Regione Toscana - Consiglio Regionale
Commissione Regionale per le
Pari Opportunità Donna-Uomo della Toscana

con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia

Comitato scientifico: Mara Baronti, Piero Gargiulo,
Lucia Navarrini Dell'Atti

 

 

Firenze, Consiglio Regionale della Toscana - Auditorium, via Cavour 4 

19 giugno 2003

Sommario degli Atti

Programma e resoconto

Promossa dalla Commissione Regionale per le Pari Opportunità, in collaborazione con la Società Italiana di Musicologia, la Giornata intende affrontare il tema della direzione d'orchestra al femminile, ripercorrendo il filo della storia, della didattica, dei mezzi esecutivi, dell'interpretazione.
Per l'Italia e per la città di Firenze è questo il primo consesso di studi su tale argomento: oggi, forse, non più una vera e propria “novità”, ma evento raro nel panorama delle iniziative musicali e musicologiche.

ore 9,30

Indirizzi di saluto

  • Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale
  • Mara Baronti, Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità


Presiede: Bianca Maria Antolini

  • Clemente Terni, Carmen Bulgarelli Càmpori (1910-1965): eccezionale concertatrice e direttrice d'orchestra
  • Giorgio Van Straten, Le istituzioni concertistiche fiorentine e la presenza femminile sul podio
  • Zofia Wislocka, Pourquoi “Femmes Maestros”?
  • Gérard Gefen, Augusta Holmès (1847-1903) : compositrice e maestra di mestiere
  • Patricia Adkins Chiti, “Jamila (?-725 d.C.) docet”: le prime direttrici di professione dal mondo numerico alla Corte d'Este

 

ore 15,30

Presiede: Piero Gargiulo

  • Marcello de Angelis, Esperienze al femminile nell'Ottocento
  • Lucia Navarrini Dell'Atti, La critica musicale sulla direzione d'orchestra al femminile
  • Annarosa Vannoni, Le presenza femminile ai corsi di direzione d'orchestra presso i Conservatori di Bologna, Roma e Milano
  • Fabrizio Dorsi, Lo studio della partitura: un'ipotesi sincretico-pragmatica
  • Nicoletta Conti, Un libro sulle donne direttrici: Dirigentinnen di Elke Mascha Blankenburg
  • Marina Capponi, Un'azione positiva: il corso “Bacchette in Rosa” 

Resoconto

Il tema della direzione d'orchestra al femminile è stato affrontato attraverso una prospettiva storica, musicologica, didattica e interpretativa in una Giornata Internazionale di Studi tenutasi a Firenze, il 19 giugno 2003, promossa dalla Commissione per la Pari Opportunità della Toscana in collaborazione con la SidM.

Dopo brevi indirizzi di saluto da parte dell'on. Riccardo Nencini (Presidente del Consiglio Regionale della Toscana), di Mara Baronti (Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità) e di Bianca Maria Antolini (Presidente SIdM), sono iniziati i lavori.

Nella sessione del mattino, presieduta da Bianca Maria Antolini, si sono alternati interventi storico-monografici, statistico-critici e riflessioni sull'attuale condizione delle donne direttori in Europa. Clemente Terni (Carmen Bulgarelli Càmpori, 1910-1965: eccezionale concertatrice e direttrice d'orchestra) dopo aver fatto ascoltare, in una registrazione inedita, la Sinfonia dal Don Pasquale di Donizetti, il Preludio di Aida e la Sinfonia da I Vespri Siciliani di Verdi diretti negli anni Sessanta da Carmen Càmpori, unica donna in quegli anni a dirigere i complessi orchestrali della Rai, ha ricostruito in modo critico il gesto direttoriale di una delle donne italiane pioniere nella direzione d'orchestra, attraverso l'analisi dei richiami mnemonici che la Càmpori appose sulle sue partiture, oggi conservate nel fondo musicale a lei intitolato presso la Biblioteca comunale di Incisa in val d'Arno (Firenze), suo paese d'adozione, e ricostruendo e interpretando il personalissimo lessico interpretativo della Càmpori, allieva, presso l'Accademia Chigiana, di Paul van Kempen. Gérard Gefen (Augusta Holmès (1847-1903): compositrice e maestra di mestiere) ha illustrato la figura di Augusta Holmès, compositrice e direttrice d'orchestra francese che spesso doveva firmarsi con nome maschile per non far trapelare il suo essere donna, allieva di Franck e amica di Wagner, e, in particolare, di Saint-Saëns. Quest'anno ricorre il centenario della morte (1847-1903) e Géfen ha ricostruito puntualmente il successo trionfale che la Holmès ottenne nel 1890, presso il teatro Politeama di Firenze, con l'esecuzione del suo Inno della pace.

Patricia Adkins Chiti (“Jamila (?-725 d.C.) docet”: le prime direttrici di professione dal mondo sumerico alla Corte d'Este) ha sottolineato che già nel periodo delle antiche civiltà del Mediterraneo esistevano figure femminili di musiciste che possono definirsi direttrici di coro e di piccoli complessi musicali, forse i primi esempi di attività direttoriale femminile. La studiosa ha inoltre illustrato la figura di Jamila, una musicista di area araba, morta nel 725 d. C., oltre a varie figure di donne che nel Medioevo e nel Rinascimento svolsero attività musicale all'interno di conventi. Giorgio Van Straten (Le istituzioni concertistiche fiorentine e la presenza femminile sul podio), sovrintendente del Teatro Comunale fiorentino, ha illustrato la rara presenza femminile sul podio delle istituzioni concertistiche allora attive, specialmente nel cinquantennio 1930-80. Una più fitta presenza di donne si ha dal 1988, ma in modo sostanziale dal 1995 fino ad oggi, con Julia Jones, Claire Gibault, e altre. Zofia Wislocka (Pourquoi «Femmes Maestros»?) ha ripercorso le tappe fondamentali che l'hanno portata a costituire la prima associazione in Europa di donne direttori d'orchestra («Femmes Maestros», appunto), ha illustrato l'attività dell'Associazione che si occupa di organizzare convegni sulla situazione attuale della donna direttore con incursioni musicologiche sul passato. La musicista ha presentato, inoltre, i futuri progetti, tra cui la richiesta di collaborazione con la Società Italiana di Musicologia per la costituzione di una banca dati sulle donne direttori d'orchestra in Europa, con spoglio di materiali di varia tipologia.

Nella sessione del pomeriggio, presieduta da Piero Gargiulo, ancora interventi dal taglio storico, statistico, didattico e sulla condizione delle donne che svolgono l'attività di direttore d'orchestra in Italia. Marcello de Angelis (Esperienze al femminile nell'Ottocento) ha posto l'attenzione su alcune figure di compositrici e direttrici d'orchestra presenti a Firenze nell'Ottocento. Di particolare rilievo sono gli studi che egli ha condotto su Caterina Uccelli che ha diretto al Teatro fiorentino della Pergola una sua opera, Saul, su libretto scritto dalla musicista stessa, ispirato all'omonimo dramma di Alfieri. Rossini incoraggiò l'Uccelli alla composizione ed ella scrisse anche una Cantata in morte di Maria Malibran. Lucia Navarrini Dell'Atti (Per una storia della critica musicale sulla direzione d'orchestra al femminile) ha esaminato alcune cronache musicali e recensioni di concerti presenti in alcune riviste della fine dell'Ottocento fino agli Anni Cinquanta del secolo appena trascorso. La figura della donna direttore d'orchestra è generalmente presentata come un'attrazione per il pubblico e per i lettori delle riviste (tra cui la Gazzetta Musicale di Milano) e quindi diviene un fenomeno di natura più sociale e di costume, anziché musicale tout court. Tale giudizio è riscontrabile in modo piuttosto evidente nei resoconti, a cura di Salvatore Farina e altre celebri firme del tempo, della tournée italiana (primavera del 1874) di un'orchestra femminile, formata da musiciste di area viennese e diretta dalla musicista e compositrice Josephine Amann Weinlich, autrice, fra l'altro, di una Frauen-Emanzipations-Marsch. Annarosa Vannoni (La presenza femminile ai corsi di direzione d'orchestra presso i Conservatori di Bologna, Roma e Milano) ha presentato i primi risultati di un'indagine critico-statistica effettuata sui documenti dell'Archivio del Conservatorio di Bologna, per il periodo che va dal 1923-24 agli anni '40: gli esiti della sua ricerca mettono in evidenza una scarsa presenza femminile al corso di direzione d'orchestra iniziato ufficialmente nel 1927, grazie all'operato del maestro Cesare Nordio. Fabrizio Dorsi (Lo studio della partitura: un'ipotesi sincretico-pragmatica) ha illustrato l'approccio allo studio della partitura: dapprima uno studio comparatistico dei trattati sulla direzione d'orchestra (Scherchen, Swarowsky, Rudolf) al fine di elaborare conoscenze di base che, poi, saranno integrate da altra tipologia di pubblicazioni (come la manualistica, le interviste con i grandi maestri, etc.) al fine di costituire una sorta di percorso utilizzabile a fini didattici, ovvero un metodo di studio suddiviso in vari passaggi raggruppabili in due fasi: la prima, di preparazione, e la seconda della realizzazione della rappresentazione ideale della partitura che ci si accinge a dirigere. Nicoletta Conti (Esperienze di una direttrice d'orchestra) ha ricordato il recente volume sulle donne direttori d'orchestra, curato dalla musicista tedesca Elke Mascha Blankenburg (Dirigentinnen); ha poi fatto il punto sulla situazione italiana delle donne direttori d'orchestra. Nessuna di loro ha la direzione artistica di un teatro o di un ente concertistico, come invece già accade in altri paesi europei, per non parlare degli Stati Uniti, o dell'Australia, con Simone Young alla direzione artistica dell'Opera di Sidney. Come esperienza personale, ha notato che in Italia persiste un atteggiamento poco aperto nei confronti della donna che dirige un'orchestra e ha quindi auspicato un cambiamento della situazione. Infine Marina Capponi, consigliera di parità della Regione Toscana (Un'azione positiva: «Bacchette in Rosa») ha illustrato il corso di formazione professionale che si è svolto a Firenze per un biennio (giugno 2001- giugno 2003) e ha visto quindici giovani donne partecipare ad un progetto-pilota che ha inteso offrire maggiori chances per svolgere l'attività di direttore d'orchestra. Il corso si è concluso con una tavola rotonda ed un concerto cui hanno partecipato quattro giovani allieve.

La Giornata si è conclusa con una riflessione di Mara Baronti che ha sottolineato l'importanza e gli esiti positivi del consesso di studi, auspicando, per il futuro, ulteriori occasioni di dibattito e di confronto.

Lucia Navarrini Dell'Atti