Il sacro sconosciuto: inediti sammartiniani a Vimercate

Autori

  • Mariateresa Dellaborra

Abstract

Tre brani sconosciuti di Giovan Battista Sammartini ritrovati nel fondo musicale dell’Archivio plebano offrono l’occasione per una disamina della situazione musicale di Vimercate nel xviii secolo. Dal confronto di questo ambiente con la cultura milanese coeva emergono connessioni evidenti o più sottintese tra le due realtà, tali comunque da confermare in Vimercate sia la presenza concreta di rinomati musicisti milanesi (Gaetano e Felice Piazza - allievi del Sammartini - Giovan Battista Fiamenghino, Marco Eugenio Villani, Giuseppe Antonio Borone, tutte parti dell’orchestra ducale milanese), sia l’arrivo di certo pregevole repertorio di autori alla moda (Giovanni Cristiano Bach, Giovanni Andrea Fioroni, Giovan Battista Lampugnani, Melchiorre Chiesa, Giuseppe Paladino, Carlo Monza), rigorosamente in stile “concertato con stromenti” e talora espressamente concepito per la “Schola della Beata Vergine del Rosario”.  Figura illuminante di questa situazione - con funzione di trait d’union - è quella di Giovan Battista Sammartini, le cui tre partiture inedite esaminate nel corso dell’articolo (Dixit dominus in Fa, a quattro voci e orchestra; Laudate pueri in Re per soprano, contralto e orchestra e Duci cruento in Fa, a quattro voci con organo, inno specificamente dedicato a Santo Stefano, patrono di Vimercate), oltre a una quarta (Litanie lauretane, già accertata da Jenkins e Churgin) vanno ad arricchire il già cospicuo catalogo e nel contempo danno conferma di mirati e peculiari atteggiamenti stilistici dell’autore.

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The unknown sacred: unpublished Sammartiniana at Vimercate

Three unknown pieces by Giovanni Battista Sammartini, discovered among the music preserved in the parish archives, provide the occasion for an analysis of musical life at Vimercate in the eighteenth century. Obvious, or implicit, connections between the two realities emerge from a comparison of this milieu with contemporary culture in Milan and are sufficient at any rate to confirm not only the tangible presence in Vimercate of celebrated Milanese musicians –  Gaetano and Felice Piazza (pupils of Sammartini),  Giovan Battista Fiamenghino, Marco Eugenio Villani, Giuseppe Antonio Borone, all members of the ducal orchestra – but also that of an undoubtedly precious repertoire of composers in vogue (Johann Christian Bach, Giovanni Andrea Fioroni, Giovanni Battista Lampugnani, Melchiorre Chiesa, Giuseppe Paladino, Carlo Monza) strictly in the “concertato con stromenti” style and at times expressly conceived for the “Schola della Beata Vergine del Rosario”.  The figure of Giovanni Battista Sammartini illuminates this situation – with the function of trait d’union –  whose three unpublished scores examined in the course of this paper (Dixit dominus in F, for four voices and orchestra; Laudate pueri in D for soprano, contralto and orchestra; Duci cruento in F, for four voices and organ, a hymn specifically dedicated to St. Stephen, the patron saint of Vimercate), as well as a fourth (Litanie lauretane, already cited by Jenkins and Churgin), enrich this already considerable catalogue and at the same time confirm the intentional and characteristic stylistic stances of the composer. 

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Pubblicato

09/07/2017

Fascicolo

Sezione

Saggi