Università degli studi Suor Orsola Benincasa

con il patrocinio della Società Italiana di Musicologia

in occasione dell’apertura ufficiale della Biblioteca musicale della Fondazione Adelaide e Maria Antonietta Pagliara

Napoli, via Suor Orsola 10, Sala degli Angeli

8-9 maggio 2008

Dépliant

Programma e resoconto

La figura di Rocco Eduardo Pagliara, giornalista e critico musicale raffinato, autore del testo poetico di romanze che hanno ottenuto vastissima diffusione editoriale, musicista estemporaneo, collezionista avveduto e indomabile, archivista per quasi un quarto di secolo (1889-1913) presso il Conservatorio San Pietro a Majella, merita una rivalutazione da condurre necessariamente in una prospettiva interdisciplinare.
L’idea di dedicare un convegno all’intellettuale napoletano e alla sua temperie culturale, per la conclusione del progetto di analisi, schedatura conservativa e contestualizzazione storiografica delle fonti musicali dirette della Fondazione Pagliara, rappresenta la prosecuzione di un’iniziativa di riscoperta, promossa dall’Università degli studi Suor Orsola Benincasa e iniziata nel 2003 con una mostra e con la pubblicazione del volume L’Europa a Napoli, a cura di Maria Teresa Penta.

 

giovedì 8 maggio ore 15.00

Indirizzo di saluto

  • Francesco De Sanctis, Rettore dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
  • Piero Craveri, Preside della Facoltà di Lettere
  • Lucio d’Alessandro, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione
  • Vincenzo De Gregorio, Direttore del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli
  • Ferdinando Bologna, Presidente della Fondazione Pagliara
  • Emma Giammattei, Per una storia della cultura napoletana come “campo”
  • Pasquale Scialò, La romanza da camera di Pagliara e la nascita della canzone napoletana

ore 18.00:

Concerto del Trio Broz (violino, viola, violoncello) con la partecipazione del mezzosoprano Elisa Fortunati

 

venerdì 9 maggio, ore 9.30, presiede Emma Giammattei

  • Paola Villani, Pagliara scapigliato? Le lettere di Pica e Di Giacomo
  • Sara Zurletti, La canzone dei ricordi di Martucci-Pagliara
  • Paologiovanni Maione - Francesca Seller, Pagliara osservatore della vita musicale napoletana
  • Elisa Grossato, La critica e l’estetica musicale di Rocco Pagliara

ore 15.00, presiede Agostino Ziino

  • Nunzio Ruggiero, Pagliara e la cultura della traduzione a Napoli nel secondo Ottocento
  • Gianfranco Plenizio, Pagliara musicista
  • Francesco Bissoli, I beni musicali della Fondazione Pagliara: bilanci e prospettive
  • Antonio Rostagno, L’importanza della Biblioteca della Fondazione Pagliara per la storia della musica italiana dell’Ottocento


Comitato scientifico: Emma Giammattei, Pasquale Scialò, Francesco Bissoli, Paologiovanni Maione, Francesca Seller 


Resoconto

Il convegno di studi "Eduardo Pagliara, mediatore culturale", tenutosi nei giorni 8 e 9 maggio presso la Sala degli Angeli dell'Università Suor Orsola Benincasa a Napoli, è stato organizzato in occasione dell'apertura ufficiale della Biblioteca musicale della Fondazione Pagliara e si è avvalso del patrocinio della Società Italiana di Musicologia. I beni musicali posseduti dalla Fondazione Pagliara costituiscono un notevolissimo patrimonio culturale: musica manoscritta e a stampa, strumenti musicali (per lo più a tastiera), libretti d'opera, materiale iconografico, letteratura musicologica e celebrativa, giornali e riviste, documenti vari d'archivio e centinaia di lettere con svariati corrispondenti, fra cui tanti protagonisti della cultura italiana ed europea fra Otto e Novecento.

La schedatura conservativa, che per iniziativa dell'Università Suor Orsola Benincasa è stata intrapresa in questi ultimi anni, ha riguardato le fonti dirette (manoscritte e a stampa). I manoscritti musicali sono quasi millesettecento e le edizioni a stampa, che figurano nel cd-rom allegato al volume, sono rappresentate da più di seimiladuecento schede. In considerazione della sua tipologia, la pubblicazione del catalogo (Francesco Bissoli, La biblioteca musicale della Fondazione Pagliara, Lucca, LIM, 2007), anziché rappresentare la semplice conclusione di un lavoro, costituisce principalmente il punto di partenza per future indagini, poiché consente di aprire agli studiosi le porte di un cospicuo giacimento di fonti. Da tale considerazione è nata l'idea di dedicare un convegno a Rocco Eduardo Pagliara e alla sua temperie culturale, in modo tale da proseguire un'iniziativa di riscoperta, promossa dall'Università degli studi Suor Orsola Benincasa e iniziata nel 2003 con una mostra e con la pubblicazione del volume L'Europa a Napoli, a cura di Maria Teresa Penta (Napoli, Editoriale Scientifica).

La figura di Pagliara, giornalista e critico musicale raffinato, autore del testo poetico di romanze che hanno ottenuto vastissima diffusione editoriale, collezionista avveduto e indomabile, archivista per quasi un quarto di secolo (1889-1913) presso il Conservatorio "S. Pietro a Majella", meritava una rivalutazione da condursi necessariamente in prospettiva interdisciplinare.

Il convegno è iniziato nel pomeriggio di giovedì 8 maggio, con due interventi introduttivi rispettivamente di Vincenzo De Gregorio (direttore del Conservatorio di Napoli) e di Ferdinando Bologna (presidente della Fondazione Pagliara), che presiedeva la sessione. Nunzio Ruggiero (Pagliara e la cultura della traduzione a Napoli nel secondo Ottocento) ha quindi proposto un approfondito studio sull'attività di Pagliara come traduttore, mentre Pasquale Scialò ha offerto una relazione sulla romanza da camera del collezionista nel contesto della nascita della canzone napoletana. La sessione è stata conclusa da un concerto del Trio Broz, con la partecipazione del mezzosoprano Elisa Fortunati. In programma musiche di Beethoven, Boccherini, Martucci, Tosti, Tirindelli e Pagliara, particolarmente rappresentative di alcuni aspetti della Biblioteca della Fondazione e della sua storia.

La mattina successiva i lavori sono stati ripresi da Emma Giammattei con una densa relazione sulla vita culturale della Napoli di fine Ottocento (Per una storia della cultura napoletana come "campo"). Si sono poi succeduti gli interventi di Paola Villani (Pagliara scapigliato? Le lettere di Pica e Di Giacomo) sui rapporti epistolari fra Pagliara, Vittorio Pica e Salvatore Di Giacomo, di Paologiovanni Maione e Francesca Seller su Pagliara osservatore della vita musicale napoletana, di Elisa Grossato sulla critica e l'estetica musicale del Nostro.

Nell'ultima sessione Sara Zurletti ha proposto un'analisi della Canzone dei ricordi, mentre Gianfranco Plenizio (Pagliara musicista) ha aperto uno scorcio inedito sulla produzione musicale dell'intellettuale partenopeo. Infine, Francesco Bissoli (I beni musicali della Fondazione Pagliara: bilanci e prospettive) ha offerto un primo bilancio della sua attività di riscoperta dei beni musicali della Fondazione Pagliara, indicando future prospettive di studio, e Antonio Rostagno ha sottolineato l'importanza della Biblioteca della Fondazione per la storia della musica italiana dell'Ottocento.
I lavori sono terminati con una vivace tavola rotonda, moderata da Pasquale Scialò.

Francesco Bissoli