Storia della SIdM
La Società Italiana di Musicologia fu fondata a Milano, presso il Conservatorio “G. Verdi”, il 29 febbraio 1964, richiamandosi idealmente all’operato dell’Associazione dei Musicologi Italiani. Presidente venne eletto Guglielmo Barblan. I primi due anni di vita dell’associazione furono dedicati ad avviare le pubblicazioni: in primo luogo la rivista musicologica organo della Società: la «Rivista Italiana di Musicologia», in secondo luogo la collana «Quaderni della Rivista Italiana di Musicologia».
Il primo numero della RIdM, che usciva in fascicoli semestrali, comparve nel 1966, presso l’editore Olschki, con il contributo finanziario dell’Accademia Chigiana di Siena. La struttura della rivista, rimasta sostanzialmente immutata nel corso degli anni, comprendeva saggi e recensioni. In alcuni fascicoli è presente un notiziario relativo sia alle attività interne della SIdM, sia ad altre notizie di interesse musicologico.1 La Rivista viene pubblicata ininterrottamente dal 1966, se pure talvolta con ritardi e con numeri unici invece che fascicoli semestrali.
La storia della SIdM è documentata da un testo (pubblicato qui di seguito) di Bianca Maria Antolini e dal saggio 40 anni di Storia della RIdM di Paola Besutti1.
1. La prima associazione dei musicologi italiani: 1908-1942
Il primo organismo associativo dei musicologi italiani fu l’AMI, Associazione dei Musicologi Italiani, fondata su impulso di Guido Gasperini nel 1908.2
L’Associazione si costituì a Ferrara nel corso di un convegno a ciò appositamente dedicato, dal 31 maggio al 2 giugno 1908. Lo statuto sanciva come scopo dell’AMI «promuovere e compiere la ricognizione e la catalogazione delle opere formanti il patrimonio musicale della Nazione e giacenti negli Archivi e nelle Biblioteche pubbliche e private d’Italia, per servire di base ad una edizione critica delle composizioni dei nostri maggiori autori». Nel corso del convegno si discusse dei modi con cui effettuare il censimento e la catalogazione delle opere musicali, dell’adesione alla Internationale Musik-Gesellschaft e della collaborazione con Adler per il Corpus scriptorum de musica medii aevi. Si auspicò la collaborazione delle biblioteche governative per la catalogazione, e l’istituzione di «cattedre di musicologia negli Istituti musicali, nelle Università e negli istituti superiori».
Presidente dell’AMI fu acclamato Guido Gasperini, vice-presidenti Arnaldo Bonaventura e Francesco Vatielli, consiglieri D’Angeli, Chilesotti, Montefiore, segretari Liuzzi e De Rensis, tesoriere Azzoni.
L’AMI si strutturò in sezioni regionali, impegnate soprattutto nell’opera di catalogazione del patrimonio musicale: all’inizio del 1909 si erano costituite dieci sezioni (Bologna, Ferrara, Firenze, Milano, Napoli, Parma, Pesaro, Roma, Torino, Venezia), cui si aggiunsero nel corso dell’anno Genova, Perugia, Palermo e all’estero Malmö, e nel 1910 Trieste e Bergamo.
Nel febbraio 1909 uscì il primo numero di un notiziario mensile, «La Rinascita musicale», pubblicato dall’AMI insieme alla Federazione dei Regi Istituti Musicali, e diretto da Guido Gasperini e Guido Alberto Fano. La pubblicazione di questo periodico si interruppe alla fine del 1911.
I risultati del lavoro di catalogazione effettuato dall’AMI furono pubblicati a dispense. Nel febbraio 1909 uscì il primo fascicolo del Catalogo (denominato Bollettino), cui ne seguirono altri sette a formare, nel 1911, il primo dei Cataloghi dell’AMI, dedicato alle biblioteche di Parma e Reggio Emilia.
L’AMI si riunì a Roma il 9 e 10 ottobre 1909, per la sua seconda assemblea, in cui il presidente fece un ampio resoconto sull’avvio dei lavori di catalogazione e di edizione, e poté comunicare con soddisfazione che il Ministero aveva concesso un contributo di 500 lire. Furono modificati alcuni articoli dello statuto, e si decise che l’AMI avrebbe collaborato alla realizzazione del Corpus scriptorum de musica medii aevi di Guido Adler.
Nel corso del 1910, alla prosecuzione dei lavori di catalogazione si aggiunsero alcune importanti esecuzioni e rappresentazioni di opere antiche organizzate da sezioni dell’AMI, che servirono fra l’altro come veicolo pubblicitario per l’Associazione. Alla fine dell’anno, Gasperini annunciò sulla «Rinascita musicale» un ambizioso programma per il 1911, che prevedeva – accanto al Catalogo generale delle opere musicali conservate nelle biblioteche italiane – anche una collana di Monumenti dell’arte musicale nazionale, comprendenti le opere complete dei più illustri maestri italiani; una collana di studi storici, scientifici, critici riguardanti l’arte musicale, nonché riproduzioni di antiche opere letterarie particolarmente importanti; infine un rinnovamento e ampliamento della rivista dell’associazione, «La Rinascita musicale».
In realtà, il 1911 fu un anno di crisi: in marzo la «Rinascita musicale» sospese le pubblicazioni; la terza assemblea dei soci, che avrebbe dovuto avere svolgersi a Roma nei giorni 8 e 9 aprile, in occasione del Congresso internazionale di musica, non ebbe luogo. Inoltre l’AMI dovette subire una serie di violenti e pretestuosi attacchi da parte di Fausto Torrefranca, pubblicati su molte riviste, musicali e non, contro l’AMI e in particolar modo contro Gasperini.
Dal settembre del 1911 «La Rinascita musicale» riprese le pubblicazioni, dando conto dell’avanzamento dei lavori di catalogazione e di edizione, del sostegno finanziario ottenuto da Ministero ed enti locali, e annunciando fin da ottobre la proposta del presidente per una modifica dello statuto da discutere nella successiva assemblea, prevista per l’8-10 dicembre 1911. La modifica, che riorganizzava l’Associazione in senso federativo, dando un peso maggiore alle sezioni regionali, fu approvata nel corso dell’assemblea fiorentina, che elesse ancora presidente Gasperini. Nel 1912 sembra che il bilancio presentasse un passivo significativo, né le polemiche relative alle attività dell’AMI erano del tutto sopite. Nell’ottobre 1913 il Congresso dell’AMI si svolse a Parma nel segno di una ritrovata armonia, e si registrò una positiva situazione finanziaria con la quale si ritenne di poter procedere nella pubblicazione sia dei cataloghi sia dei Monumenti.
Nel 1913 l’AMI progettò di realizzare due tipi di pubblicazioni, il primo “di carattere prettamente scientifico” sul modello dei Denkmäler tedeschi, il secondo di carattere più divulgativo sull’esempio dei Chefs d’oeuvre de l’opéra français. La prima serie non vide mai la luce; per la seconda venne pubblicata nel 1915 l’Olimpiade di Pergolesi nella trascrizione per canto e pianoforte di M. Zanon, mentre analoga edizione del Socrate immaginario di Paisiello, curata da G. Barini, già incisa nel 1916, uscì solo nel 1931. La sezione fiorentina dell’AMI pubblicò inoltre a proprie spese due importanti volumi: i madrigali a cinque voci di V. Galilei, e Il primo libro d’arie musicali di G. Frescobaldi (trascr. di F. Boghen, pref. di A. Bonaventura, 1933).
L’Associazione dei musicologi italiani, sempre sotto la guida di Gasperini, operò fino al 1942, concentrandosi sulla pubblicazione dei cataloghi (uscirono cataloghi dedicati a musiche conservate in biblioteche di Bologna, Venezia, Vicenza, Milano, Firenze, Roma, Genova, Modena, Ferrara, Napoli, Assisi, Torino, Pisa) e mettendo da parte invece quello che era stato uno scopo primario fin dal suo sorgere: l’edizione critica delle composizioni dei maggiori compositori italiani. Le notizie sull’attività dell’associazione furono affidate a un «Piccolo Bollettino d’informazioni e notizie» che uscì dal 1913 al 1919.
2. La fondazione della Società Italiana di Musicologia, 1964, e l’avvio della «Rivista Italiana di Musicologia», 1966
La Società Italiana di Musicologia fu fondata a Milano, presso il Conservatorio “G. Verdi”, il 29 febbraio 1964, richiamandosi idealmente all’operato dell’Associazione dei Musicologi Italiani. Presidente venne eletto Guglielmo Barblan. I primi due anni di vita dell’associazione furono dedicati ad avviare le pubblicazioni: in primo luogo la rivista musicologica organo della Società: la «Rivista Italiana di Musicologia», in secondo luogo la collana «Quaderni della Rivista Italiana di Musicologia».
Il primo numero della RIdM, che usciva in fascicoli semestrali, comparve nel 1966, presso l’editore Olschki, con il contributo finanziario dell’Accademia Chigiana di Siena. La struttura della rivista, rimasta sostanzialmente immutata nel corso degli anni, comprendeva saggi e recensioni. In alcuni fascicoli è presente un notiziario relativo sia alle attività interne della SIdM, sia ad altre notizie di interesse musicologico.2 La Rivista viene pubblicata ininterrottamente dal 1966, se pure talvolta con ritardi e con numeri unici invece che fascicoli semestrali.
3. Atti di convegni e volumi miscellanei
Nel 1966, accanto al primo fascicolo della RIdM, comparve anche il primo dei «Quaderni della Rivista Italiana di Musicologia», anch’essi pubblicati dall’editore Olschki, e dedicato agli Indici della Rivista Musicale Italiana. La collana dei Quaderni ha ospitato negli anni successivi per la maggior parte Atti di convegni patrocinati dalla SIdM; le sole eccezioni sono le due miscellanee in onore di Friedrich Lippmann e di Fedele D’Amico, l’inventario dei codici estensi di Alessandra Chiarelli, l’edizione dei libretti di Händel. Dal 1994 la SIdM ha aperto una seconda collana anch’essa dedicata perlopiù ad atti di convegni e miscellanee musicologiche, pubblicata dalla LIM sotto il titolo «Strumenti della ricerca».
4. La Storia della musica
Nel 1975 la SIdM avviò, con la casa editrice EDT di Torino e sotto la direzione di Alberto Basso, la pubblicazione di una Storia della musica, in 12 volumi, affidati ciascuno a un diverso autore specialista nel periodo trattato. I volumi uscirono fra il 1976 e il 1982. La SIdM, con questa Storia della musica, intendeva «abbattere le mura della cittadella specialistica nella quale la disciplina è rimasta finora arroccata, per cui la storia della musica è stata concepita, o deterministicamente come un’astratta evoluzione di forme, generi, stili, o, idealisticamente, come un’altrettanto astratta galleria di ‘personalità’ in sé concluse. Abbattere queste mura, rintracciare i nessi che intimamente collegano i fenomeni musicali con la multiforme realtà del loro tempo, mostrare come anch’essi tale realtà concorrano a formare: questo lo scopo cui ciascun autore ha mirato […]».3 Nel 1991-1993 ne è stata pubblicata una seconda edizione, «tendente a raccordare meglio alcune epoche storiche, anche tramite l’introduzione di numerose parti del tutto nuove, anche molto ampie, e ad aggiornare l’intera trattazione tenendo conto delle nuove acquisizioni storico-musicali e della bibliografia critica più recente».4
5. I Monumenti musicali
Accanto alle pubblicazioni musicologiche quali la RIdM e gli atti di convegni, la SIdM avviò all’inizio degli anni Settanta una collana di edizioni musicali, i «Monumenti musicali», pubblicata dall’editore Suvini Zerboni di Milano, divisa a sua volta in diverse serie: le Opere complete di Girolamo Frescobaldi, i Monumenti di musica piemontese, le Opere di antichi musicisti bresciani.
Al di fuori di questa collana, la SIdM ha collaborato con diverse associazioni per pubblicare altre collane di opere complete (A. Brunelli, M. Uccellini, I. Sabino, G. Giordani) o collane antologiche (Musiche del Rinascimento italiano, Musiche italiane del Settecento). Nel 2000 inoltre è stata istituita dal Ministero per i Beni culturali l’Edizione Nazionale dell’Opera omnia di Alessandro Stradella, su progetto proposto dalla SIdM e diretta da Carolyn Gianturco.
6. La ricerca sulle fonti musicali e la fondazione della rivista «Le fonti musicali in Italia»
La ricerca sulle fonti musicali è stata fin dall’inizio una delle preoccupazioni della SIdM.
Nel 1976 la SIdM creò nel consiglio direttivo un settore dedicato all’Inventariazione dei beni musicali, strettamente collegato al gruppo italiano del RISM costituitosi nel 1975. Inoltre, la SIdM ha propiziato e seguito da vicino la formazione di gruppi regionali che dalla fine degli anni ’70 si sono assunti la responsabilità di questo tipo di ricerca.5 Dal 1982 i risultati della catalogazione di alcuni fondi musicali italiani sono confluiti in una collana della SIdM («Cataloghi di fondi musicali italiani», a cura della Società Italiana di Musicologia, in collaborazione con il RISM); nel 1988 si è inaugurata una collana dedicata all’Iconografia musicale, purtroppo limitata a due soli volumi; inoltre, dal 1990 al 1995, la SIdM ha pubblicato una collana, «Ancilla musicae», dedicata a voluminosi cataloghi di libretti.
Nel 1987 il ruolo di coordinamento svolto dalla SIdM in questo settore si è concretizzato nella pubblicazione – in collaborazione con il Cidim – del periodico annuale «Le fonti musicali in Italia». Inizialmente teso a dar conto delle attività di ricerca sulle fonti che si svolgevano in Italia (nel 1987 venne avviato fra l’altro il progetto dei Giacimenti culturali, che iniziò la catalogazione informatica anche in campo musicale), il periodico ha sviluppato maggiormente, nel tempo, l’aspetto musicologico e bibliografico.
Dal 1996 è iniziata la nuova serie del periodico, con il titolo «Fonti musicali italiane»: ogni numero è costituito da 8-10 saggi musicologici relativi a differenti tipologie di fonti musicali, e da una Rassegna bibliografica che dà conto ogni anno di tutto ciò che si pubblica in Italia e all’estero relativamente alla storia della musica italiana. Dal 2009 il periodico è pubblicato oltre che come volume anche online.
7. L’insegnamento delle discipline musicologiche
La SIdM ha svolto una riflessione costante sull’insegnamento delle discipline musicologiche sia nelle Università, sia nei Conservatori, effettuando numerosi e ripetuti interventi sull’argomento: nell’aprile 1977 ha organizzato un convegno a Pisa sulla metodologia scientifica e didattica della storia della musica; nel 1979 ha stilato un Progetto di riassetto degli studi musicologici universitari; nel 1981 è intervenuta al Convegno nazionale “Istruzione musicale e professionalità del musicista nella riforma della scuola” con un documento su Gli studi musicologici nella riforma della scuola media e del Conservatorio.6
Nel 1985 ha organizzato un convegno a Firenze sulla Didattica della storia della musica, i cui interventi sono confluiti nel Quaderno dallo stesso titolo, n. 17, Olschki 1987.
Negli anni successivi la SIdM ha monitorato la situazione degli insegnamenti musicologici: nel 1994 ha pubblicato il volume Le discipline musicologiche e l’Università, a c. di Teresa M. Gialdroni; nel 2005 e nel 2008 ha realizzato due Dossier sui Corsi musicologici nelle Università e nei Conservatori. Con l’avvio dei Licei musicali nel 2010, la SIdM è intervenuta, di concerto con ADUIM e Saggiatore Musicale, sull’insegnamento della Storia della musica in questo ordine di scuola.
Nel 1984 la SIdM ha iniziato a pubblicare una collana di argomento didattico, «Manuali», in collaborazione con l’editore di Torino EDT.
8. La Storia dell’opera italiana
Nel 1987 e 1988 è stata avviata la pubblicazione presso l’EDT di Torino di una «Storia dell’opera italiana», posta sotto il patronato scientifico della SIdM. Ne sono usciti i tre volumi di taglio tematico. Il progetto editoriale prevede altri tre volumi, di taglio storico-cronologico.
9. L’informazione musicologica e il sito web
A partire dal 1989 la SIdM invia ai suoi soci un Bollettino inizialmente semestrale, poi annuale, infine dal 2000 nuovamente semestrale, contenente gli aggiornamenti sulle attività della SIdM, e un Notiziario con informazioni su attività musicologiche (progetti, convegni, pubblicazioni). Nel 1998 è stato inaugurato, ad opera di Nicola Tangari, il sito web www.sidm.it, rinnovato nel 2000, nel 2010 e nel 2017 (webmaster e designer: Valentina Mirella Marangi). Nel 2019 è stato realizzato un restyling grafico completo del sito ad opera di Giacomo Sciommeri, che ha previsto anche la funzione multilingua (italiano e inglese).
10. La partecipazione al GATM
Al fine di approfondire la ricerca sugli aspetti teorico-analitici della musica, la SIdM ha contribuito a costituire, nel 1989, il Gruppo Analisi e Teoria Musicale, insieme ad altre associazioni (SIEM, SIE, AIMI, IASPM). Inizialmente caratterizzato come associazione di associazioni, il GATM ha modificato il suo statuto nel 2002, diventando associazione a titolo individuale; la SIdM ha mantenuto una presenza istituzionale nel comitato scientifico come società fondatrice.
11. Il Dizionario degli editori musicali italiani
Nel 1990 la SIdM ha avviato la ricerca per la realizzazione di un Dizionario degli editori musicali italiani, grazie a un finanziamento del C.N.R., integrato poi dal Ministero per i Beni Culturali. La ricerca, diretta da Bianca Maria Antolini, ha coinvolto una sessantina di collaboratori. Nel 2000 è stato pubblicato il primo volume (dedicato al periodo 1750-1930), e nel 2019 il secondo volume (dalle origini alla metà del Settecento).
12. Musica nel Novecento italiano
Nel 1994 la SIdM ha deciso di affrontare in modo approfondito la ricerca sulla storia della musica in Italia nel corso del XX secolo. È stato quindi varato un articolato progetto, presentato al I convegno annuale della SIdM, comprendente una collana di volumi dedicati a specifici temi, e una collana di cd-rom /dvd, ciascuno dedicato a un particolare decennio del secolo. Il primo volume della collana è uscito nel 1998, il primo cd-rom nel 2003. Il progetto, che ha goduto di un finanziamento del Ministero per i beni culturali (Dipartimento spettacolo dal vivo) prevede 10 volumi e 10 cd/dvd.
13. I convegni
Fin dall’esordio la SIdM ha concesso il suo patrocinio a svariati convegni di studio, i cui atti sono stati frequentemente accolti nella collana dei Quaderni della RIdM e poi nella collana Strumenti della ricerca. L’assemblea annuale dell’associazione era collegata a uno di questi convegni. Dal 1994 – pur continuando a patrocinare convegni di studio su vari argomenti – la SIdM ha iniziato a svolgere annualmente, in genere nell’ultima settimana di ottobre, un convegno, articolato in diverse sessioni, comprendenti relazioni libere dei soci. Le relazioni vengono selezionate, su proposta dei soci, dal Comitato convegni della SIdM, e vengono organizzate in sessioni omogenee per argomento. I convegni annuali della SIdM si svolgono di regola ogni anno in una diversa città d’Italia. Molte relazioni vengono pubblicate sia dalle riviste della SIdM sia da altre riviste musicologiche italiane e straniere.
14. Nuove collane e nuovi progetti negli anni 2000
Nel 2005 è comparso il primo volume della collana «Repertori musicali: storia, analisi, interpretazione». Pubblicata in collaborazione con il GATM, la collana prende in esame composizioni appartenenti ai repertori più noti ed eseguiti, inserendole nel loro specifico contesto storico, discutendone il testo musicale dal punto di vista filologico, analizzandone le strutture compositive, infine prendendo in esame le diverse prospettive interpretative.
Nello stesso anno è stato avviato il progetto di ricerca della SIdM sulla Cantata italiana, ora denominato «Clori. Archivio della cantata italiana», diretto da Licia Sirch e Teresa M. Gialdroni. Ha tra i suoi obiettivi generali la realizzazione di un data-base delle fonti della cantata italiana, la promozione di studi sulla stessa, l’edizione e l’esecuzione di brani significativi. In occasione del convegno annuale della Società a Bergamo nell’ottobre del 2008, è stata presentata la scheda informatizzata sulla quale è stato avviato l’inserimento dei dati. L’accesso al data-base, dopo una fase di libero accesso, farà parte del settore riservato ai soci della SIdM.
1 Paola Besutti, Quarant’anni di ‘Rivista Italiana di Musicologia’, «Rivista Italiana di Musicologia», XL, 2005, nn.1-2, pp. 3-18
2 Vedi Guido Gasperini, L’opera compiuta dall’Associazione dei musicologi italiani nel I venticinquennio della sua vita. 1908-1933. Relazione, Napoli, tip. Giannini, 1933; Bianca Maria Antolini, La musicologia in Italia nel primo quindicennio del Novecento: congressi, associazioni, edizioni, concerti, in Francesco Mantica e il “Risorgimento civile” degli italiani. Atti del Convegno di Studi (Reggio Calabria, 6-7 ottobre 2006), a cura di Maria Grande e Gaetano Pitarresi, Reggio Calabria, Laruffa, 2009, pp. 65-126.
3 Paola Besutti, Quarant’anni di ‘Rivista Italiana di Musicologia’, «Rivista Italiana di Musicologia», XL, 2005, nn.1-2, pp. 3-18
4 Alberto Basso, Premessa alla prima edizione dell’opera
5 Agostino Ziino, Premessa alla seconda edizione dell’opera
6 Dinko Fabris, Ricerca e inventariazione delle fonti musicali in Italia. Il ruolo della Società Italiana di musicologia, «Le fonti musicali in Italia», I, 1987, pp. 17-24.
7 Cfr. rispettivamente Rivista Italiana di Musicologia, XIV (1979)/2, pp. 202-222; Rivista Italiana di Musicologia, XVI (1981)/1, pp. 3-10.