Insegnamenti

Le buone pratiche e le metodologie della didattica a distanza per gli insegnamenti musicologici

Sabato 16 maggio 2020, ore 17.00-19.00


Il settore degli insegnamenti musicologici della Società Italiana di Musicologia promuove un webinar dedicato alle metodologie e agli strumenti della didattica a distanza delle discipline musicologiche nei Licei, nell’AFAM e nell’Università.

L’emergenza in corso e le forme di didattica a distanza, attivate nelle scuole di ogni ordine e grado, hanno un profondo impatto sugli insegnamenti musicologici e su chi si assume il compito quotidiano di trasmettere metodologie di ricerca e contenuti di conoscenza. Non si tratta solo di aggiornare gli strumenti e di imparare a sfruttare le possibilità offerte dalla tecnologia informatica. La mancanza di un contatto umano diretto costringe a ripensare i meccanismi comunicativi, a elaborare nuove strategie di trasmissione e condivisione del sapere. È dunque opportuno riflettere su una trasformazione che inciderà a lungo, ben oltre l’attuale situazione emergenziale, sull’attività di chi è incaricato di educare alla musica e alla ricerca musicologica.

Sono previsti gli interventi di:


Berta Martini (Università degli Studi di Urbino)
Luigia Berti (Conservatorio di Musica “Licinio Refice” di Frosinone)
Carla Cuomo (Università degli Studi di Bologna)
Paola Besutti (Università degli Studi di Teramo)
Roberto Maragliano (Università degli Studi di Roma Tre)
Alberto Macrì (Liceo musicale “Sandro Pertini” di Genova)
Stefano Zenni (Conservatorio di Musica “Giovanni Battista Martini” di Bologna)
Patrizia Florio (Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini” di Piacenza – Iaml Italia)
Carlo Fiore (Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo)
Maurizio Gabrieli (Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma)
Fabio Sartorelli (Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano)
Anna Quaranta (Fondazione Accademia Internazionale di Imola)

Per partecipare all’incontro occorre registrarsi inviando una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Una volta registrati si riceverà il link per partecipare all’incontro.

 

VIDEO COMPLETO:

 

Locandina PDF | Evento Facebook

 

I beni musicali durante l’isolamento sociale: prospettive tecnologiche ed educative

Venerdì 8 maggio 2020, ore 17.00-19.00

Il settore degli insegnamenti musicologici della Società Italiana di Musicologia promuove un webinar dedicato ai beni musicali durante l’isolamento sociale da Covid-19.

Il nostro patrimonio musicale necessita di maggiore attenzione e oculatezza da parte degli enti preposti: al settore dei beni musicali occorre dare dignità e rilievo. Un settore che ancora oggi è privo, all’interno del patrimonio culturale del nostro paese, di un quadro normativo specifico. Durante l’attuale pandemia siamo costretti a ripensare ai modelli di fruizione del nostro patrimonio culturale – in particolare di quello musicale – con i mezzi che la moderna tecnologia ci mette a disposizione: portali digitali, banche dati, strumenti per la comunicazione e la fruizione a distanza. In questa fase è necessaria una continuità progettuale per favorire una futura ripresa e per impedire che i beni musicali vengano relegati tra le attività di non immediata necessità, soprattutto per le prospettive e le ricadute formative ed educative che ne deriverebbero.

 

Video completo del webinar:

 

 

Locandina PDF | Video promo

 

La critica e la divulgazione musicale in Italia

È uscito il volume La critica e la divulgazione musicale in Italia, a cura di Antonio Caroccia, che raccoglie gli atti della giornata nazionale di studi svoltasi a Milano presso il Teatro alla Scala il 25 settembre 2018.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Critici Musicali, dalla Fondazione Istituto Italiano per la Storia della Musica e dalla Società Italiana di Musicologia ha permesso di conoscere meglio il mondo della critica e dalla divulgazione musicale in Italia. 

La crisi della carta stampata e l’ascesa dei giganti del web. La fluidità delle nuove economie open access della comunicazione che non distribuiscono le risorse. Il crepuscolo del giornalismo tradizionale e il dilettantismo della comunicazione “fai da te”. In questo scenario, il discorso critico musicale sopravvive? O deve rinascere in altre forme? E come può contribuire a raccontare il mondo dello spettacolo, e dunque la società, che cambia? Oggi più che mai – nella stagione della completa accessibilità del sapere e della crisi delle sue gerarchie consolidate – si sente il bisogno di un rinnovato impegno sul fronte della capacità formativa e divulgativa dell’informazione: radio, tv, editoria tradizionale e nuovi media, con il continuo intersecarsi delle loro “piattaforme”, sono chiamati a colmare la storica, colpevole e perdurante latitanza della scuola italiana in tema di cultura musicale, teatrale e operistica, patrimonio mondiale e colonna portante della nostra identità. Critici, musicologi, organizzatori e protagonisti del panorama informativo a trent’anni dalla scomparsa di Massimo Mila, punto di riferimento della vita musicale italiana del secondo Novecento come critico, storico e divulgatore, si sono interrogati e confrontati su queste tematiche.

Per i soci SIdM l'editore LoGisma applicherà uno sconto del 25% (http://www.logisma.it/)

 

 

Gli insegnamenti musicologici al tempo del Covid-19: strumenti, strategie, opportunità

Giovedì 30 aprile 2020, ore 17.00-19.00

Il settore degli insegnamenti musicologici della Società Italiana di Musicologia promuove un webinar dedicato agli strumenti, alle problematicità e alle prospettive della didattica a distanza delle discipline musicologiche nei Licei, nell’AFAM e nell’Università.

La comunità musicologica riscopre, in questo periodo di emergenza, il proprio ruolo valorizzando la capacità di costruire, mantenere e rafforzare le relazioni socio-educative. Le recenti disposizioni dei Ministeri dell’Istruzione e dell’Università e Ricerca sollecitano l’intera comunità scientifica ad assumersi responsabilità professionali ed etiche, continuando nel proprio compito sociale ed educativo. I docenti sono chiamati a effettuare le scelte metodologiche e didattiche più idonee tra le infinite soluzioni proposte dalla rete. Un lavoro di squadra può favorire scelte condivise e una progettazione comune delle attività didattiche in ambito musicologico, individuando gli strumenti più idonei a favorire l’inclusione e la partecipazione degli studenti.

Video completo dell'evento:

 

Locandina PDF | Evento su Facebook | Video promo

Manifesto della musicologia italiana

Redatto in occasione degli Stati generali della musicologia italiana (14 novembre 2019, Sala Koch - Palazzo Madama - Senato della Repubblica).

La Musicologia costituisce un campo disciplinare assai ampio e differenziato, la cui assidua coltivazione è in vario modo e in varia misura indispensabile alla buona fisiologia della vita musicale e culturale di un Paese dalla ricca tradizione musicale come l’Italia. Istituzionalmente, la ricerca musicologica è affidata sia all’Università sia agli Istituti dell’Alta formazione artistica e musicale (AFAM), ma viene alimentata anche da fondazioni, istituti ed associazioni scientifiche di varia finalità e natura. Nella presente mozione il termine ‘Musicologia’ viene utilizzato in un’accezione comprensiva di tutte le diverse discipline particolari – di indirizzo storico, sistematico, pedagogico-didattico ed etnografico – in cui esso si articola: nell’Università italiana esse sono complessivamente raggruppate nei settori scientifico-disciplinari L-ART/07 e L-ART/08, mentre negli Istituti dell’AFAM esse sono partitamente distribuite nei settori artistico-disciplinari CODM/01, CODM/02, CODM/03, CODM/04, CODM/05, CODM/06, CODM/07, CODD/04 e CODD/06.

La ricerca musicologica è indispensabile in particolare ai fini:

  • dell’esercizio delle attività musicali (concerti, teatri, associazioni musicali, ecc.);
  • della diffusione della cultura musicale presso la cittadinanza (editoria, saggistica, critica musicale, media,…);
  • della formazione dei musicisti;
  • della formazione degli insegnanti di discipline musicali, nonché della formazione degli insegnanti di scuola primaria;
  • della formazione del pubblico;
  • della conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e demoetnoantropologico, sia materiale sia immateriale.

Insegnamenti musicologici

- Si auspica dal Parlamento che il progetto di legge n. 1553 “Delega al Governo per l’introduzione della Storia della musica nella scuola secondaria di secondo grado” venga quanto prima incardinato e inizi l’iter parlamentare.

- Si auspica dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione del MIUR una sempre maggiore armonizzazione della normativa relativa alla formazione degli insegnanti, che nei futuri docenti valorizzi in maniera equilibrata le competenze musicali intese tanto in senso culturale quanto in senso tecnico, e che per ciò stesso non può che giovarsi dell’apporto concorrente e concorde delle plurime competenze musicologiche coltivate tanto nell’Università quanto nell’AFAM; si auspica inoltre l’attuazione di quanto prescritto dai commi 106 e 107 della legge 228/2012, con particolare riguardo alla formazione degli insegnanti di discipline musicali nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché degli insegnanti di scuola primaria.

Ricerca musicologica

- Si auspica dal Dipartimento per la Formazione superiore, Istruzione universitaria del MIUR il pieno riconoscimento della necessaria specificità disciplinare della formazione dottorale in campo musicologico: l’attuale condizione di multidisciplinarità coatta delle discipline musicologiche, costrette in generici dottorati di discipline umanistiche che abbracciano disparati campi disciplinari, mortifica la formazione dell’élite scientifica tra i nostri aspiranti musicologi.

- Si auspica dal Dipartimento per la Formazione superiore del MIUR, AFAM, la sollecita attivazione del terzo livello di formazione, al fine di una piena collaborazione con l’Università, nel quadro di un sollecito completamento dell’iter regolamentare della legge 508/1999; si chiede altresì la sollecita ricostituzione del CNAM, disciolto dal 2013.

- Si chiede al Dipartimento per la Formazione superiore, Coordinamento, promozione e valorizzazione della Ricerca del MIUR che, al fine di assicurare l’equilibrata fisiologia delle discipline storico-filologiche, pedagogiche e demoetnoantropologiche, Musicologia inclusa, nei prossimi grandi programmi nazionali di ricerca (PRIN; FAR; ecc.) venga stabilita una riserva percentuale di finanziamenti destinati a progetti che, per la loro specifica struttura epistemologica e operativa, non si lasciano ricondurre sic et simpliciter alla fattispecie della cosiddetta “innovazione digitale”: una fattispecie che esaudisce bensì talune funzioni scientifiche vitali anche in tali discipline, ma che ne mortifica altre, assolutamente imprescindibili, di natura intrinsecamente ‘analogica’ e fondamentalmente individuale (per esempio edizioni critiche, investigazioni archivistiche, ricerche etnomusicologiche sul campo, ecc.).

- Si auspica l’istituzione di un fondo pluriennale che, sull’esempio della Deutsche Forschungs-gemeinschaft e del CNRS francese, assicuri un congruo sostegno finanziario alle edizioni critiche di compositori italiani (partiture; carteggi; documenti).

- Si auspica che la Direzione generale Biblioteche e Istituti culturali del MiBACT potenzi, nell’ammontare e nella durata pluriennale, i finanziamenti che da molti anni vengono irregolarmente e saltuariamente erogati a pro delle edizioni nazionali di carattere musicale come di singole iniziative editoriali di natura storico-critica ed erudita, edizioni critiche incluse.

- Si auspica dalla Direzione generale Spettacolo del MiBACT il pieno riconoscimento della funzione vitale svolta dalla Musicologia (attraverso la ricerca e la divulgazione di qualità) sia nel rinnovo e nella qualificazione del repertorio concertistico e teatrale, sia nella formazione del pubblico musicale.

Beni musicali

- Si auspica dal Parlamento il riconoscimento legislativo del concetto di ‘bene musicale’ nella normativa relativa alla tutela e valorizzazione dei Beni culturali, e il conseguente riconoscimento del profilo di funzionario addetto alla tutela dei Beni musicali, prefigurato nel decreto interministeriale MIUR/MiBACT del 31 gennaio 2006 (“Riassetto delle Scuole di specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale”) con cui è stata istituita la Scuola di specializzazione in Beni musicali, rimasta finora priva di sbocchi professionali in seno al Ministero medesimo.

  Si auspica la creazione di un Ufficio speciale per la musicologia e i beni musicali che, nelle more del riconoscimento del concetto di ‘Bene musicale’ (vedi il punto precedente), indirizzi e certifichi le ‘buone pratiche’ relative alla tutela e valorizzazione dei Beni musicali nelle diverse articolazioni direttoriali del MiBACT medesimo.

- Si auspica dal Dipartimento per la Formazione superiore del MIUR, AFAM, il riconoscimento delle biblioteche delle istituzioni AFAM come ‘infrastrutture della ricerca’, al pari delle biblioteche universitarie.

 

Roma, 14 novembre 2019

Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»
Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica (ADUIM)
Conferenza dei Direttori dei Conservatori di Musica (ConfDir)
Fondazione Istituto Italiano per la Storia della musica (IISM)
Gruppo per l’educazione musicale del «Saggiatore musicale» (SagGEM)
International Association of Music Libraries – Italia (IAML-Italia)
Istituto Italiano di Bibliografia Musicale (Ibimus)
Società Italiana di Musicologia (SIdM)