione del maestro di cappella forlivese Andrea Favi come autore di vistose manomissioni apportate su numerose partiture di oratori e di musica sacra provenienti specialmente da Venezia, i suoi rapporti diretti o indiretti con editori e librai veneziani e fiorentini, con il violinista faentino Antonio Bisoni e con altri musicisti gravitanti intorno all’Accademia Filarmonica di Bologna hanno permesso di individuare una tradizione romagnola di alcuni testimoni presenti nel fondo che è ancora in fase di accertamento.

Pubblicato

07/08/2014

Fascicolo

Sezione

Saggi