organizzata da Collegio Ghislieri di Pavia

in collaborazione con Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano

con il patrocinio di Società Italiana di Musicologia
e Società Pavese di Storia Patria

Giornata di studi in occasione del decennale della morte di Guido Farina

Pavia, Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri

15 ottobre 2009

Programma e resoconto

ore 9.30 Saluti

  • Andrea Belvedere, Rettore del Collegio Ghislieri di Pavia.
  • Bruno Zanolini, Direttore del Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano.
  • Guido Salvetti, Presidente della Società Italiana di Musicologia.
  • Carlo Sini, Università degli Studi di Milano.

ore 10.00 Presentazione del libro: “Guido Farina nell’Italia musicale del ’900”.
Intervengono: Marcello Abbado, Mino Milani, Maria Teresa Muttoni, Guido Salvetti, Marina Vaccarini Gallarani.

ore 10.30 Intermezzo musicale: Alfonso Alberti, pianoforte.

ore 11.30 Sessione del mattino, presiede Maria Teresa Muttoni

  • Anna Modena, Quelle note da piazzetta delle Rose.
  • Paola Carlomagno, Costruttori e commercianti pavesi di strumenti nel ’900.
  • Maria Cecilia Farina, L’attività novecentesca della fabbrica d’organi “Fratelli Lingiardi” fra tradizione e riforma ceciliana (comunicazione).
  • Silvia Bianchera, L’ambiente musicale milanese.

ore 14.30 Sessione del pomeriggio – I parte, presiede Marina Vaccarini Gallarani.

  • Luigi Inzaghi, I luoghi della musica a Pavia all’epoca di Guido Farina.
  • Agostina Zecca Laterza, Il Conservatorio di Milano negli anni di Guido Farina.
  • Mariateresa Dellaborra, «Polso, equilibrio, alacrità»: Guido Farina direttore del Civico istituto musicale di Pavia.
  • Alfonso Alberti, Riflessioni sul linguaggio musicale.

ore 17.00 Sessione del pomeriggio – II parte, presiede Marina Vaccarini Gallarani.

  • Claudio Toscani, Le liriche per canto e pianoforte di Guido Farina.

ore 17.30 Intermezzo musicale: Stelia Doz soprano, Guido Salvetti pianoforte.

ore 18.00 Tavola rotonda e conclusioni “Guido Farina tra avanguardia e tradizione”.
Presiede: Guido Salvetti.

Info e prenotazioni: Ghislierimusica, This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
Tel. 0382.3786266. Dal lunedì al venerdì ore 10.00-13.00 


Resoconto

Il 15 ottobre 2009 si è svolta a Pavia, presso l’Aula Goldoniana del Collegio Ghislieri, la giornata di studi “Pavia musicale negli anni di Guido Farina (1903-1999)” in occasione del decennale della morte di Guido Farina. L’incontro è stato organizzato dallo stesso Collegio Ghislieri, in collaborazione con il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Milano e con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia e della Società Pavese di Storia Patria. Del musicista e della sua poliedrica attività di compositore, di docente a Pavia e al Conservatorio di Milano, di direttore dell’Istituto musicale Vittadini di Pavia, nonché di promotore e animatore di iniziative culturaliin entrambe le città, si è cercato di offrire una panoramica sufficientemente completa che, pur prendendo spunto da considerazioni generali sul contesto in cui Farina si trovò ad operare, non tralasciasse di focalizzare l’attenzione sui tratti stilistici di alcune sue composizioni in particolare, illustrate e eseguite dal vivo in quella sede. Dopo i saluti di Carlo Bernasconi, presidente del Collegio Ghislieri, di Bruno Gallotta, in rappresentanza del Conservatorio di Milano, di Guido Salvetti, presidente della Società Italiana di Musicologia, di Carlo Sini dell’Università di Studi di Milano, sono intervenuti Guido Salvetti, Mino Milani, Marina Vaccarini Gallarani e Maria Teresa Muttoni per presentare il libro Guido Farina nell’Italia musicale del ’900 di Marina Vaccarini Gallarani (Como – Pavia, Ibis, 2008).

La prima sessione, presieduta da Maria Teresa Muttoni che ha contribuito al volume con un saggio sull’orientamento teorico-didattico di Guido Farina, si è aperta con una relazione di Anna Modena (Quelle note da piazzetta delle Rose) sull’ambiente artistico e musicale pavese della prima metà del Novecento. Alfonso Alberti (Riflessioni sul linguaggio musicale) ha opportunamente esemplificato la sua relazione con l’esecuzione di alcune pagine pianistiche di Guido Farina. Paola Carlomagno (Costruttori e commercianti pavesi di strumenti nel ’900) ha illustrato con dovizia di informazioni la vitalità della cittadina lombarda anche nel campo produttivo della manifattura e della vendita di strumenti musicali; tema approfondito anche da Maria Cecilia Farina con il suo ragguaglio sull’attività della fabbrica d’organi “Fratelli Lingiardi”. Marcello Abbado è intervenuto con un toccante ricordo del Maestro pavese, della loro amicizia e delle loro esperienze condivise specialmente negli anni in cui Farina fu docente al Conservatorio di Milano.

Della presenza di Guido Farina nel capoluogo lombardo, della sua cerchia di amici e colleghi hanno trattato anche Silvia Bianchera (L’ambiente musicale milanese) e Agostina Zecca Laterza (Il Conservatorio di Milano negli anni di Guido Farina) nella seconda sessione presieduta da Marina Vaccarini, mentre Luigi Inzaghi (I luoghi della musica a Pavia all’epoca di Guido Farina) ha fornito un minuzioso resoconto della tradizione musicale pavese, in quegli anni quanto mai viva e multiforme per numero e qualità di manifestazioni. Mariateresa Dellaborra («Polso, equilibrio, alacrità»: Guido Farina direttore del Civico istituto musicale di Pavia) ha focalizzato l’attenzione sull’indirizzo gestionale, pedagogico e culturale impresso da Farina negli anni in cui fu chiamato a dirigere l’importante istituzione musicale cittadina. A conclusione della giornata, la relazione di Claudio Toscani (Le liriche per canto e pianoforte di Guido Farina) ha introdotto l’esecuzione di alcune liriche di Farina su testi di Giovanni Pascoli e di Diego Valeri interpretate da Stelia Doz, con Guido Salvetti al pianoforte. In chiusura si è manifestata l’opportunità di valorizzare e diffondere le musiche presentate in quell’occasione registrandole in un cd arricchito da un booklet che riassuma gli interventi specifici sui brani eseguiti. Altre relazioni verranno invece pubblicate nel «Bollettino della Società Pavese di Storia Patria».