con il patrocinio e il sostegno
del Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli

e con il Patrocinio di
Diocesi di Conversano-Monopoli
Comune di Monopoli
Società Italiana di Musicologia
Centro ricerche musicali del Conservatorio
e Comune di Bari
Casa Piccinni
Istituto di Bibliografia
Musicale (I.BI.MUS) di Bari - Puglia

Giornata di studio

Monopoli, Museo Diocesano di Monopoli (Via Cattedrale, 26)

15 dicembre 2009

Dépliant

Locandina

Programma e resoconto

Monopolis surge…”: una giornata di studio e un concerto per riflettere sulle origini della liturgia locale
Il Conservatorio di Musica di Monopoli ha promosso un’iniziativa di studio e di approfondimento, affidata al coordinamento scientifico di Marina Toffetti, sulle origini della liturgia musicale locale, proponendo un duplice appuntamento aperto a tutti i gli interessati. Il 15 dicembre presso il Museo Diocesano (Via Cattedrale 26) si terrà la giornata di studio “Liturgia e musica in Terra di Bari sino al Settecento” (ore 9.30 prima sessione; ore 15.00 seconda sessione), alla quale parteciperanno codicologi, storici della miniatura, della musica, della liturgia e musicisti, impegnati a decrittare e vivificare il messaggio culturale preservato da secoli nei codici dell’Archivio Diocesano. Nell’ultima parte della giornata padre Anselmo Susca illustrerà le caratteristiche dei canti liturgici legati alla festività della Madonna della Madia reperiti nei libri corali dell’Archivio Unico Diocesano, che verranno poi eseguiti sotto la sua direzione dal coro Novum Gaudium durante la celebrazione della Santa Messa delle 19.00 in Cattedrale presieduta dal vescovo di Conversano-Monopoli. L’iniziativa ha ottenuto numerosi e prestigiosi patrocini, fra cui quelli dello stesso Conservatorio, del Comune di Monopoli, della Diocesi di Conversano-Monopoli, del Centro di Ricerche Casa Piccinni di Bari, dell’Ibimus della Puglia e della Società Italiana di Musicologia.

Ore 9.30 Apertura dei lavori

Saluto delle autorità

  • Gianpaolo Schiavo (Direttore del Conservatorio di Musica di Monopoli) Apertura dei lavori
  • Marina Toffetti (Società Italiana di Musicologia) Introduzione alla giornata di studio

PRIMA PARTE (presiede Dinko Fabris)

  • Vito Castiglione Minischetti, Il contesto storico della produzione liturgico-musicale nelle Diocesi di Monopoli e Polignano dal xv al xviii secolo
  • Dinko Fabris, Il fondo musicale settecentesco degli Alcantarini di Capurso: prima ricognizione

Ore 11.00 Coffe-break

  • Claudio Ermogene Del Medico, La settimana santa a Conversano tra Sei e Settecento: i 27 responsori in ‘cantus fractus binatim’
  • Emanuela Elba, Libri, miniatori, committenti. Note preliminari allo studio della decorazione dei codici dell’Archivio Unico Diocesano di Monopoli
  • Marina Toffetti, Il repertorio in canto fratto e in canto ‘binatim’ nell’Archivio Unico Diocesano di Monopoli: alcune considerazioni preliminari.

Ore 15.00 SECONDA PARTE (presiede Marco Gozzi)

  • Marco Gozzi, Canto cristiano liturgico e canto fratto in Puglia
  • Domenico De Cesare, Il canto fratto in Terra di Bari: selezione di fonti e repertori
  • Raffaella Lobasso, Il processionale di Giorgio Lapazaia dell’Archivio Unico Diocesano di Monopoli (1532)

Ore 16.30 Coffe-break

  • Marianna Notarnicola, Descrizione codicologica dei corali dell’Archivio Unico Diocesano di Monopoli
  • Padre Anselmo Susca, Varianti melodiche in alcuni codici liturgici monopolitani

Ore 18.30: conclusione dei lavori


Ore 19.00: solenne celebrazione della Santa Messa nella Cattedrale di Monopoli presieduta da S. Ecc.za Mons Domenico Padovano vescovo di Conversano-Monopoli con interventi musicali del coro Novum Gaudium di Noci
Solista Angelo De Leonardis
direzione del coro M° Padre Anselmo Susca (o.s.b.)
Durante la celebrazione verranno intonati i canti liturgici legati alla Solennità della Madonna della Madia contenuti in alcuni libri corali conservati presso l’Archivio Unico Diocesano di Monopoli, trascritti dal M° Padre Anselmo Susca o.s.b.


Resoconto

Il 15 dicembre 2009 presso il Museo Diocesano di Monopoli si è tenuta la giornata di studio “Liturgia e musica in Terra di Bari sino al Settecento” patrocinata dalla SIdM. L’esame dei codici litugico-musicali locali con una prospettiva pluridisciplinare si è rivelata proficua, ha stimolato dibattiti e materia di riflessione a tutti i convenuti.

Don Vito Castiglione Minischetti ha ripercorso le principali tappe della storia delle Diocesi di Monopoli e Polignano (che sino al 1818 erano distinte) sulla scorta di alcune recenti ricerche in parte già confluite nella Storia delle Chiese di Puglia (Bari, Ecumenica, 2009), prestando particolare attenzione alle informazioni sulla prassi liturgico- musicale e sui libri corali prodotti nei secoli per gli usi locali. Di particolare interesse si sono rivelate le notizie recentemente rintracciate sulla presenza, sin dal secolo XVI, di uno scriptorium all’interno del Convento di S. Antonio, attuale sede del Conservatorio di Musica, in cui operava un copista (e restauratore di codici) al servizio della Cattedrale.
Dinko Fabris ha ripercorso la tortuosa storia di otto volumi manoscritti settecenteschi, oggi conservati nel fondo Monasteri Soppressi dell’Archivio di Stato di Bari fra i beni provenienti dalla biblioteca dell’ordine degli Alcantarini di Capurso. Gli otto volumi, che probabilmente facevano parte di una collezione più vasta, contengono per lo più musiche di compositori napoletani (fra cui alcuni unica), e pervennero agli Alcantarini tramite la nobile famiglia napoletana dei Pappacoda, Baroni di Capurso, ai quali erano appartenuti.

Claudio Ermogene Del Medico ha analizzato i 27 responsori in canto fratto binatim conservati in un manoscritto dell’Archivio Diocesano di Conversano, opera di un anonimo compositore locale vissuto fra il Seicento e il Settecento e certamente eseguiti in loco sino ai primi decenni dell’800. Di particolare interesse sono risultati due responsori in forma di canone, in cui l’adozione del procedimento canonico pare rispondere a esigenze di natura simbolica.
Emanuela Elba ha preso in esame le miniature e gli elementi decorativi dei codici dell’Archivio Diocesano di Monopoli, rilevando diverse analogie stilistiche e iconografiche con ulteriori opere figurative pugliesi coeve e precedenti. Di particolare interesse è risultata l’analogia fra l’iniziale zoomorfa (raffigurante un pavone) presente in un antifonario della Cattedrale di Monopoli e un motivo presente in alcuni codici in beneventana dell’XI secolo. Interessante anche la corrispondenza fra il motivo della Trinità (con il Padre in trono che sorregge la croce a braccia aperte) presente in un graduale proveniente da Polignano e l’analogo motivo rintracciato negli affreschi di diverse località salentine, oltre che all’interno di una miniatura di Reginaldo De Pirano attestata in un codice della cattedrale di Matera.

Marina Toffetti ha preso in esame le caratteristiche paleografiche e compositive di alcune composizioni ‘neogregoriane’ conservate presso l’Archivio Diocesano di Monopoli: una missa brevis e l’antifona mariana Salve Regina in canto fratto binatim, una messa in canto fratto monodica (con alcuni inserti polifonici) e una messa settecentesca a soprano e tenore proveniente dal convento delle suore benedettine di Polignano a Mare. Proiettate sullo sfondo delle indicazioni desumibili dalla trattatistica coeva sul canto fratto e sul canto binatim, le composizioni si sono rivelate per lo più in linea con la produzione neogregoriana coeva di altri centri.
Marco Gozzi ha studiato il contenuto liturgico- musicale e l’aspetto notazionale di nove dei sedici codici membranacei oggi conservati presso l’Archivio Unico Diocesano di Monopoli (quelli sinora digitalizzati), preziosi testi moni del culto e della cultura monopolitana nei secoli XV e XVI. In un Graduale-Kyriale di probabile origine francescana figura una versione del celeberrimo e diffusissimo Credo Regis, un Credo in canto fratto opera di Roberto d’Angiò, e una del cosiddetto Credo Cardinalis, opera di un cardinale di cui per il momento non si conosce il nome.

Domenico De Cesare ha illustrato una rosa di esempi di composizioni liturgiche monodiche interamente o parzialmente notate in canto fratto e desunte da codici di area pugliese (Ruvo di Puglia, Bari, Andria, Trani, Bisceglie, Giovinazzo, Molfetta). Fra questi è risultato di particolare interesse un graduale conservato a Ruvo di Puglia, che contiene circa 200 pagine in canto fratto.
Raffaella Lobasso ha illustrato le caratteristiche paleografiche, notazionali e codicologiche di un processionale datato 1532, compilato dal matematico epirota Giorgio Lapazaja, già canonico nella cattedrale di Monopoli, a lode e gloria della Madonna della Madia, patrona di Monopoli. Di particolare interesse è parso il contenuto liturgico-musicale del codice, che include le antifone processionali dei santi cui erano intitolate tutte le parrocchie monopolitane dell’epoca (fra cui S. Leone e Santa Maria Amalfitana), oltre ad una preghiera “ad benedictionem Maris” annotata sulla carta di guardia.

Marianna Notarnicola ha descritto le principali caratteristiche codicologiche di alcuni libri corali cartacei databili al 1728 e contenti i canti del proprium della messa della festività della Madonna della Madia. Il contributo ha introdotto all’intervento di Padre Anselmo Susca, che ha quindi illustrato i criteri in base ai quali ha trascritto e poi curato l’esecuzione delle melodie neogregoriane dedicate alla santa patrona locale (fra cui il communio Monpolis surge…), mettendone in luce le caratteristiche musicali.

A conclusione delle giornata di studio il Coro Novum Gaudium dell’Abbazia benedettina di Santa Maria della Scala di Noci, diretto dallo stesso padre Anselmo Susca, ha eseguito i canti del Proprium precedentemente analizzati nel corso della celebrazione solenne della S. messa in cattedrale presieduta dal vescovo di Monopoli-Conversano.

Marina Toffetti