Il Progetto Herla. Un database al servizio della ricerca

Autori

  • Licia Mari Università Cattolica di Brescia

Abstract

Project Herla. A database for research

The idea of a Gonzaga family document database, with its huge implications for theater history, originated by 1999 with Umberto Artioli and Francesco Bartoli and now has been put in practice with Herla database, inside the Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Project Herla — thus called after Harlequin’s mythic Mantuan roots — aims at collecting all documents on the stage events the Gonzagas sponsored at their zenith (1480-1630)—not just theater, but any official and festive occasion involving a stage, machinery, actors, dancers, and musicians. Such diverse events left equally diverse documents (letters, receipts, chronicles, legal acts), now preserved in Mantua and other Italian and European cities. Herla can be accessed at www.capitalespettacolo.it; it consisted of 12,009 forms as of February 2015. This article details its structure and resources for research, which may focus on a single topic or require cross-checking, thus making investigation easier and, at the same time, triggering new ideas and connections.

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La concezione di un archivio informatico che contenesse la documentazione gonzaghesca con implicazioni per la storia dello spettacolo nasce nel 1999 da un’idea di Umberto Artioli e di Francesco Bartoli, che si concretizza nella creazione, all’interno della Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo, del database Herla. Il Progetto Herla (il cui nome è stato scelto per il riferimento ai miti d’origine del “mantovano” Arlecchino) si propone di reperire la documentazione sull’attività spettacolare patrocinata dai Gonzaga nell’epoca del loro massimo splendore (1480-1630) e di riunirla in un'unica banca dati tematica informatizzata. Non solo il teatro in senso stretto, ma anche tutte le occasioni ufficiali e festive che prevedevano apparati e allestimenti, con la partecipazione di attori, danzatori e musici. Alla molteplicità dei fenomeni indagati corrisponde una diversificazione delle fonti considerate (corrispondenza, pagamenti, cronache, atti notarili), conservate non solo a Mantova, ma anche negli archivi di città italiane ed europee. L’Archivio informatico Herla è consultabile nel sito www.capitalespettacolo.it; l’aggiornamento di febbraio 2015 presentava 12.009 schede. L’intervento vuole illustrare la struttura e le possibilità di ricerca del database, sia rispetto ad una tematica, sia rispetto alle trame che si aprono dall’intrecciarsi delle diverse fonti, che possono favorire lo studio e far nascere nuovi stimoli e contatti.

Biografia autore

Licia Mari, Università Cattolica di Brescia

Insegna presso l’Università Cattolica di Brescia; a Mantova è direttore di coro e vicedirettore dell’Archivio Storico Diocesano, collaboratore del progetto musicale Gaude Barbara Beata per la basilica palatina di S. Barbara e della Fondazione “U.Artioli-Mantova Capitale Europea dello Spettacolo”. Molte delle sue ricerche si sono focalizzate su S. Barbara e il suo patrimonio musicale e sono comparse o sono in uscita su volumi e atti di convegni. Tra le pubblicazioni si ricordano i contributi presenti regolarmente da 15 anni negli Atti dei Convegni Internazionali dell’A.M.I.S. di Como sulla Musica sacra tra XVI e XVII secolo; le voci redatte per The New Grove Dictionary of Music and Musicians (su alcuni compositori contemporanei e la revisione della voce relativa a Stefano Nascimbeni); i saggi comparsi in «Music in Art», in «Early Music» e nel volume in onore del prof. Poźniak (Univ. di Cracovia); alcuni saggi sull’Ottocento musicale mantovano (per i Quaderni di studi dell’Accademia Filarmonica di Trento, in volumi storici editi da FrancoAngeli e dedicati a figure come Enrico Tazzoli, Ferrante Aporti, il vescovo Sarto); due saggi sui contemporanei Fabio Vacchi e Adriano Guarnieri. Per la LIM ha curato nel 2009 l’edizione moderna delle Messe a otto voci (1612) di S. Nascimbeni, maestro di cappella in S. Barbara ed è in corso di stampa l’edizione dei Mottetti a una, due, tre e quattro voci […] raccolti da Federico Malgarini (Venezia, 1618).

Pubblicato

04/04/2016

Fascicolo

Sezione

Saggi