Ancora sulle fonti della musica vocale da camera di Ferdinando Paër: appendice di integrazioni e correzioni

Autori

  • Carmela Bongiovanni

Abstract

Nuove fonti musicali, rinvenute in alcune importanti biblioteche europee e sempre inerenti alla immensa produzione vocale cameristica di Ferdinando Paër (1771-1839), contribuiscono a precisare l’importanza di Paër soprattutto nel campo della composizione della breve romance. É la produzione del periodo di permanenza a Parigi (in lingua francese) infatti che riceve da questo inventario un significativo apporto. D'altro canto, se le fonti musicali edite sopravvissute danno la concreta misura della mole di impegno compositivo cui l'autore parmigiano si sottopose a Parigi, anche lo  spoglio dei quotidiani francesi dei primi trent'anni dell'Ottocento (difficoltosissimo per la immensità delle pagine da vagliare) sta dimostrando quanta parte ancora delle composizioni vocali di Paër resti sconosciuta (o  almeno da chiarire in rapporto alle fonti musicali superstiti) e quante varianti potessero subire nell'organico e nella concreta prassi di esecuzione simili brevi pezzi.

Un esempio è dato dalla seguente notizia apparsa sul «Journal de l'Empire» (12 aprile 1812), ove si annuncia il programma di un concerto da tenersi presso il Conservatoire Impérial de musique a Parigi; tra le diverse composizioni (in una mescolanza di autori e generi vocali e strumentali tipica per l'epoca) appare anche una «Polonaise de M. Paër, chanté par M. [Louis Antoine Éléonore] Ponchard, avec accompagnement obligé de violoncello exécuté par M. [Louis] Norblin». Non risultano - almeno per ora - fonti musicali che tramandino una polonaise vocale di Paër con violoncello obbligato (esistono sì due polonaise, ma non con tale organico; si escludono ovviamente i pezzi teatrali): questa testimonianza arricchisce quindi ulteriormente la nostra conoscenza delle opere vocali di Paër. Altri dati sempre desunti da quotidiani francesi contribuiscono a precisare meglio la cronologia delle edizioni di pezzi già noti: è il caso di O notte soave serenata a quattro voci con accompagnamento d'arpa o Piano-forte, corno, violoncello e Contra-Basso. L'edizione Paris, Imbault, [1807-1811] già segnalata nel precedente inventario, può, alla luce di due avvisi apparsi sul «Journal de l'Empire», del 9 luglio e 9 agosto 1811, ricevere una datazione sicura al 1811. Anzi, nel secondo annuncio si chiarisce anche che l'autore dei versi della stessa composizione è M. Moline. In questi due annunci è interessante la presenza di una significativa variante nel titolo rispetto alle fonti musicali conosciute: arpa e piano non sono interscambiabili (come indicato sul frontespizio dell'edizione), bensì aggiunti nell'organico l'uno a fianco dell'altro.

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More information on the sources of Ferdinando Paër’s vocal chamber music: an appendix of integration and correction

New musical sources, discovered in several important European libraries and pertaining to the immense production of vocal chamber music by Ferdinando Paër (1771-1839), contribute to affirming the importance of Paër above all in the field of composition of brief romances. It is in fact the production (in French) of the period of his permanence at Paris which is given a contribution of significance by this inventory. On the other hand, if the surviving published musical sources give the exact measure of the mass of compositions which the composer from Parma undertook at Paris, a scrutiny of the daily French newspapers of the first thirty years of the nineteenth century (extremely difficult owing to the multitude of pages to be examined) serves to show how many of the vocal compositions of Paër remain unknown (or at least have to be elucidated in relation to the surviving musical sources) and how many versions similar short pieces may have incurred as far as instrumentation and performance practice are concerned.

An example is given by the following notice in the «Journal de l’Empire» of 12 April 1812, announcing the programme of a concert at the Conservatoire Impérial de Musique in Paris: the various compositions (a medley of authors and vocal and instrumental genres typical of the period) include a «Polonaise de M. Paer, chanté par M. [Louis Antoine Éléonore] Ponchard, avec accompagnement obligé de violoncello exécuté par M. (Louis) Norblin». There is no record – up to now – in musical sources of a vocal polonaise by Paër with cello obbligato (there are indeed two polonaises, but not with that instrumentation – the theatrical works are naturally excluded); this testimony further increases our knowledge of Paër’s vocal compositions. Other data, always gathered from French dailies, contribute to give a more precise chronology of the editions of already known pieces: for instance, O notte soave, serenata a quattro voci con accompagnamento d’arpa o Piano-forte, corno, violoncello e Contro-Basso. The Paris, Imbault [1807-1811] edition, already indicated in the previous inventory, can be given a positive dating of 1811 in the light of two notices in the «Journal de l’Empire»  of 9 July and 9 August 1811. Indeed, the second notice also specifies that the author of the verses of the composition is M. Moline. An interesting point in these two notices is the significant variation in the title compared to the known musical sources: harp and piano are not interchangeable (as indicated on the frontispiece of the edition) but are included side by side in the instrumentation.

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Pubblicato

09/06/2017

Fascicolo

Sezione

Saggi