Auditorium del Rettorato - Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia
Chieti, Università degli Studi "G. d'Annunzio"
Campus Universitario - Chieti Scalo

organizzato dalla Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara
Facoltà di Lettere e Filosofia
Dipartimento di Studi Medievali e Moderni
Cattedra di Storia della Musica

in collaborazione con Master MANAGER DELLA COMUNICAZIONE MUSICALE

 

Chieti

26-28 marzo 2004

Sommario degli Atti

Programma e resoconto

Venerdì 26 marzo

Ore 15:30 Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia

  • Saluti
    Magnifico Rettore dell'Università degli Studi G. d'Annunzio, prof. Franco Cuccurullo
    Preside della Facoltà di Lettere, prof. Gaetano Bonetta
    Direttore del Dipartimento di Studi Medievali e Moderni, prof. Luigi Pellegrini

  • Introduzione ai lavori
    Giancarlo Rostirolla, Cattedra di Storia della Musica, Università degli Studi G.d'Annunzio
    Johannes Streicher, Cattedra di Storia della Musica Conservatorio C. Monteverdi di Bolzano

    Presiede Francesco Sanvitale

    • GUIDO TURCHI, Lo sguardo sereno del critico G. M. Gatti tra polemiche e teleologismi
    • MARKUS ENGELHARDT, G. F. Malipiero, G. M. Gatti e le tendenze innovative del teatro musicale all'inizio del XX secolo
    • GIORGIO PESTELLI, G. M. Gatti critico e musicologo
    • LEONARDO PINZAUTI, Guido M. Gatti e la critica musicale
    • ANGELA FEOLA, G. M. Gatti e "La Riforma Musicale"
    • ALESSANDRO MASTROPIETRO, Il fondo Gatti presso la Biblioteca Musicale della Società Aquilana dei Concerti
    • ROSY MOFFA, Poetiche musicali torinesi: itinerari critici e compositivi nel cenacolo di G. M. Gatti

 

Sabato 27 marzo

Ore 9:00 Auditorium del Rettorato

  • Presiede Guido Turchi

    • CARLO MARINELLI, G. M. Gatti e “Il Disco”
    • SIMONE MONGE, G. M. Gatti e "Il Pianoforte"
    • JACOPO PELLEGRINI, Le tre G (Gatti, Gualino, Gui) e il Teatro di Torino (1925 - 1930)
    • ANTONIO ROSTAGNO, Anti-melodrammismo, anti-verismo, anti-puccinismo: il dibattito sui luoghi comuni della musica italiana primo-novecentesca nei periodici di G. M. Gatti
    • ANNALISA BINI, G. M. Gatti e l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Ore 16:00 Auditorium del Rettorato

  • Presiede Walter Tortoreto

    • LARA SONJA URAS, G. M. Gatti e Ildebrando Pizzetti
    • CECILIA PALANDRI, G. M. Gatti e Goffredo Petrassi
    • JOHANNES STREICHER, G. M. Gatti e Franco Alfano
    • LUIGI PESTALOZZA, G. M. Gatti e "La Rassegna Musicale"
    • FRANCESCO ANDREUCCI, Documenti e memorie su Gatti da un archivio privato

Ore 19:30 Auditorium del Rettorato

CONCERTO di PIANOFORTE del Duo Pianistico Nicoletta & Angela Feola.

 

Domenica 28 marzo

Ore 9:00 Auditorium del Rettorato

  • Presiede Carlo Marinelli

    • FIAMMA NICOLODI, G. M. Gatti e il Maggio Musicale Fiorentino
    • FRANCESCO ERMINI POLACCI, G. M. Gatti e i Congressi internazionali di musica a Firenze
    • STEFANO BALDI, Guido M. Gatti organizzatore di concerti a Torino
    • FRANCESCO SANVITALE, Il lavoro di G. M. Gatti per la Società Aquilana dei Concerti ‘B. Barattelli’
    • MATTEO SANSONE, I contributi di G. M. Gatti nei periodici in lingua inglese
    • GIANFRANCO MISCIA, Guido M. Gatti e i pionieri della musicologia in Abruzzo

Interverranno: Bianca Maria Antolini, Vittorio Antonellini, Alberto Basso, Luigi Bellingardi, Lorenzo Bianconi, Aurelio Bigi, Cecilia Campa, Ala Botti Caselli, Marina Carloni, Marcella Crudeli, Marco Della Sciucca, Giorgio Fanan, Saverio Franchi, Johann Herczog, Francesco Luisi, Alberto Mammarella, Carlo Marinelli, Gianfranco Miscia, Carla Ortolani, Umberto Padroni, Fabrizio Pagliarone, Giorgio Sanguinetti, Orietta Sartori, Giuseppe Vecchi, Roman Vlad, Agostino Ziino, Francesco Zimei.

Comitato scientifico del Convegno: Bianca Maria Antolini, Alberto Basso, Gaetano Bonetta, Giorgio Fanan, Saverio Franchi, Francesco Luisi, Luigi Pellegrini, Leonardo Pinzauti, Giancarlo Rostirolla, Francesco Sanvitale, Johannes Streicher, Walter Tortoreto, Agostino Ziino.

Comitato organizzativo del Convegno: Marco Della Sciucca, Alberto Mammarella, Gianfranco Miscia, Carla Ortolani, Fabrizio Pagliarone, Francesco Zimei.

Segreteria del Convegno: Raffaella De Girolamo, Stefania Nait, c/o Dipartimento di Studi Medievali e Moderni, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi G. d’Annunzio, Via dei Vestini 31, 66013 Chieti Scalo, Tel +39 0871 3556401 - 0871 3556556, Fax +39 0871 3556493, sito internet http://www.unich.it


Resoconto

A Chieti, si è svolto dal 26 al 28 marzo 2004 un convegno internazionale di studi per ricordare la figura di Guido M. Gatti nel 30° anniversario dalla sua morte. L'iniziativa, patrocinata dalla Società Italiana di Musicologia, è stata organizzata dalla cattedra di Storia della musica del Dipartimento di Studi medievali e moderni della Facoltà di Lettere e filosofia.

Il Convegno, attraverso le quattro sessioni in cui si è articolato, ha ricostruito a tutto tondo la figura di Guido M. Gatti, musicologo militante, nel senso di un suo costante intervento esegetico sulla realtà; musicologo animatore, di iniziative editoriali e scientifiche, ma anche di iniziative concertistiche e propositive in direzione innovativa del repertorio; musicologo, infine, attentissimo tanto alla contemporaneità, anche quella meno vicina alla sua generazione e alle sue preferenze estetiche, quanto al passato, conosciuto in tutto il suo spettro con un aggiornamento bibliografico veramente invidiabile. Entro queste direttive maestre, gli interventi si sono intrecciati in un dialogo continuo con i precedenti e i seguenti.

Nella prima sessione, presieduta da Francesco Sanvitale, Guido Turchi (Lo sguardo sereno del critico G. M. Gatti tra polemiche e teleologismi) ha riannodato alcuni ricordi personali per tratteggiare il singolare rapporto di partecipazione-distanza critica che Gatti intratteneva con l'apparire di nuovi temi e autori musicali; Markus Engelhardt (G. F. Malipiero, G. M. Gatti e le tendenze innovative del teatro musicale all'inizio del XX secolo) ha segnalato l'importanza della sponda critica di Gatti nell'impiantarsi, in Malipiero, di una drammaturgia musicale refrattaria ai rapporti tradizionali nell'opera lirica; Giorgio Pestelli (G. M. Gatti critico e musicologo) ha disegnato la figura di Gatti attraverso le sue iniziative scientifiche ed editoriali, nonché attraverso alcune intuizioni su autori e tendenze del Novecento; Angela Feola (G. M. Gatti e “La Riforma Musicale”) ha ricostruito il primo nucleo di attivismo critico-musicologico cui Gatti abbia partecipato, intorno al periodico nato nel '13 ad Alessandria; Alessandro Mastropietro (Il Fondo Gatti presso la Biblioteca musicale della Società Aquilana dei Concerti) ha provato, partendo dal consistente fondo musicale del titolo e descrivendo parimenti i fondi “Gatti” in altre biblioteche, a ricostruire profilo, modalità di formazione e funzione di una biblioteca vastissima, anche nell'ottica della formazione culturale del suo possessore; Rosy Moffa (Poetiche musicali torinesi: itinerari critici e compositivi nel cenacolo di G. M. Gatti) ha illustrato le strategie critiche adottate dapprima ne «Il pianoforte» e poi nella «Rassegna Musicale» dai sodali di critica gattiani, evidenziandone le riserve, ma anche la notevole apertura e curiosità. Nella seconda sessione (presieduta da Guido Turchi), Simone Monge (G. M. Gatti e “Il Pianoforte”) ha preso in considerazione la rete d'attività attorno alla rivista «Il Pianoforte», finanziata dalla FIP di Gualino: rete estesa oltre la pubblicazione del periodico (con la sua ampiezza d'argomenti, la ricerca di un contatto con la vita musicale torinese, l'apertura internazionale, le partecipazioni di Busoni, di Brugnoli e Longo in polemica reciproca sulla tecnica pianistica) a un concorso di composizione per pianoforte (I edizione vinta da Castelnuovo-Tedesco) e al Congresso di Musica del '21; Jacopo Pellegrini [Le tre G (Gatti, Gualino, Gui) e il Teatro di Torino (1925-1930)] ha raccontato le vicende del Teatro di Torino sullo sfondo della dinamica Torino di quegli anni, sottolineato - nella sua programmazione - il ruolo di prosa e di danza (la signora Gualino era danzatrice, oltre che pittrice) e ricapitolato la pubblicistica musicologica e cronachistica uscita sui periodici di proprietà Gualino («Il Pianoforte», «La Rassegna Musicale», ma anche «La Stampa»), terminando con un ascolto ragionato della Rappresentazione d'Abramo e Isacco di Pizzetti, data in prima dal Teatro di Torino nel '26; Antonio Rostagno (Antimelodrammismo, antiverismo, antipuccinismo: il dibattito sui luoghi comuni della musica italiana primo-novecentesca nei periodici di G. M. Gatti) ha tracciato l'itinerario critico su Puccini legato agli scritti e all'attività redazionale di Gatti, protagonista nell'avviare un processo di riconsiderazione post-mortem - per quanto ancora imbrigliato dalla pregiudiziale del borghesismo - completatosi nella generazione successiva con la miscellanea del centenario della nascita (1959), apparsa nella serie “Symposium” da Gatti fondata e diretta; Annalisa Bini (G. M. Gatti e l'Accademia Nazionale di S. Cecilia) ha tratteggiato il legame tra Gatti e la centenaria istituzione: accademico dal '54, ne fu vice-presidente in un periodo travagliato, tra anni Cinquanta e Sessanta, occupandosi inoltre delle attività “culturali” dell'Accademia fino alla fondazione (1972) della rivista «Studi Musicali»; Carlo Marinelli (Guido M. Gatti e “Il Disco”) ha toccato l'aspetto dell'attenzione di Gatti (e delle “sue” riviste) per la recensore discografica, e in genere per la “riproducibilità tecnica dell'opera d'arte”. Nella terza sessione (presieduta da Walter Tortoreto), Lara Sonja Uras (G. M. Gatti e Ildebrando Pizzetti) ha ricostruito in termini sociologici, attraverso l'epistolario, il rapporto tra i due intellettuali, con Gatti a subire il fascino dell'autorità di Pizzetti senza rimanerne incatenato; Johannes Streicher (G. M. Gatti e Franco Alfano) ha notato come, in Alfano, Gatti cogliesse un primo momento di emancipazione dell'opera italiana dal verismo imperante; Luigi Pestalozza (G. M. Gatti e “La Rassegna Musicale”) ha rimarcato il ruolo di Gatti nel partire da una concezione idealista, per sganciarsi poi da un crocianesimo integrale verso un'attitudine critico-dialettico al farsi storico-musicale; Francesco Andreucci (Documenti e memorie su Gatti da un archivio privato) ha portato all'attenzione degli studiosi preziose testimonianze dirette e l'inventario di ciò che rimane dell'archivio privato dello studioso. Nella quarta sessione (presieduta da Carlo Marinelli), Fiamma Nicolodi (G. M. Gatti e il Maggio Musicale Fiorentino) ha evidenziato nell'iniziativa l'apporto storicamente rilevante dato da Gatti, pur in un solo anno di segretariato, nelle scelte di scenografia e regia; Francresco Ermini Polacci (G. M. Gatti e i Congressi Internazionali di musica a Firenze) ha idealmente proseguito il precedente intervento con l'apporto più propriamente teorico fornito da Gatti ai primi tre Congressi organizzati per Ugo Ojetti, in particolare nel secondo (1935); Stefano Baldi (G. M. Gatti organizzatore di Concerti a Torino) ha tirato le fila dell'attività propositiva torinese di Gatti sin dal 1914, con i concerti “Casella”, proseguendo l'analisi fino al Convegno Italiano di Musica del '21; M. Sansone (I contributi di G. M. Gatti nei periodici di lingua inglese) ha fatto emergere i contatti del nostro con la pubblicistica musicologica anglosassone, per la quale rielaborava articoli spesso già estesi; F. Sanvitale (Il lavoro di Gatti per la Società Aquilana dei Concerti “Barattelli”) ha messo l'accento sulla presenza di Gatti tra le fila di una delle più dinamiche istituzioni italiane proprio nella proposta del nuovo, pallino del suo fondatore Nino Carloni; Gianfranco Miscia (Guido M. Gatti e i pionieri della musicologia in Abruzzo) ha tratto spunto dai natali abruzzesi di Gatti per fornire un esauriente panorama della prima musicologia abruzzese, per quanto non legata (con l'eccezione di Nicola Costarella e, in parte, di Walter Tortoreto) al nostro.

Le considerazioni conclusive, a più voci, hanno non solo sottolineato la molteplicità d'interessi e prospettive storiografico-musicali che investe la figura del Gatti, ma anche rilevato come anche la storia musicale del Novecento stia entrando ormai nel cono metodologico che impone un ricorso ineludibile e prezioso alla ricerca scientifica e alla lettura dei documenti.

Ha impreziosito l'appuntamento l'esecuzione di pagine per pianoforte a 4 mani di Casella, Perrachio e Stravinskij da parte del duo Feola.

Alessandro Mastropietro