con il patrocinio della Società
Italiana di Musicologia
Conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli

 

Convegno nazionale di studi organizzato in occasione del 190° della morte (1818 – 2008)

Lanciano, Palazzo degli Studi, Corso Trento e Trieste 

15-16 novembre 2008

Depliant

Sommario degli Atti

Programma e resoconto

Sabato 15 novembre 2008

  • ore 14.30 - Registrazione partecipanti 
  • ore 15.00 Apertura del convegno 
  • Saluti
    • Filippo Paolini, sindaco di Lanciano
    • Mario Di Nisio, presidente Fondazione Carichieti
    • Introduzione al convegno di Gianfranco Miscia

  • Prima sessione: Napoli e Lanciano nel Settecento: vita musicale tra centro e periferia del Regno, presiede Francesco Sanvitale

    • Alessandra Bulgarelli Lukacs, Economia e società nell'Abruzzo del XVIII secolo
    • Giovanni Fenaroli, La famiglia Fenaroli da Tavernola Bergamasca a Lanciano
    • Gianfranco Miscia, I Fenaroli e le attività musicali a Lanciano e in Abruzzo nel Settecento
    • Francesca Seller – Paologiovanni Maione, La vita musicale a Napoli al tempo di Fenaroli
    • Lucio Tufano, Fenaroli e la Nobile Accademia di Musica dei Cavalieri 
  • ore 18.00 Discussione 
  • ore 19.00 Sospensione dei lavori 
  • ore 19.15 Lanciano, Cattedrale Madonna del Ponte

    Concerto per le celebrazioni del 190° della morte di Fedele Fenaroli
    Camerata Anxanum
    Elena Cecchi fedi, soprano – Sandra Buongrazio, contralto

 

Domenica 16 novembre 2008

  • ore 9.30 - Ripresa dei lavori

    Seconda sessione Fedele Fenaroli, il didatta e il compositore, presiede Walter Tortoreto

    • Rosa Cafiero, “La musica è di nuova specie, si compone senza regole": Fedele Fenaroli e la tradizione didattica napoletana fra Settecento e Ottocento
    • Giorgio Sanguinetti, I partimenti
    • Antonio Caroccia, Fenaroli e le composizioni liturgiche per la Settimana Santa e per l'Ufficio dei Defunti
    • Alberto Mammarella, Fedele Fenaroli, i Mottetti
    • Marco Della Sciucca, Fedele Fenaroli, le Messe

  • Conclusioni del convegno a cura di Agostino Ziino 
  • ore 12.30 Discussione
  • ore 13.30 Chiusura del convegno

Nei giorni del convegno si celebrerà il premio “Fedele Fenaroli” per la filatelia tematica musicale e maximafilia XII edizione organizzata dall'Unione Culturale Filatelica e Numismatica “Anxanum” di Lanciano.


 

Resoconto

La figura e l'opera del compositore Fedele Fenaroli sono stati oggetto del recente Convegno di studi, svoltosi nei giorni 15-16 novembre 2008 a Lanciano, città natale del musicista, in occasione del centonovantesimo anniversario della morte (1818-2008). Il convegno è stato aperto dai saluti di Filippo Paolini (sindaco di Lanciano), Mario Di Nisio (presidente della Fondazione Carichieti) e dall'introduzione di Gianfranco Miscia che ha sottolineato come la figura di Fenaroli sia stata fondamentale non solo all'interno del panorama musicale locale, ma soprattutto nazionale. 

La prima sessione dei lavori "Napoli e Lanciano nel Settecento: vita musicale tra centro e periferia del Regno" presieduta da Francesco Sanvitale è stata aperta dalla relazione di Alessandra Bulgarelli Lukacs (Economia e società nell'Abruzzo del XVIII secolo) la quale attraverso un'attenta analisi ha dimostrato come nel XVIII secolo l'Abruzzo e in particolare la città di Lanciano non possedevano soltanto un'economia distrettuale, ma bensì un commercio, a livello europeo, importante per la produzione di beni collettivi all'interno del Regno delle Due Sicilie. Giovanni Fenaroli (La famiglia Fenaroli da Tavernola Bergamasca a Lanciano) ha ricostruito la genealogia della famiglia Fenaroli e ha tracciato un profilo biografico della famiglia. Gianfranco Miscia (I Fenaroli e le attività musicali a Lanciano e in Abruzzo nel Settecento) ha illustrato i risultati del primo censimento di fonti musicali legate a Fenaroli e alla sua epoca presenti nel territorio abruzzese, dimostrando altresì come in questa terra si sia sviluppata una importante "scuola" di compositori, legati perlopiù alle attività musicali del territorio. Paologiovanni Maione e Francesca Seller (La vita musicale a Napoli al tempo di Fenaroli) hanno esaminato esaustivamente la vita musicale a Napoli al tempo di Fenaroli con particolare attenzione alle istituzioni musicali napoletane. L'ultima relazione della giornata ad opera di Lucio Tufano (Fenaroli e la Nobile Accademia di Musica dei Cavalieri) ha analizzato i rapporti fra Fenaroli e l'Accademia di Musica dei Cavalieri, nonché il ruolo svolto dal compositore abruzzese all'interno di questa istituzione.

La serata si è poi conclusa alla Cattedrale della Madonna del Ponte di Lanciano, con un concerto della camerata Anxanum e le soliste Elena Cecchi Fede e Sandra Buongrazio che hanno eseguito alcune composizioni sacre di Fenaroli.

La seconda e ultima sessione "Fedele Fenaroli, il didatta e il compositore" svoltasi il 16 novembre è stata presieduta da Walter Tortoreto e si è aperta con la relazione di Rosa Cafiero ("La musica è di nuova specie, si compone senza regole": Fedele Fenaroli e la tradizione didattica napoletana fra Settecento e Ottocento), la quale si è soffermata sulla lunghissima tradizione didattica napoletana di cui Fenaroli fu attore principale, esponendo per la prima volta i risultati di un carteggio ritrovato dalla stessa a Bologna fra Santucci e il compositore abruzzese. Antonio Caroccia (Fenaroli e le composizioni liturgiche per la Settimana Santa e per l'Ufficio dei Defunti) ha analizzato e contestualizzato le innumerevoli composizioni liturgiche di Fenaroli per la Settimana Santa e per l'Ufficio dei Defunti. Alberto Mammarella (Fedele Fenaroli, i Mottetti) e Marco Della Sciucca (Fedele Fenaroli, le Messe) dopo aver analizzato i Mottetti e le Messe di Fenaroli, hanno dimostrato come queste composizioni non furono solo fine a se stesse, ma produssero, anche, dei modelli da seguire. Le considerazioni conclusive di Agostino Ziino hanno non solo sottolineato la molteplicità di interessi e le prospettive storiografico-musicali che investono la figura di Fenaroli, ma hanno soprattutto rilevato come anche la micro-storia stia contribuendo sempre più a dare preziosi risultati alla ricerca scientifica.

Antonio Caroccia