ore 10.00: Saluti

  • Paolo Rotili (Direttore del Conservatorio di Musica di Latina)
  • Gabriele Panizzi (Presidente della Fondazione Roffredo Caetani)
  • Guido Salvetti (Società Italiana di Musicologia)

ore 10.30 - 13.30

  • MARIANTONIETTA CAROPRESE (CONSERVATORIO DI MUSICA DI LATINA), Appunti sulla formazione musicale e sull’itinerario artistico dell’ultimo duca di Sermoneta
  • FEDERICA NARDACCI (ISTITUTO DI BIBLIOGRAFIA MUSICALE), Roffredo Caetani attraverso le fonti d’archivio
  • LORENZO SALVAGNI (UNIVERSITY OF NORTH CAROLINA), Nel giardino delle lettere: Marguerite Caetani e l'estetica del collezionismo
  • GUIDO SALVETTI (SOCIETÀ ITALIANA DI MUSICOLOGIA), La lezione francese nella scrittura orchestrale dei Préludes symphoniques

ore 15.00 - 18.00

  • PAUL OP DE COUL (UNIVERSITÀ DI UTRECHT), I quartetti per archi op. 1 (1887) e op. 12 (1905) di Roffredo Caetani. Notizie storiche e osservazioni analitiche
  • PIERO MIOLI (CONSERVATORIO DI MUSICA DI BOLOGNA), Sapiente e cantante. L’antica vicenda di Ipazia rivissuta dalla musica di Caetani

CONCLUSIONI

 

ore 18.00: Concerto “Omaggio a Roffredo Caetani”

OMAGGIO A ROFFREDO CAETANI (1871 - 1961)

Programma

 

 

Quartetto in Fa minore per due violini, viola e violoncello op. 12

(Allegro moderato)

Chiara Ludovisi, violino Roberto Testa, violino Giovanni Borrelli, viola Daniele Santimaria, violoncello

 

Douze Variations sur un Prélude de Chopin pour piano op. 7

Axel Trolese, pianoforte

 

Adagio per organo

Gabriele Pezone, organo

 

In te Domine Speravi per coro e organo

Coro del Conservatorio di Musica di Latina

Direttore: Mauro Bacherini Nicolò Iucolano, organo

 

The Nightramblers per voci di contralto e gruppo da camera
Ensemble strumentale del Conservatorio di Musica di Latina
Direttore: Benedetto Montebello
Paolo Di Cioccio, oboe
Francesco Belli, clarinetto
Giuseppe Cangialosi, fagotto
Daniele Caporaso, saxofono
Stefano Nanni, saxofono
Gianluca Nobile Orazio, contrabbasso
Andrea Montori, percussioni
Nicolò Iucolano, pianoforte


Organizzazione: Giuseppe Gazzelloni Mariantonietta Caroprese Paolo Rotili
Patrocini: Provincia di Latina - Società Italiana di Musicologia
Sponsor: S. A. G. I. - SINDACATO AZIENDE GIOCHI INTRATTENIMENTO SPORT

Immagine di copertina: Roffredo Caetani (Archivio “Fondazione Roffredo Caetani”)
Editing: Giuseppe Gazzelloni
Stampa: LatinGrafica, Via A. Coletta, 22/24 - 04100 Latina Tel. & Fax 0773 611121

Conservatorio Statale di Musica
via Ezio 32, 04100 Latina
tel. 0773 664173 - fax 0773 661678
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Resoconto

Il 23 novembre 2012 si è svolta presso l’auditorium del Conservatorio “Ottorino Respighi” di Latina la Giornata di studio Roffredo Caetani, un musicista aristocratico patrocinata dalla Società italiana di musicologia e dalla Provincia di Latina. Il simposio, organizzato dallo stesso Conservatorio, ha voluto riscoprire e valorizzare la figura di un musicista storicamente legato al territorio pontino del quale poco o nulla si conosce nel nostro paese.

Roffredo (Roma 1871-1961), appartenente alla nobile famiglia Caetani e cresciuto prevalentemente a Roma nell’ultimo trentennio dell’Ottocento, ebbe la possibilità di vivere a contatto con i più significativi musicisti del tempo – a iniziare da Franz Liszt che lo tenne a battesimo - e di studiare con i più autorevoli apostoli della rinascita strumentale italiana. Nei primi anni della sua attività non si lasciò quindi lusingare dal melodramma, come tanti musicisti coevi, e s’indirizzò verso la musica da camera e sinfonica trovando subito dopo a Parigi l’ambiente musicalmente più congeniale alla sua formazione.

Con la prima relazione della Giornata, Appunti sulla formazione e sull’itinerario artistico dell’ultimo duca di Sermoneta, Mariantonietta Caroprese si è soffermata sulle tappe essenziali della carriera artistica del nobile musicista, dagli studi compiuti privatamente con Giulia De Cousandier, Giovanni Sgambati e Cesare De Sanctis, ai viaggi d’istruzione a Berlino e a Vienna, ai successi ottenuti a Parigi, motivando le scelte compiute dal compositore. Con la relazione successiva, Roffredo Caetani attraverso le fonti d’archivio, Federica Nardacci ha portato alla luce alcuni aspetti della biografia del musicista: la figura del padre Onorato, ad esempio, sempre molto presente nella vita di Roffredo, la grave malattia che aveva colpito il compositore poco più che adolescente e che potrebbe aver determinato alcune importanti decisioni della famiglia e dei suoi maestri, il rapporto con alcune personalità del mondo musicale del momento. Lorenzo Salvagni, Nel giardino delle lettere: Marguerite Caetani e l'estetica del collezionismo, ha indagato la filosofia editoriale della colta e raffinata moglie di Roffredo - l’americana Marguerite Chapin, fondatrice di due riviste letterarie, Commerce (1924-32) pubblicata a Parigi e Botteghe Oscure (1948-60) a Roma - mettendo in relazione l'esperienza della Caetani come mecenate e collezionista d'arte con la sua carriera editoriale nel contesto dell'epoca modernista.

In chiusura della prima parte della Giornata di studio, Guido Salvetti con La lezione francese nella scrittura orchestrale dei Préludes symphoniques, ha messo in evidenza quanto Roffredo, come altri musicisti italiani del periodo postunitario, non sia rimasto indifferente al sinfonismo francese soprattutto nel lungo periodo in cui visse a Parigi che gli consentì di entrare direttamente o indirettamente in contatto con i più importanti musicisti coevi di quella nazione.

Nel pomeriggio Paul Op De Coul, che si è occupato de I quartetti per archi op. 1 (1887) e op. 12 (1905) di Roffredo Caetani, attraverso un’accurata analisi delle due composizioni ha preso in esame gli elementi caratteristici del linguaggio cameristico del musicista nel quale si notano gli influssi dello stile lisztiano. Piero Mioli con la relazione Sapiente e cantante. L’antica vicenda di Ipazia rivissuta dalla musica di Caetani, ha concluso il convegno illustrando la prima opera del musicista romano. La musica, che impegnò il compositore diversi anni, rimanda per alcuni aspetti a Wagner, del quale Roffredo non ebbe peraltro difficoltà a dichiararsi fervido ammiratore, e per altri mostra tutta l’originalità compositiva dell’autore: sapiente orchestrazione, uso del doppio coro secondo lo stile antico e di una sorta di declamazione cantata. La vicenda della filosofa neoplatonica cui si ispirò Caetani per la stesura del libretto, testimonia invece la raffinatezza del gusto e della cultura letteraria del musicista che per l’occasione volle consultare le più antiche fonti della storia di Ipazia (370-415), in particolare Socrate Scolastico e Filostorgio.

La Giornata di studio si è conclusa con un concerto che ha visto studenti e docenti del Conservatorio impegnati nella esecuzione di composizioni di Caetani per pianoforte, organo, quartetto d’archi, coro e ensemble per voci e strumenti, alcune inedite e mai eseguite in pubblico prima d’ora.

Mariantonietta Caroprese