Il fondo della casa editrice Giudici & Strada presso il Conservatorio di Piacenza

Abstract

La casa editrice musicale Giudici & Strada, fondata nel 1859 a Torino da G.B. Giudici e A. Strada con l’acquisizione del fondo editoriale di Antonio Racca, fu attiva fino al 1893 a Torino. Nel 1894 venne rilevata da Antonio Demarchi, che spostò la sede a Milano e nel 1899 – dopo la morte di Demarchi – da Paolo Mariani, con la ragione “Riuniti Stabilimenti Musicali Giudici e Strada, A. De­marchi, A. Tedeschi di P. Mariani fu Carlo”. Nel 1909 si costituì a Milano una società anonima (presidente l’avv. Angelo Ferrari) che rilevò tutti i diritti e le opere musicali già di proprietà delle ditte Giudici & Strada, Demarchi, Tedeschi, Trebbi e Mariani. A quella data, il catalogo della ditta ammontava a ca. 22.000 numeri. Dopo la guerra tuttavia la ditta fallì: il materiale d’archivio venne rilevato dalla Banca Cattolica di Sant’Antonino di Piacenza, che negli anni precedenti aveva fornito al Ferrari un cospicuo prestito. Nel 1928 la Banca Cattolica fece donazione di questo materiale alla biblioteca del Conservatorio di Piacenza, materiale riportato alla luce e inventariato nel 1998.

Il materiale d’archivio – di cui il saggio fornisce un inventario dettagliato – è costituito da partiture autografe, copie manoscritte, riduzioni a stampa e manoscritte, parti staccate relative a melodrammi di proprietà della casa editrice. Tra gli autori maggiormente rappresentati figurano E. Petrella, A. Ponchielli, Lauro Rossi, A. Cagnoni, F. von Flotow, A. Smareglia. Lo studio delle diverse tipologie di materiali musicali presenti nel fondo, affiancato dall’indagine nella stampa periodica coeva (specie il giornale “Paganini”) e in carteggi e corrispondenze della casa editrice, ha inoltre permesso di documentare le varie fasi del lavoro degli editori e il loro rapporto con i musicisti. A questo fine si sono rivelati di particolare interesse alcuni registri conservati nel fondo, recanti informazioni sulle acquisizioni in proprietà di diverse opere liriche.

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The archive of the publishing house Giudici & Strada at the Conservatory of Piacenza

The music publishing house Giudici & Strada, founded at Turin in 1859 by G. B. Giudici and A. Strada with the acquisition of the editions published by Antonio Racca, was active in Turin up to 1893. In 1894 the firm was taken over by Antonio Demarchi, who moved the business to Milan, and in 1899 – after Demarchi’s death – by Paolo Mariani under the name of “Riuniti Stabilimenti Musicali Giudici e Strada, A. Demarchi, A. Tedeschi di P. Mariani fu Carlo”. In 1909 a joint stock company was incorporated at Milan (chairman Angelo Ferrari) which took over all the copyrights and works of music already the property of the firms Giudici & Strada, Demarchi, Tedeschi, Trebbi and Mariani. On that date, the catalogue of the company amounted to approximately 22,000 items. After the war, however, the company went bankrupt: the archive material was taken over by the Banca Cattolica di Sant’Antonino of Piacenza, which in previous years had made a conspicuous loan to Ferrari. In 1928 the Banca Cattolica donated this material to the library of the Conservatory of Piacenza, material that was discovered and inventoried in 1998.

The archive material – of which this paper gives a detailed inventory – consists of autograph scores, manuscript copies, printed and manuscript arrangements, separate parts relative to operas property of the publishing house. The authors mainly represented include E. Petrella, A. Ponchielli, Lauro Rossi, A. Cagnoni, F. von Flotow, A. Smareglia. The study of the various typologies of the musical material in this archive, supported by research on contemporary periodicals (in particular, the "Paganini") and on the papers and correspondence of the publishing house, has furthermore made it possible to document the various aspects of the work of the publishers and of their relations with the musicians. In this connection, some registers preserved in the archive have proved of particular interest, providing information on the acquisitions of the copyright of various operas.