Di un nobile dilettante torinese, Luigi Cotti conte di Brusasco, e della sua libreria

Abstract

Luigi Cotti di Brusasco (1761-1804), nobile dilettante torinese, avviato inizialmente alla carriera militare e laureato in giurisprudenza, autore soprattutto di lavori teatrali firmati con il nome di arcade Dalindo Stinfalico (1780), accademico filarmonico di Bologna (1785) e in contatto epistolare col Padre Martini, impresario teatrale a Vercelli (1787-88), fu personalità dalla vita alquanto movimentata e fra gli esponenti più in vista dell’ambiente culturale torinese. Al momento dell’occupazione francese di Torino (1799) ebbe la nomina a direttore
gli spettacoli teatrali, varò un progetto di riforma dei teatri e soprattutto entrò in possesso di una cospicua quantità di partiture delle opere rappresentate al Teatro Regio nella seconda metà del Settecento, poi donate dagli ultimi suoi eredi all’Accademia Filarmonica di Torino. Il saggio ricostruisce il complesso della libreria musicale che fa capo alla figura del Cotti.

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Luigi Cotti of Brusasco (1761-1804), was a theatrical amateur and playwright and member of the Torinese nobility. He initially pursued a military career before earning a degree in law. For the most part he wrote plays, which he signed with the Arcadian name Dalindo Stinfalico (1780), member of the Accademia Filarmonica of Bologna (1785); he was also theater manager in Vercelli (1787-88), and kept up an important epistolary correspondence with Father Martini, and in general led a most eventful life while maintaining his position as a leading figure in the cultural life of Turin. At the time of the French occupation of Turin (1799) he was appointed theater director and launched a project to reform theaters; he notably came into possession of a large number of opera scores performed at the Teatro Regio in the second half of the eighteenth century, which his heirs later donated to the Accademia Filarmonica of Turin. This essay reconstructs the whole body of the music library collected by Cotti.