in collaborazione con Conservatorio
Niccolò Paganini di Genova

con il patrocinio di
Comune di Genova
Provincia di Genova
Regione Liguria
Università degli Studi di Genova
Fondazione Teatro Carlo Felice
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

 

Genova, Conservatorio di Musica “Niccolò Paganini”

21-23 ottobre 2011

Dépliant

Locandina

Programma e resoconto

Venerdì ore 15.30 

Sala A, presiede Agostino Ziino

  • Francesco Rocco Rossi, «Faugues? Chi era costui?»: sulle tracce di un musicista franco-fiammingo del Quattrocento
  • Paola Ronchetti, La musica come elemento di celebrazione e glorificazione di santi e di eroi: la Battaglia di Lepanto in due madrigali di Giovanni Pierluigi da Palestrina
  • Peter Poulos, Victoria a Genova: modelli e influenza
  • Lars Berglund, The motets of Bonifazio Graziani and the new delicate style
  • Luca Della Libera – José Maria Dominguez, Una nuova preziosa fonte archivistica per la vita musicale romana dell’ultimo Seicento: Memorie, Giornali ed Avvisi del Fondo Bolognetti
  • Michela Berti, La vita musicale a S. Luigi de’ Francesi a Roma nel XVIII secolo. Primi risultati, nuove prospettive di ricerca

Sala B, presiede Francesca Seller

  • Alberto Mammarella, Varietas e reminiscenze cacciniane nel Prato di Sacri fiori musicali (1612) di Antonio Brunelli
  • Carrie Churnside, Text-Music Relations in Early Settecento Oratorio
  • Mariacarla De Giorgi, Dramma pastorale, opera seria e Arcadia tra valori estetico-culturali e ideali politici nella composizione femminile mitteleuropea del Settecento
  • Armando Fabio Ivaldi, Il Montezuma berlinese del 1755: inizio e fine di una una “Berliner-Blaue Legende”
  • Paolo Mechelli, Dal cantiere ‘Don Giovanni’ a Firenze: la ricezione all’inizio dell’Ottocento
  • Mariateresa Dellaborra, Saverio Mercadante teorico e didatta per il flauto. Le integrazioni alla Nouvelle méthode pour la flute di François Devienne

 

Sabato ore 9.30

Sala A, presiede Teresa M. Gialdroni

  • Tiziana Affortunato, La circolazione della cantata da camera italiana in Europa in una prospettiva interdisciplinare
  • Giulia Giovani, «Ecco a Vostra Signoria quello che si è risoluto». Sulla genesi delle cantate opera i di Giacomo Antonio Perti
  • Chiara Pelliccia, “Amor, di che tu vuoi / ch’ora io favelli?” Una cantata con violoncello di Giovanni Lorenzo Lulier e la tradizione romana
  • Antonio Caroccia, Inedite fonti napoletane per le scene genovesi
  • Berthold Over, Emanuele d’Astorga e il Marchese Ruspoli. Nuove scoperte
  • Giacomo Sciommeri, Carlo Francesco Cesarini: nuove fonti biografiche e cantatistiche

Sala B, presiede Andrea Estero

  • Daniele Carnini, L’età rossiniana e il problema della periodizzazione
  • Manuela Rita, Il brouillon d’orchestre di Roma (1912): un concept sketch di Jules Massenet?
  • Luigi Verdi, Vocabolario tematico delle ultime sonate di Aleksander Skrjabin
  • Isabella Abbonizio, Il coinvolgimento dei compositori italiani nella propaganda per l’impero fascista: il caso di Adriano Lualdi e Alfredo Casella
  • Nicola Bizzaro, Lo statuto semantico dell’oggetto sonoro nella musica concreta di Pierre Schaeffer: il concetto di “pseudo-strumento” e la dialettica forma/materia
  • Sandro Marrocu, Nastri, partiture e tecniche di notazione nella musica di Giacinto Scelsi

 

Domenica ore 9.30

Sala A, presiede Marco Gozzi

  • Claudio Bacciagaluppi, Gli inventari del 1660 e del 1722 nell’archivio del Musikkollegium Winterthur
  • Marina Vaccarini, Traduzione e tradizione di alcuni testimoni conservati nel fondo Villa della Biblioteca del Conservatorio di Milano
  • Sara Navarro, Il gusto artistico di Carlo IV analizzato attraverso gli inventari di musica inviati da Roma alla corte di Spagna
  • Teresa Chirico, Cembali “all’ottava bassa”. Il registro di 16’nella cembalaria italiana
  • Angela Fiore, La Cappella di Santa Cecilia dei Musici di Palazzo di Napoli. Nuove acquisizioni

Sala B, presiede Francesco Passadore

  • Daniele Tonini, Il Flauto, «eco fedele dell’anima umana». Suono, tecnica ed espressione nei ritrovati testi originali dei Sechs und Zwanzig Uebungen für die Flöte op.107 di Anton Bernhard Fürstenau [Lipsia, 1835]
  • Alceste Innocenzi, Il ruolo delle società filarmoniche nella cultura musicale all’indomani dell’Unità d’Italia
  • Donato Sansone, Congiunta è l’Italia: 4 cori patriottici di Lucio Campiani (1822-1914)
  • Gaetano Stella, Unanuova’ testimonianza analitica nel secondo Ottocento italiano: la Illustrazione della sinfonia storica L’Arno di Salvatore Surdi
  • Daniela Gangale, Presenza della musica nelle riviste letterarie della prima metà del Novecento

 

Comitato Convegni SIdM
Francesca Seller (responsabile)
Anthony DelDonna
Paologiovanni Maione
Agostino Ziino


Resoconto

Il XVIII Convegno Annuale della Società Italiana di Musicologia si è tenuto presso il Conservatorio Niccolò Paganini di Genova dal 21 al 23 ottobre 2011; la sua realizzazione è stata resa possibile grazie al patrocinio concesso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Comune e dalla Provincia di Genova, dalla Regione Liguria, dall’Università degli Studi di Genova e dalla Fondazione Teatro Carlo Felice. Il venerdì pomeriggio i lavori sono stati preceduti dai ringraziamenti del Presidente della SIdM Guido Salvetti, e dai saluti del Direttore del Conservatorio, Patrizia Conti.

Le prime due sessioni parallele, tenute nell’Auditorium e in Sala Paganini, sono state presiedute rispettivamente da Agostino Ziino e da Francesca Seller. Nell’Auditorium la prima relazione è stata quella di FRANCESCO ROCCO ROSSI («Faugues? Chi era costui?»: sulle tracce di un musicista franco-fiammingo del Quattrocento) che, attraverso la lettura di fonti documentarie, trattatistiche e musicali, ha tracciato un profilo di Guillaume Faugues e della sua attività negli anni ’70-’80 del XV secolo. PAOLA RONCHETTI (La musica come elemento di celebrazione e glorificazione di santi e di eroi: la Battaglia di Lepanto in due madrigali di Giovanni Pierluigi da Palestrina) ha preso in esame due madrigali di Palestrina pubblicati da Gardano nel 1574, individuandone la fonte letteraria e i nessi con i fatti storici coevi. Sulle opere del genovese Simone Molinaro si è soffermato PETER POULOS (Victoria a Genova: modelli e influenza), sottolineando la conoscenza che il compositore aveva delle opere di Tomàs Luis de Victoria e del suo stile compositivo, evidente in opere come Missa Nigra sum, O sacrum convivium, Duo seraphim clamabant e nei primi tre brani della sua raccolta mottettistica del 1597. LARS BERGLUND (The motets of Bonifazio Graziani and the new delicate style) si è poi soffermato sull’attività di Bonifazio Graziani e sulle numerose edizioni di sue musiche, presentando una ricerca sulle caratteristiche stilistiche del compositore e annunciando la pubblicazione di un’edizione critica dei suoi Mottetti, opera I, del 1650. LUCA DELLA LIBERA (Una nuova preziosa fonte archivistica per la vita musicale romana dell’ultimo Seicento: memorie, giornali e avvisi del fondo Bolognetti) ha presentato un lavoro condotto assieme a José Maria Dominguez sugli otto volumi di un giornale di casa di famiglia Bolognetti redatto tra il 1691 e il 1703, custodito in Archivio Segreto Vaticano; la fonte si rivela particolarmente preziosa per la quantità di notizie su oratori, opere e serenate dati a Roma. MICHELA BERTI (La vita musicale a S. Luigi de’ Francesi a Roma nel XVIII secolo. Primi risultati, nuove prospettive di ricerca) che ha reso noti i primi risultati delle ricerche archivistiche condotte sulla cappella musicale della chiesa nazionale francese a Roma tra il 1711 e il 1838. La sessione della Sala Paganini è stata aperta da CARRIE CHURNSIDE (Text-Music Relations in Early Settecento Oratorio), che ha proposto la comparazione delle fonti a stampa e manoscritte del libretto Il trionfo della carità, ovvero Santa Caterina da Bologna del 1720, rilevando le tracce della fitta collaborazione tra il librettista Corazzi e il musicista incaricato di intonare le sue rime. In seguito MARIACARLA DE GIORGI (Dramma pastorale, opera seria e Arcadia tra valori estetico-culturali e ideali politici nella composizione femminile mitteleuropea del Settecento) ha proposto una panoramica delle opere serie nate in ambito arcadico, composte da donne di potere tra il 1740 e il 1770 circa. ARMANDO FABIO IVALDI (Il Montezuma berlinese del 1755: inizio e fine di una “Berliner-Blaue Legende”) ha relazionato, poi, sulla genesi del Montezuma, sulla prima rappresentazione del 1755 e sulle successive riprese sottolineando il valore rivestito dall’opera nella costruzione dell’identità prussiana. PAOLO MECHELLI, con la relazione Dal cantiere ‘Don Giovanni’ a Firenze: la ricezione all’inizio dell’Ottocento, ha presentato una lettura dei documenti relativi alla ricezione del Don Giovanni di Mozart a Firenze, rappresentato per la prima volta nel 1817. La sessione è stata chiusa da MARIATERESA DELLABORRA (Saverio Mercadante teorico e didatta per il flauto. Le integrazioni alla Nouvelle méthode pour la flûte) che ha relazionato sulle integrazioni del trattato Nouvelle méthode théorique et pratique pour la flûte di François Devienne (Parigi, Nadermann, 1794) proposte da Mercadante nel 1825.

Giornata di Sabato 22 ottobre. La sessione tenuta nell’Auditorium, presieduta da Teresa M. Gialdroni, è stata interamente dedicata alla cantata da camera, TIZIANA AFFORTUNATO è intervenuta su La circolazione della cantata da camera italiana in Europa in una prospettiva interdisciplinare. La studiosa ha proposto una definizione e una contestualizzazione storica della cantata da camera per indagarne i meccanismi sociali e culturali sottesi alla sua diffusione in Europa. Di seguito, GIULIA GIOVANI («Ecco a Vostra Signoria quello che si è risoluto». Sulla genesi delle cantate opera I di Giacomo Antonio Perti) ha relazionato sulle Cantate morali e spirituali (Bologna, 1688) di Giacomo Antonio Perti e sul ruolo svolto dagli intermediari fra il compositore e Leopoldo I d’Asburgo. CHIARA PELLICCIA, successivamente, ha proposto una relazione dal titolo “Amor, di che tu vuoi / ch’ora io favelli?” Una cantata con violoncello di Giovanni Lorenzo Lulier e la tradizione romana, in cui ha presentato uno studio preliminare sulle cantate di Lulier riflettendo sull’uso del violoncello obbligato in questa foggia di composizioni. Un omaggio alla città di Genova, ospitante il Convegno, è stato fatto da ANTONIO CAROCCIA (Inedite fonti napoletane per le scene genovesi) che ha presentato due manoscritti custoditi nella biblioteca del Conservatorio di Napoli, legati alla stagione del 1705 dei teatri Falcone e S. Agostino di Genova. BERTHOLD OVER (Emanuele d’Astorga e il Marchese Ruspoli. Nuove scoperte) ha presentato nuove fonti sulla carriera di Emanuele d’Astorga rinvenute presso l’Archivio Segreto Vaticano che fanno luce sui rapporti tra il compositore e il Marchese Francesco Maria Ruspoli e sulla composizione di due cantate datate 1708. A chiudere la sessione dedicata alla cantata è stato GIACOMO SCIOMMERI (Carlo Francesco Cesarini: nuove fonti biografiche e cantatistiche) che ha presentato alcuni documenti dell’Archivio di Stato di Viterbo riguardanti Carlo Francesco Cesarini e illustrato un manoscritto della biblioteca provinciale di Campobasso che contiene cantate di Scarlatti, Mancini, Bononcini, Cesarini e Perti. Nella sessione tenuta in Sala Paganini DANIELE CARNINI ha aperto i lavori con una relazione su L’età rossiniana e il problema della periodizzazione, dove ha proposto una riflessione sulla periodizzazione degli anni 1790-1827 discutendo sul termine «interregno» utilizzato da Stendhal. MANUELA RITA (Il brouillon d’orchestre di Roma (1912): un concept sketch di Jules Massenet?) ha poi relazionato sulle modalità compositive di Jules Massenet e in particolare sull’autografo di Roma (1912). LUIGI VERDI, a seguire, ha presentato una relazione sul Vocabolario tematico delle ultime sonate di Aleksandr Skrjabin individuando i caratteri peculiari delle figure musicali utilizzate dal compositore nelle sue sonate. La relazione di ISABELLA ABBONIZIO, letta da Paolo Brama a causa dell’assenza della relatrice, ha trattato de Il coinvolgimento dei compositori italiani nella propaganda per l’Impero fascista: il caso di Adriano Lualdi e Alfredo Casella concentrandosi sui lavori Lumawig e la saetta di Adriano Lualdi e Il Deserto Tentato di Alfredo Casella, che esprimono luoghi comuni della cultura coloniale del tempo. NICOLA BIZZARO (Lo statuto semantico dell’oggetto sonoro nella musica concreta di Pierre Schaeffer: il concetto di “pseudo-strumento” e la dialettica forma/materia) è intervenuto sul concetto di “musica concreta” ponendo a confronto alcune analisi del repertorio di Pierre Schaeffer con i suoi scritti dei primi anni Cinquanta. La sessione è stata chiusa da SANDRO MARROCU con una relazione su Nastri, partiture e tecniche di notazione nella musica di Giacinto Scelsi, dove il relatore ha analizzato le improvvisazioni di Scelsi all’ondiola (strumento elettronico a tastiera) conservate nell’Archivio della Fondazione Isabella Scelsi di Roma, al fine di chiarire i rapporti creativi tra il compositore e i suoi collaboratori.

Nel pomeriggio di sabato 22 ottobre si è tenuta, presso l’Auditorium, l’Assemblea annuale dei soci SIdM per il cui verbale si rimanda al prossimo numero del Bollettino.

Nella giornata di Domenica 23 ottobre, il Convegno si è svolto – come di consueto – in due sessioni parallele. La sessione tenuta in Auditorium, presieduta da Marco Gozzi, è stata inaugurata da CLAUDIO BACCIAGALUPPI con una relazione su Gli inventari del 1660 e del 1722 nell’archivio del Musikkollegium Winterthur, dove lo studioso ha presentato i circa cento titoli citati in due inventari, riflettendo sulla circolazione della musica a stampa. MARINA VACCARINI ha poi esposto una relazione sulla Traduzione e tradizione di alcuni testimoni conservati nel fondo Villa della biblioteca del conservatorio di Milano, identificando nel musicista forlivese Andrea Favi l’autore di alcune manomissioni sui testimoni della biblioteca e individuando rapporti tra Favi, altri musicisti e librai. Con la relazione di SARA NAVARRO (Il gusto artistico di Carlo IV analizzato attraverso gli inventari di musica inviati da Roma alla corte di Spagna) i partecipanti al convegno hanno avuto l’occasione di apprendere dell’esistenza di alcuni inventari della libreria di Carlo IV, che citano duecento spartiti di musica strumentale e una collezione di strumenti musicali a lui appartenuti. TERESA CHIRICO (Cembali “all’ottava bassa”. Il registro di 16’ nella cembalaria italiana) ha proposto, poi, una relazione sui cembali italiani con registri di sedici piedi realizzati a Roma, Venezia e Napoli definendo le caratteristiche di questi strumenti, identificandone i costruttori e ricostruendo la loro diffusione. Con la relazione di ANGELA FIORE (La Cappella di Santa Cecilia dei Musici di Palazzo di Napoli. Nuove acquisizioni) sui nuovi documenti relativi alla Real Cappella di Palazzo che consentono di far luce sulla fondazione della confraternita dei Musici di Palazzo, rinvenuti presso il Conservatorio di Nuestra Señora de la Soledad di Napoli, si è chiusa la sessione in Auditorium. In Sala Paganini, la sessione presieduta da Francesco Passadore è stata aperta da DANIELE TONINI (Il Flauto, «eco fedele dell’anima umana». Suono, tecnica ed espressione nei ritrovati testi originali dei Sechs und zwanzig Uebungen für die Flöte op. 107 di Anton Bernhard Fürstenau [Lipsia, 1835]) che ha discusso il concetto proposto da Anton Bernhard Fürstenau di flauto come strumento primigenio («Urinstrument»), creato dalla natura stessa. ALCESTE INNOCENZI è intervenuto su Il ruolo delle società filarmoniche nella cultura musicale all’indomani dell’Unità d’Italia, considerando le società filarmoniche e corali come frammenti della vita culturale che hanno condizionato la formazione del gusto musicale. DONATO SANSONE, nel presentare la relazione Congiunta è l’Italia: 4 cori patriottici di Lucio Campiani (1822-1914), ha analizzato testo e scrittura musicale di «Quattro Cori patriottici» composti da Lucio Campiani tra il 1848 e il 1912, mettendo in luce l’evoluzione stilistica e sintattica del compositore. GAETANO STELLA (Una ‘nuova’ testimonianza analitica nel secondo Ottocento italiano: la Illustrazione della sinfonia storica L’Arno di Salvatore Surdi) è intervenuto, poi, sui Valzer Contraddanze e Polkes dedicate dal palermitano Salvatore Surdi al suo maestro Pietro Platania e sulla Sinfonia storica L’Arno, completata da Platania stesso. La sessione è stata chiusa da DANIELA GANGALE che, con un intervento sulla Presenza della musica nelle riviste letterarie della prima metà del Novecento, ha presentato la Banca Dati della Critica Musicale Italiana del Novecento dell’Università degli Studi di Firenze, relazionando sulle riviste di orientamento vario inserite nel database e proponendo una prima ricostruzione dell’apporto che la musica e i musicisti hanno dato allo sviluppo della letteratura italiana della prima metà del Novecento.

Il convegno è stato chiuso con i ringraziamenti del Direttore del Conservatorio Patrizia Conti e del Presidente della SIdM Guido Salvetti: entrambi hanno espresso l’augurio per la buona riuscita del prossimo convegno societario.

(Giulia Giovani)