Maria Semi


Maria Semi si è laureata al DAMS dell’Università di Bologna nel 2005 con una tesi in estetica musicale dal titolo Esperienza estetica e musicale. Aspetti di un dibattito tra filosofia e musicologia nel Novecento (relatore: Prof. Maurizio Giani, correlatore: Prof. Carlo Gentili). Nel 2009 ha conseguito il dottorato di ricerca in musicologia con una tesi dal titolo Musica come scienza dell’uomo. I caratteri del sapere musicale nel Settecento britannico (relatori: Prof. Paolo Gozza e Antonio Serravezza, correlatore: Prof. Tom Dixon), poi pubblicata nel 2012 in inglese con Ashgate. Dopo il dottorato ha trascorso un anno al CESR dell’Università di Tours, per poi fare ritorno per due anni all’Università di Bologna con un assegno di ricerca finalizzato ad un progetto di edizione critica del Dictionnaire de musique di Rousseau, commissionato dai direttori delle Œuvres complètes. Présentation chronologique Édition du tricentenaire (1712-2012): Jacques Berchtold, François Jacob e Yannick Séité. Il progetto di edizione del Dictionnaire l’ha condotta ad ottenere una Bourse de recherche de la ville de Paris pour chercheurs étrangers della durata di 12 mesi che ha trascorso all’Université Paris 7–Diderot, UFR CERILAC (Centre d’Etudes et de Recherche Interdisciplinaire de l’UFR Lettres, Arts, et Cinéma). Gli anni 2014 e 2015 sono stati trascorsi in Germania, grazie all’ottenimento di una Junior Research Fellowship al Lichtenberg-Kolleg della Georg August Universität a Göttingen. Questa è stata senza dubbio l’esperienza di ricerca più significativa della sua carriera, per via della natura particolare del centro di ricerca in cui era inserita. Nel Lichtenberg-Kolleg faceva parte di un gruppo di studio di settecentisti dediti allo studio del concetto di natura umana in epoca illuministica. La struttura del collegio prevedeva la presenza di un insieme di Junior e Senior scholars in residenza per numerosi mesi, con continue possibilità di scambio e di discussione. I due anni lì trascorsi l’hanno condotta ad elaborare un progetto, intitolato Polyphony and Civilization, che le ha permesso di conseguire una prestigiosa Fellowship Marie Skłodowska-Curie trascorsa presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino (supervisor: Prof. Alberto Rizzuti). Terminata l’esperienza torinese, Maria Semi è tornata al suo Ateneo d’origine come professore a contratto dall’a.a. 2018-19 al 2020. Nel febbraio 2021 è diventata RtD-B al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna.

 

Ambiti di ricerca

Filosofia ed estetica musicale; pensiero musicale del Settecento; storiografia musicale; estetica quotidiana; studi post- e decoloniali; Global musicology.

 

Pubblicazioni

 

  A. MONOGRAFIE:

  • Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire de musique, edizione critica con note ed appendici a cura di Maria Semi. In: Œuvres complètes. Présentation chronologique Édition du tricentenaire (1712-2012) dirette da Jacques Berchtold, François Jacob e Yannick Séité, vol. XV, Paris, Classiques Garnier, 2020.
  • Music as a Science of Mankind in Eighteenth Century Britain, Farnham, Ashgate, 2012.
  • Il suono eloquente. Musica tra imitazione, espressione e simpatia nel Settecento inglese, Palermo, Aesthetica, 2008.

 

  B. VOLUMI CURATI:

  • Parole e suoni. Contributo a una storia musicale della razionalità antica e moderna, a cura di Florence Malhomme e Maria Semi, Mimesis, 2015.
  • Le fonti dell’estetica musicale. Nuove prospettive storiche, numero monografico di «Musica & Storia», il Mulino, 2007/2.

 

  C. SAGGI IN PERIODICI E IN VOLUMI MISCELLANEI:

  • A (Global) History of What? Three Challenges in Contemporary Music History Writing, «ACTA MUSICOLOGICA», 2022, 94, pp. 227 – 244.
  • «Chi arriva alla tonalità, vince!». Dai videogame alla storia della musica, «STUDI CULTURALI», 2022, 3, pp. 335 – 351.
  • Considerazioni sulla voce nel Ragionamento chiamato l’academico, overo della bellezza (1591) di Iacopo di Gaeta, «RECERCARE», 2022, 34, pp. 53–62.
  • Writing about Polyphony, Talking about Civilization: Charles Burney's Musical 'Corns and Acorns', «MUSIC & LETTERS», 2022, 103, pp. 60–87.
  • Delgamuukw v. the Queen. Cronache di un ascolto giudiziario, «ETNOGRAFIE SONORE/ SOUND ETHNOGRAPHIES», 2021, 4, pp. 125 – 142.
  • Civilization in Eighteenth Century Britain: a Subject for Taste, in: Beyond Autonomy in Eighteenth-Century British and German Aesthetics, Routledge, 2021, pp. 94–111.
  • Le vie della mimesis tra teatro e musica in Jean-Jacques Rousseau: storia di un apparente paradosso, «ANTROPOLOGIA E TEATRO», 2021, 13, pp. 155–170.
  • Rousseau e la «maledizione» del Dictionnaire, in: Suoni per Lemmi. Su dizionari e lessici d'argomento musicale, Patron Editore, 2019, pp. 117 – 127.
  • Chabanon e la querelle sulla “sinfonia degli Antichi” nei Memoires de l’Académie des inscriptions et belles-lettres di Parigi, «MUSICORUM», 2016, 17, pp. 57 – 71.
  • Autonomia dell'Aisthesis, emancipazione del Melos?, in: Parole e suoni. Contributo a una storia musicale della razionalità antica e moderna, a cura di F. Malhomme e Maria Semi, Mimesis Edizioni, 2016, pp. 161 – 169.
  • Nota introduttiva, in: Parole e suoni. Contributo a una storia musicale della razionalità antica e moderna, Mimesis Edizioni, 2016, pp. 7 – 13.
  • La fortune britannique du Dictionnaire au XVIIIe siècle, in: Regards sur le Dictionnaire de musique de Rousseau, a cura di Emmanuel Reibel, Vrin, 2016, pp. 209 – 223.
  • Between Sciences and Humanities: Aesthetics and the Eighteenth-Century ‘Science of Man’, in: The Making of the Humanities: vol. III, The Modern Humanities, s, a cura di R. Bod, J. Maat, T. Weststeijn,Amsterdam University Press, 2015, pp. 379 – 389.
  • La beauté du rapport: principes du beau musical chez Francis Hutcheson et Denis Diderot, in: La musique face au système des arts, ou les vicissitudes de l’imitation au siècle des lumières, a cura di M.-P. Martin e C. Savettieri, Vrin, 2013, pp. 289 – 299.
  • Sons échappés à l’oubli : la famille Harris et les theatres londoniens du XVIIIe siècle, in: Les sons du théâtre. Angleterre et France (XVIe-XVIIIe siècle). Éléments d’une histoire de l’écoute, a cura di X. Bisaro e B. Louvat-Molozay, Presses universitaires de Rennes, 2013, pp. 43 – 52
  • A 'Human' Science: Hawkins's Science of Music, in: The Making of the Humanities, a cura di R. Bod, J. Maat, T. Weststeijn, Amsterdam University Press, 2012, pp. 93 – 102.
  • Viaggio in Etiopia di Francesco Alvarez, in: Per una storia dei popoli senza note, a cura di P. Dessì, CLUEB, 2010, pp. 35 – 42.
  • Musica e perfezionamento dell’uomo: John Gregory e l’Inghilterra del Settecento, «INTERSEZIONI», 2008, 2, pp. 209 – 234.

 

  D. VOCI DI DIZIONARI E ENCICLOPEDIE:

  • Daniel Webb, Observations, in: Lexikon Schriften über Musik, Band 2: Musikästhetik in Europa und Nordamerika, Kassel, Baerenreiter, 2022, pp. 904 – 906.
  • Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire, in: Lexikon Schriften über Musik, Band 2: Musikästhetik in Europa und Nordamerika, Kassel, Baerenreiter, 2022, pp. 719 – 721.
  • John Hawkins, A General History of Music, in: Lexikon Schriften über Musik, Band 2: Musikästhetik in Europa und Nordamerika, Kassel, Baerenreiter, 2022, pp. 333 – 335.
  • Charles Burney, A General History of Music, in: Lexikon Schriften über Musik, Band 2: Musikästhetik in Europa und Nordamerika, Kassel, Baerenreiter, 2022, pp. 163 – 165. 
  • Doctrine of Affections, in: Oxford Bibliographies, Oxford, Oxford University Press, 2021, pp. 1 – 16.

 

  E. RECENSIONI:

  • Karsten Mackensen, Musik und die Ordnung der Dinge im ausgehenden Mittelalter und in der Frühen Neuzeit, «HISTORY OF HUMANITIES», 2021, 6, pp. 349 – 350. 
  • Jacomien Prins, Echoes of an Invisible World: Marsilio Ficino and Francesco Patrizi on Cosmic Order and Music Theory, «HISTORY OF HUMANITIES», 2016, 1, pp. 411 – 413. 
  • Lucía Díaz Marroquín, La retórica de los affectos, «INTERSEZIONI», 2013, 2, pp. 285 – 287.
  • Thomas Tolley, Painting the Cannon’s Roar, «IL SAGGIATORE MUSICALE», 2007, 14/1, pp. 181 – 188.

 

  F. ALTRO: