Martedì 19 maggio 2009

ore 9,30 Accoglienza e registrazione dei partecipanti

Interventi di saluto e di introduzione

  • Massimo Giordano, Sindaco del Comune di Novara
  • Sergio Vedovato, Presidente della Provincia di Novara
  • Carlo Cigolotti, Presidente del Conservatorio Guido Cantelli di Novara
  • Ettore Borri, Direttore del Conservatorio Guido Cantelli di Novara

ore 10,30 Intermezzo musicale, a cura degli studenti del Conservatorio

ore 11, Presiede Anelide Nascimbene

  • Gian Paolo Minardi, Giovanni Rinaldi, 'lo Chopin italiano'
  • Vitale Fano, Il pianoforte dell’Italia unita
  • Ettore Borri, Ponchielli, Catalani e il pianoforte

ore 15

  • Andrea Coen, Grand Tour à rebours: il viaggio del fortepiano da Firenze a Shillelah
  • Guido Salvetti, Portata e limiti della scuola pianistica milanese nel primo Ottocento

ore 16,00 Intermezzo musicale, a cura degli studenti del Conservatorio

  • Patrizia Florio, La letteratura pianistica italiana nell’editoria milanese dell’Ottocento
  • Renato Meucci, La costruzione del pianoforte in Italia tra '800 e '900

ore 20,45 Concerto per pianoforte a quattro mani

    • Carlo Balzaretti - Ettore Borri
    • Musiche di Debussy, Puccini / Frugatta, Ponchielli / Bossi, Catalani

 

 

Mercoledì 20 maggio 2009

ore 9,30, Presiede Attilio Piovano

  • Marco Ruggeri, Metodi per organo nell'Ottocento italiano
  • Arturo Sacchetti, L'arte costruttiva degli organi e la creatività organistica: un connubio fra gioie e dolori

ore 11,00 Intermezzo musicale, a cura degli studenti del Conservatorio

  • Fausto Caporali, Modelli pianistici nella musica d'organo tra Otto e Novecento
  • Giancarlo Parodi, La letteratura per organo dell'Ottocento italiano: esperienze concertistiche di un organista

ore 15

  • Piero Rattalino, La polemica su articolazione e peso
  • Alberto Spano, L'arte pianistica dal 78 giri all'iPod
  • Marco Di Bari, Cronaca di un itinerario trasversale
  • Quirino Principe, Il pianoforte come “Weltanschauung”

ore 17,30 Intermezzo musicale, a cura degli studenti del Conservatorio

ore 20,30 Intrattenimento letterario / musicale, a cura dei docenti del Conservatorio con la partecipazione di Mario Cei

 

Comitato Scientifico: Ettore Borri, Vincenzo Cerutti, Patrizia Florio, Renato Meucci, Anelide Nascimbene, Attilio Piovano, Marco Ruggeri

Info:
Istituto superiore di studi musicali Conservatorio Guido Cantelli
Via Collegio Gallarini - 28100 NOVARA
Tel. 0321-31252 0321-392629 Fax 0321-640556
www.conservatorionovara.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


Resoconto

Si è svolto il 19 e 20 maggio 2009 a Novara presso il Conservatorio “Guido Cantelli” il convegno di studi “Tasti neri, tasti bianchi. Pianoforte, organo e attività musicale in Italia nel XIX e XX secolo”. Finalità del convegno è stata la presentazione di una panoramica, da differenti punti di osservazione, della produzione strumentale italiana destinata agli strumenti a tastiera.

I lavori si sono aperti con i saluti del direttore del Conservatorio, M° Ettore Borri, e delle autorità presenti. La prima sessione, presieduta da Anelide Nascimbene, si è aperta con la relazione di Gian Paolo Minardi, Giovanni Rinaldi, “lo Chopin italiano”. Vitale Fano ha presentato la relazione Il pianoforte dell’Italia unita, analizzando il repertorio pianistico della seconda metà dell’Ottocento in Italia. Ettore Borri ha focalizzato l’attenzione sulla produzione pianistica di due operisti di rilievo con la relazione Ponchielli, Catalani e il pianoforte. Andrea Coen si è invece soffermato sul fortepiano, presentando una panoramica sull’uso e il repertorio dello strumento, nella relazione Gran Tour à rebours: il viaggio del forte piano da Firenze a Shillelah. In seguito Guido Salvetti ha proposto una relazione su Portata e limiti della scuola pianistica milanese nel primo Ottocento, individuando i principali esponenti della scuola pianistica milanese a partire da Francesco Pollini. Patrizia Florio con la relazione La letteratura pianistica italiana nell’editoria milanese dell’Ottocento ha esaminato la produzione editoriale della città lombarda della prima metà del secolo, pubblicata dagli editori Giovanni Re, Giovanni Ricordi, Ferdinando Artaria, Francesco Lucca, Luigi Scotti, Luigi Bertuzzi. Al termine della giornata Renato Meucci ha poi riferito su La costruzione del pianoforte in Italia tra ‘800 e ‘900, fornendo informazioni sui principali centri di produzione e l’affermazione di un sistema produttivo industriale. I lavori si sono conclusi con il concerto offerto ai convegnisti, in cui il duo pianistico Carlo Balzaretti e Ettore Borri hanno proposto musiche di Debussy, Catalani, Puccini nella trascrizione di Frugatta e Ponchielli nella trascrizione di Bossi.

Il 20 maggio si è svolta la seconda sessione, presieduta da Attilio Piovano. La prima parte della giornata è stata dedicata a interventi relativi all’organo. Marco Ruggeri ha illustrato nel la relazione Metodi per organo nell’Ottocento italiano, la trattatistica italiana dell’Ottocento. Arturo Sacchetti ha riferito su L’arte costruttiva degli organi e la creatività organistica: un connubio fra gioie e dolori. Fausto Caporali ha presentato la relazione Modelli pianistici nella musica d’organo tra Otto e Novecento, esaminando le influenze della scrittura pianistica nel repertorio organistico. La sessione sull’organo si è conclusa con Giancarlo Parodi, che ha riferito sulla sua esperienza concertistica nella relazione La letteratura per organo dell’Ottocento italiano: esperienze concertistiche di un organista.
Nella seconda parte della giornata Piero Rattalino ha esaminato questioni legate alla tecnica pianistica, nella relazione La polemica su articolazione e peso. Alberto Spano, nella relazione L’arte pianistica dal 78 giri all’iPod, ha invece illustrato dal punto di vista del produttore discografico, la diffusione del repertorio pianistico e le scelte delle case produttrici. Marco di Bari ha riferito sulla sua esperienza di compositore e sul ruolo che il pianoforte ha avuto sulla sua attività e sulle sue composizioni (Cronaca di un itinerario trasversale). Quirino Principe ha concluso i lavori con la relazione Il pianoforte come “Weltanschauung”, presentando il ruolo dello strumento nella storia in una visione filosofica ed epistemologica.

Durante le due giornate sono stati presentati intermezzi musicali, in cui studenti e docenti del Conservatorio hanno eseguito musiche pianistiche e organistiche di autori italiani, quali Casella, Pizzetti, Malipiero, Martucci, Respighi, Busoni, Bossi, Adolfo Fumagalli, ecc. rivolgendo anche particolare attenzione alle compositrici, quali Francesca Nava D’Adda, Giulia Recli, Beatrice Campodonico.

Il convegno si è concluso con un intrattenimento letterario-musicale a cui hanno partecipato docenti del Conservatorio e la voce recitante dell’artista poliederico Mario Cei, che ha proposto testi sul pianoforte di Carlo Dossi, Ghislanzoni, Gozzano, D’Annunzio e Savino. La pubblicazione dei relativi atti è prevista per il 2010.

Patrizia Florio