con il patrocinio di

Regione Puglia, Provincia di Foggia, Comune di Foggia,
Comune di Manfredonia, Università degli Studi di Foggia, Società Italiana di Musicologia

 

 a cura del Conservatorio di musica “Umberto Giordano e della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”

Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana”

10-11 dicembre 2014 

Programma e resoconto

Mercoledì 10 dicembre – Prima sessione 15,30-19,30 – presiede Francesco Mercurio 

Saluti delle autorità 

  • Saverio Russo, La storiografia sulla Capitanata agli inizi del Novecento
  • Paolo Cascavilla, Michele Bellucci: intellettuale poliedrico e solitario nella Manfredonia tra ‘800 e ‘900
  • Michele Ferri, Michele Bellucci: profilo bio-bibliografico

 pausa caffè 

  • Gabriella Berardi, Il Fondo Bellucci della Biblioteca provinciale di Foggia
  • Sistiana Iacoviello, I manoscritti di Michele Bellucci nell’Archivio storico di Manfredonia
  • Grazia Carbonella, La raccolta iconografico-musicale di Mario Bellucci La Salandra: «un dizionario figurato della vita musicale di ogni secolo e di ogni nazione»
  • Pierfranco Moliterni, Suggestioni di un poligrafo: la provincia felix della musica

  

Giovedì 11 dicembre – Seconda sessione 9,30-13,00 – presiede Francesco Di Lernia 

  • Antonio Caroccia, Michele Bellucci vs Francesco Florimo: tra corrispondenza e storiografia
  • Paologiovanni Maione-Francesca Seller, Michele Bellucci e il contesto musicale napoletano
  • Pasquale Scialò, Studi sul folclore musicale e sulla canzone napoletana ai tempi di Mario Bellucci 

pausa caffè 

  • Alessio Olivieri, Le romanze da salotto di Michele Bellucci: edizioni e autografi
  • Paolo Candido, La musica sacra e strumentale di Michele Bellucci
  • Patrizia Balestra, Significati musicali nella dinamica affettiva della Carlotta Corday
  • Alessio Di Benedetto, Espansione tonicale nella musica di Michele Bellucci

 Ore 17,00: Concerto con musiche di Michele Bellucci - introduzione di Marco Maria Lacasella 

Comitato Scientifico: Gabriella Berardi, Antonio Caroccia, Francesco Di Lernia, Francesco Mercurio, Francesca Seller, Agostino Ziino 


Resoconto

Si è svolto nell’auditorium della Biblioteca Provinciale “La Magna Capitana” di Foggia il 10 e l’11 dicembre 2014 il convegno “Intellettuali di Capitanata: la famiglia Bellucci”. Gli interventi hanno evidenziato la varietà degli interessi culturali della famiglia pugliese, fornendo un quadro per molti aspetti inedito e lanciando nuovi spunti di ricerca, per lo più legati alle schede biografiche di musicisti e uomini illustri di Capitanata, redatte da Michele e da Mario Bellucci.

Organizzato dalla Biblioteca Provinciale e dal Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, la prima sessione è stata inaugurata il pomeriggio del 10 dicembre ed è stata presieduta da Franco Mercurio, direttore della Biblioteca. Dopo i saluti di rito delle autorità, Saverio Russo (La storiografia sulla Capitanata agli inizi del Novecento) ha tracciato un quadro storiografico introduttivo, relativo al periodo in cui Michele Bellucci è vissuto. La relazione di Paolo Cascavilla (Michele Bellucci: intellettuale poliedrico e solitario nella Manfredonia tra ‘800 e ‘900), dopo aver delineato il profilo socioeconomico di Manfredonia, e più in generale della Capitanata a cavallo dei due secoli, ha evidenziato la solitudine intellettuale di Michele Bellucci negli anni trascorsi nella sua città natale. Dopo un breve coffee break i lavori sono ripresi con la relazione di Michele Ferri (Michele Bellucci: profilo bio-bibliografico) che ha dettagliatamente ricostruito il profilo biografico della figura di Michele Bellucci, soffermandosi in particolar modo sugli anni della formazione e della maturità trascorsi tra Napoli e Bari, fino al suo definitivo rientro a Manfredonia. Incentrato sulla descrizione del fondo librario e archivistico della famiglia Bellucci custodito dalla Biblioteca è stato l’intervento di Gabriella Berardi (Il Fondo Bellucci della Biblioteca provinciale di Foggia) che ha, inoltre, ricostruito puntualmente la genealogia della famiglia. Sistiana Iacoviello (I manoscritti di Michele Bellucci nell’Archivio storico di Manfredonia) ha descritto gli ambiti d’interesse e di studio dell’intellettuale manfredoniano, così come traspaiono dai manoscritti conservati presso l’Archivio Comunale di Manfredonia, incentrati cioè sulla Capitanata e sulle sue genti, cui si accompagnano studi di ingegneria e di etimologia. Grazia Carbonella (La raccolta iconografico musicale di Mario Bellucci la Salandra: “un dizionario figurato della vita musicale di ogni secolo di ogni nazione) ha descritto la raccolta iconografico musicale realizzata da Mario, unico tra i figli di Michele ad essersi occupato di musica, che ancor oggi, con la sua mole di sedicimila immagini - che spaziano dai primi dell’Ottocento fino alla metà del Novecento - per modernità di impianto, conserva inalterata la sua fruibilità.

La II sessione si è aperta la mattina del giorno 11 ed è stata presieduta da Francesco Di Lernia, direttore del Conservatorio, che ha introdotto la prima relazione tenuta da Antonio Caroccia (Michele Bellucci vs Francesco Florimo: tra corrispondenza e storiografia) incentrata sul rapporto epistolare tra Michele Bellucci e Francesco Florimo, accomunati da ambiti di ricerca affini. L’intervento ha evidenziato come Michele Bellucci ebbe modo di conoscere Francesco Florimo durante i suoi studi napoletani e che i contatti epistolari siano stati frequenti anche negli anni successivi, con continui scambi di informazioni storiche e storiografiche. La relazione di Francesca Seller e di Paologiovanni Maione (Michele Bellucci e il contesto musicale napoletano), proseguendo l’indagine sul fronte napoletano, si è soffermata sull’attività svolta da Michele Bellucci nella città partenopea, che lo ha visto protagonista in diverse esibizioni pubbliche. In particolare è stato messo in risalto il grande fascino esercitato dalla città di Napoli che, pur avendo perso il ruolo di Capitale del Regno, esercitava ancora una grande forza di attrazione sui giovani talenti musicali. L’intervento di Pasquale Scialò (Studi sul folclore musicale e sulla canzone napoletana ai tempi di Mario Bellucci) si è soffermato su uno studio realizzato da Mario Bellucci inerente alla canzone napoletana, evidenziandone rigore metodologico e cognizione critica, conoscenza diretta delle fonti e capacità di sintesi tra conoscenze storiche e antropologiche. Sull’attività poligrafica della famiglia Bellucci si è invece soffermato Pierfranco Moliterni (Suggestioni di un poligrafo: la provincia felix della musica) che ha sottolineato soprattutto la serietà e la puntualità nella ricerca e nella trascrizione di dati e di informazioni relativi a moltissimi musicisti e uomini illustri pugliesi, condotti sistematicamente nel corso delle loro vite da Michele e da Mario Bellucci. Suggerendo approfondimenti e spunti per ulteriori ricerche, questa enorme banca dati attende di essere completata. Alessio Olivieri (Le romanze da salotto di Michele Bellucci: edizioni e autografi) si è soffermato sulle romanze scritte da Michele Bellucci e conservate presso l’Archivio di Stato di Foggia e l’Archivio Comunale di Manfredonia. Dopo averne descritto la struttura e le vicende editoriali, la relazione si è conclusa evidenziando la sostanziale estraneità stilistica di Michele Bellucci rispetto allo stile dominante. Dopo un breve coffee break i lavori sono ripresi con la relazione di Paolo Candido (La musica sacra e strumentale di Michele Bellucci) che ha analizzato le composizioni conservate nell’Archivio di Stato di Foggia e nell’Archivio Comunale di Manfredonia, evidenziandone le caratteristiche peculiari. Incentrata sulla Carlotta Corday è stata, invece, la relazione di Patrizia Balestra (Significati musicali nella dinamica affettiva della Carlotta Corday) che, dopo aver sottolineato la difficoltà di una puntuale ricostruzione delle vicende legate alla composizione dell’opera, dovute per lo più alla carenza di informazioni, si è soffermata sull’analisi delle strategie compositive impiegate dall’autore. L’intervento di Alessio Di Benedetto (Espansione tonicale nella musica di Michele Bellucci) si è concentrato sull’uso dell’accordo di settima inferiore nella scrittura musicale di Michele Bellucci, evidenziando gli influssi wagneriani.

Dopo la pausa pranzo, i lavori si sono chiusi nel pomeriggio con un concerto di musiche di Michele Bellucci, introdotte da Marco Maria Lacasella ed eseguite da Ilaria Bellomo e Gaetana Frasca, soprano, accompagnate al pianoforte da Vincenzo Galassi. Il convegno ha inoltre inaugurato la mostra di documenti prodotti e raccolti dalla famiglia Bellucci, curata da Gabriella Berardi, responsabile dei Fondi locali della Biblioteca. È stata l’occasione così per poter visionare, tra l’altro, una selezione di fotografie originali e di stampe di pregio tratte dalla raccolta iconografica di Mario Bellucci, accanto a manoscritti musicali di Michele Bellucci e ad alcune schede biografiche relative agli uomini illustri di Capitanata. 

Grazia Carbonella