Provincia di Pavia
Comune di Pavia
Istituto Teatro G. Fraschini

con il patrocinio di
Università degli studi di Pavia, Facoltà di Musicologia (sede di Cremona)
Società Italiana di Musicologia

 

Convegno di studi

Pavia, Università degli studi - aula Foscolo

4-6 maggio 2007

Depliant

Sommario degli Atti

Programma e resoconto

La Provincia e il Comune di Pavia, in collaborazione con il Teatro Fraschini e con il patrocinio della Università degli studi di Pavia, Facoltà di Musicologia (sede di Cremona) e della Società Italiana di Musicologia, in occasione del 250° anniversario della nascita di Alessandro Rolla (1757-1841) organizzano il Convegno di studi "Alessandro Rolla (1757-1841): un caposcuola dell'arte violinistica lombarda" che si terrà presso l'aula foscoliana dell'Università degli studi di Pavia dal 4 al 6 maggio 2007.

Venerdì 4 maggio, ore 14.30:

  • Angiolino Stella, Rettore Università degli Studi di Pavia
  • Piera Capitelli, Sindaco Comune di Pavia
  • Vittorio Poma, Presidente Provincia di Pavia
  • Marco Facchinotti, Assessore alla cultura Provincia di Pavia
  • Silvana Borutti, Assessore alle politiche culturali del Comune di Pavia
  • Antonio Sacchi, Presidente Istituzione Teatro “Gaetano Fraschini”
  • Alessandra Bracci, Direttrice Biblioteca universitaria di Pavia
  • Elena Ferrari Barassi, Direttrice Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche, Decana della Facoltà di Musicologia (Università degli Studi di Pavia, sede di Cremona)
  • Guido Salvetti, Presidente Società italiana di musicologia
  • Anna Modena, Presidente Istituto superiore di studi musicali “F. Vittadini”
  • Walter Casali, Direttore Istituto superiore di studi musicali “F. Vittadini”

 

ore 15.30: "Le alterne fortune" (p. Paologiovanni Maione)

  • Luigi Inzaghi, La fortuna del grande violista pavese dopo il convegno del 1981;
  • Maria Girardi, Giusto Zampieri e la passione per la storiografia musicale: l'incontro con Rolla;
  • Matteo Mainardi, La fortuna editoriale di Alessandro Rolla nella Milano del XIX secolo;
  • Luca Aversano, La musica di Alessandro Rolla in Germania. Diffusione e ricezione;
  • Licia Sirch, Considerazioni sulle edizioni parallele di opere di Rolla;
  • discussione.

 

Sabato 5 maggio, ore 9.30: "«Onor dell'apollineo regno»: il confronto italiano ed europeo" (p. Piero Gargiulo):

  • Francesco Passadore, Le musiche notturne di Alessandro Rolla e il tema della notte nel primo Ottocento;
  • Danilo Prefumo, Rolla e il classicismo viennese; ;
  • Angela Buompastore, Ascendenze viennesi nelle tre raccolte di Trii concertanti di Alessandro Rolla
  • Elena Previdi, Alessandro Rolla compositore di balli teatrali: nuove fonti musicali;
  • discussione.

 

ore 15.00: "«Per il profitto della brava gioventù»" (p. Luigi Inzaghi):

  • Marina Vaccarini, La scuola violinistica di Alessandro Rolla nei primi anni del Conservatorio di Milano;
  • Antonio Caroccia, Rolla a "San Pietro a Majella" e la didattica violinistica partenopea;
  • Paolo Mechelli, Alessandro Rolla e il violinismo didattico: le "24 Intonazioni". Esemplificazioni al violino: Paola Besutti;
  • Pinuccia Carrer, La didattica preludiante: Alessandro Rolla interprete di una tradizione;
  • Fabio Morabito, I Tre gran quartetti concertanti op. 2 di Alessandro Rolla: aspetti di storia della tradizione e studio delle tecniche compositive;
  • discussione
  • Intervento musicale del Quartetto Petrassi:
    • A. Rolla, Quartetto in fa minore op. 2 n. 2
    • A. Rolla, Quartetto n. 2 in do maggiore senza numero d’opera

 

Domenica 6 maggio, ore 9.30: "«Per i virtuosi strumentisti a fiato»" (p. Agostino Ziino):

  • Michael Elphinstone, The Wind Quartets of Alessandro Rolla: conformity or innovation?;
  • Alberto Compagno, Il concerto per fagotto: un unicum nel repertorio italiano coevo;
  • Ugo Piovano, I duetti per flauto e violino di Alessandro Rolla nel panorama contemporaneo;
  • Gruppo di lavoro del corso di Biblioteconomia musicale (Facoltà di Musicologia. Università di Pavia) coordinato da Pietro Zappalà, Verso un nuovo catalogo tematico di Alessandro Rolla con un saggio applicativo sui Quartetti;
  • discussione;

  • Guido Salvetti, Conclusioni.



Comitato scientifico:
Bianca Maria Antolini; Mario Carbotta; Walter Casali; Mariateresa Dellaborra; Paologiovanni Maione; Guido Salvetti; Maurizio Schiavo; Licia Sirch

Comitato promotore:
Comune di Pavia - Settore cultura; Istituto superiore di studi musicali “F. Vittadini”; Provincia di Pavia; Istituzione Teatro “G. Fraschini”

Info:
Istituto superiore di studi musicali “F. Vittadini” di Pavia
via Volta, 31 - 27100 Pavia
Tel. 0382.399206; Cell. 3356885071; Fax. 0382.399205
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..


Resoconto

Nel 250° anniversario della nascita di Alessandro Rolla, il più importante musicista pavese del XIX secolo, la Provincia e il Comune di Pavia – Istituto superiore di studi musicali "F. Vittadini", Istituzione Teatro "G. Fraschini" – con il patrocinio dell'Università di Pavia, Facoltà di Musicologia (sede Cremona) e la Società Italiana di Musicologia, hanno fatto proprio un articolato progetto che, sviluppandosi nell'arco del 2007 e nella prima metà del 2008, si rivolge all'intera città e al territorio.

Primo passo dell'evento-Rolla è stato il convegno di studi "Alessandro Rolla (1757-1841): un caposcuola dell'arte violinistica lombarda" (comitato scientifico Bianca Maria Antolini, Mario Carbotta, Walter Casali, Mariateresa Dellaborra, Paologiovanni Maione, Guido Salvetti, Maurizio Schiavo, Licia Sirch) tenutosi dal 4 al 6 maggio nell'Aula Foscolo dell'Università degli Studi.

I saluti di rito sono stati preceduti dalla prolusione di Elena Ferrari Barassi, direttrice del dipartimento di Scienze musicologiche e paleografiche-filologiche dell'Università di Pavia, e sono proseguiti con l'intervento del sindaco di Pavia, Piera Capitelli; di Marco Facchinotti, assessore alla cultura della Provincia di Pavia; di Silvana Borutti, assessore alle politiche culturali del Comune di Pavia; di Antonio Sacchi, presidente dell'Istituzione Teatro Fraschini; di Alessandra Bracci, direttrice della Biblioteca universitaria di Pavia; di Guido Salvetti presidente dalla SIdM; di Anna Modena presidente dell'Istituto superiore di studi musicali "Vittadini" e di Walter Casali, direttore dello stesso istituto.

La prima sessione di lavoro (Le alterne fortune), presieduta da Paologiovanni Maione, si è aperta con la relazione di Luigi Inzaghi autore, insieme a Luigi Alberto Bianchi del catalogo delle opere di Rolla, che ha puntualizzato lo status quo degli studi sul musicista collegandosi direttamente alle varie manifestazioni a lui dedicate dopo le celebrazioni del 1981 (La fortuna del grande violista pavese dopo il convegno del 1981). Matteo Mainardi (La fortuna editoriale di Alessandro Rolla nella Milano del XIX secolo) ha delineato la fortuna che le composizioni cameristiche di Rolla ebbero presso il pubblico contemporaneo dividendo nettamente il percorso in due fasi distinte: una relativa ai primi anni del XIX secolo e l'altra alla seconda metà dell'Ottocento. Il confronto tra le date di pubblicazione e quelle di composizione di opere prese 'a campione' ha consentito di verificare quanto immediata fosse la corrispondenza tra nascita e divulgazione; la presenza poi della musica di Rolla anche nel catalogo di editori non milanesi (Artaria di Vienna, ad esempio) ha testimoniato la fortuna del musicista in un panorama molto ampio e delineato il movimento di queste opere tra i diversi editori, evidenziando da una parte significative sopravvivenze, dall'altra notevoli perdite. La seconda fase della diffusione e notorietà della musica di Rolla è stata ricostruita attraverso la lettura dei Libroni di Casa Lucca e Casa Ricordi.
Un ulteriore approfondimento e ampliamento dell'aspetto editoriale si è avuto con l'intervento di Licia Sirch (Considerazioni sulle edizioni parallele di opere di Rolla) che ha affrontato la questione delle edizioni di Rolla uscite contemporaneamente, o quasi, in paesi diversi, e ha condotto la riflessione sulle conseguenze, in ambito catalografico e filologico, derivate da questi rilievi.

La sessione mattutina di sabato 5 maggio («Onor dell'apollineo regno»: il confronto italiano ed europeo) presieduta da Piero Gargiulo si è aperta con la relazione di Francesco Passadore (Le musiche notturne di Alessandro Rolla. Il camerismo strumentale italiano e il tema della notte nel primo Ottocento) che ha concentrato la sua attenzione sulle composizioni cameristiche rolliane contraddistinte dall'aggettivo "notturno"; ne ha analizzato gli organici, le caratteristiche formali, armoniche, strutturali e le ha poste in rapporto ad altre composizioni del genere di Jean Jacques Rousseau, Giuseppe Scappa, Francesco Zappa, Giuseppe Tiberi, Gaetano Pugnani, Cirino Roscio, Johan Baptist Vanhal, Luigi Boccherini cogliendone gli elementi peculiari.
Danilo Prefumo (Rolla e il classicismo viennese) ha avviato i raffronti tra la produzione di Rolla e il classicismo viennese trovando molti elementi coincidenti o somiglianti tra il repertorio sonatistico e cameristico di Rolla e analoghe pagine di Beethoven e Mozart. Il parallelo tra le due realtà è proseguito con la relazione di Angela Buompastore (Ascendenze viennesi nelle tre raccolte di Trii concertanti di Alessandro Rolla) che si è concentrata sulle tre raccolte di trii concertanti per violino, viola e violoncello di Rolla e le ha poste a confronto in modo particolare con la produzione di Haydn, Mozart e con l'ultima delle tre raccolte di Trii concertanti di Beethoven pubblicata da Ricordi nel 1827.
Elena Previdi ha concluso i lavori presentando gli undici balli teatrali creati da Rolla (Alessandro Rolla compositore di balli teatrali: nuove fonti musicali) arricchendo lo scarno catalogo con tre fonti musicali sino ad oggi ignote: il "foglietto" di un ballo, di cui attualmente non si conosce il titolo, custodito in una collezione privata milanese; il "ballo grande" La vendetta di Medea, che venne rappresentato al teatro Concordia di Jesi nella stagione di Carnevale 1809; 25 brani destinati a una festa da ballo, conservati manoscritti nel Fondo Noseda del Conservatorio di Milano.

Ad aprire la sessione pomeridiana, interamente incentrata sulla figura di Rolla come didatta («Per il profitto della brava gioventù») e presieduta da Luigi Inzaghi, è stata la relazione di Marina Vaccarini (La scuola violinistica di Alessandro Rolla nei primi anni del conservatorio di Milano) che ha delineato l'iter burocratico legato alla nascita del conservatorio di Milano e ne ha tratteggiato i percorsi didattici iniziali descrivendo, attraverso fonti d'archivio, le personalità attive in quel contesto ed è riuscita a 'ricostruire' la classe di violino e viola di Rolla. Antonio Caroccia ha spostato l'attenzione su una diversa realtà geografica (Rolla a "San Pietro a Majella" e la didattica violinistica partenopea) e attraverso la ricognizione e l'analisi fisica e contenutistica delle fonti manoscritte e a stampa di Rolla possedute dalla biblioteca del conservatorio di Napoli ha individuato alcuni interessanti esemplari - quali l'autografo dei Duetti op. 6 regalati da Noseda a Francesco Florimo nel 1864 e il manoscritto dei Duetti op. 2 - dai quali ha ricavato utili considerazioni sulla ricezione di Rolla in ambito napoletano. Paolo Mechelli (Alessandro Rolla e il violinismo didattico: le "24 Intonazioni"), supportato dalle preziose esemplificazioni al violino di Paola Besutti, ha fatto luce sull'imponente letteratura dedicata agli allievi del Conservatorio di Milano, indagandone non solo l'intrinseca funzionalità formativa per l'acquisizione di una tecnica efficace, ma anche la valenza e l'importanza nella storia della letteratura violinistica. Individuate le peculiarità tecniche come pure i modelli e gli stilemi musicali, gli studi sono infine stati messi in relazione alla coeva produzione di Rode, Baillot, Kreutzer e accostati a quelli di Paganini. Nella relazione di Pinuccia Carrer (La didattica preludiante: Alessandro Rolla interprete di una tradizione) si è evidenziato il ruolo fondamentale svolto dall'improvvisazione – in particolare attraverso le forme preludianti – all'interno della musica strumentale solistica e d'insieme. La lezione del maestro trasmessa all'allievo e da questi attentamente applicata trova riscontro nella produzione di Raimondo Mei "maestro di cappella della cattedrale di Pavia" e di Rolla. Le Intonazioni del primo hanno infatti offerto non solo preziose informazioni "sopra li toni della musica" ma anche spunti di confronto con le 12 + 12 Intonazioni a foggia d'esercizij per terze maggiori e minori scritte per violino dal secondo. Fabio Morabito (I tre gran quartetti concertanti op. 2 di Alessandro Rolla: aspetti di storia della tradizione e studio delle tecniche compositive), dopo alcune riflessioni sul genere del quartetto concertante nella produzione di Rolla e dopo alcune considerazioni di storia delle tecniche compositive, ha esposto i principali aspetti della tradizione testuale relativa ai quartetti concertanti che compongono l'op. 2 raffrontando due possibili versioni del terzo quartetto. Attraverso l'analisi di alcuni casi paradigmatici ha evidenziato le tipologie di intervento che Rolla ha messo in atto nella correzione e riscrittura della prima versione del quartetto e ne ha proposto una ricostruzione dettagliata.

A conclusione della giornata di lavori e strettamente connesso all'ultima relazione, è stato previsto l'intervento musicale del Quartetto Petrassi (Andrea Mascetti, Elena Ponzoni violini; Roberto Tarenzi viola; Claudia Ravetto violoncello) che ha eseguito, riscuotendo un successo incondizionato, il Quartetto op. 2 n. 2 e un quartetto senza numero d'opera.

La sessione domenicale presieduta da Mario Carbotta («Per i virtuosi strumentisti a fiato») e interamente incentrata sul repertorio per strumenti a fiato, si è aperta con la relazione di Michael Elphinstone (The wind quartets of Alessandro Rolla: conformity or innovation?) che ha evidenziato la peculiarità delle opere rolliane per flauto e archi in confronto a quelle dei contemporanei Domenico Cimarosa, Giovanni Battista Viotti, Felice Giardini, Bartolomeo Campagnoli, Tommaso Giordani, Giuseppe Cambini, Giovanni Paisiello, Luigi Boccherini e Saverio Mercadante. Prendendo le mosse dalle origini e dallo sviluppo del quartetto con fiati, individuando possibili modelli e tenendo presente anche il periodo e il luogo della composizione, ha cercato di collocare in prospettiva storica la produzione di Rolla, tentando anche di accertare sino a che punto i quartetti con flauto assimilino le caratteristiche stilistiche e formali allora prevalenti o propongano idee innovative o decisamente originali. Alberto Compagno (Il concerto per fagotto: un unicum nel panorama italiano) ha svolto invece una serie di considerazioni riguardanti il concerto per fagotto e la sua eccezionalità nel panorama italiano, investigando il significato della comparsa di questa composizione, unica nel suo genere, nella cultura italiana dell'epoca e valutando le possibili occasioni legate all'organico strumentale a disposizione di Rolla nonché le caratteristiche della scrittura fagottistica, oltre l'evidente modello mozartiano. Ha concluso la relazione una riflessione sulla fortuna o sfortuna del concerto presso i solisti di fagotto nel Novecento.

I duetti per flauto e violino di Alessandro Rolla nel panorama contemporaneo è il titolo dell'intervento di Ugo Piovano che, dopo aver prospettato l'intero corpus per questo organico, ne ha sottolineato la rilevanza sostenendo che costituisce il più importante contributo italiano al genere.
La descrizione degli aspetti più significativi delle singole partiture ha mostrato le peculiarità della scrittura flautistica paritetica al violino e decisamente impegnativa, soprattutto se pensata in rapporto alle possibilità di uno strumento classico a 6 o 8 chiavi, il più diffuso all'epoca in Italia. L'analisi è stata condotta senza prescindere dal restante repertorio per flauto e violino e a partire dalle Sonate op. 51 di Boismortier (Parigi, 1734) sino a Cambini, passando per C.P.E. Bach, J.C. Bach, Campagnoli, Cannabich, Devienne, Drouet, Gebauer, Gianella, Hoffmeister, Monzani, Stamitz, Telemann e Vanhal.
Il gruppo di lavoro del corso di biblioteconomia musicale della facoltà di Musicologia dell'Università di Pavia (sede di Cremona) coordinato da Pietro Zappalà ha completato i lavori della mattinata presentando un'ampia dimostrazione delle procedure informatiche sperimentate per la compilazione di un catalogo rolliano aggiornato (Verso un nuovo catalogo tematico di Alessandro Rolla con un saggio applicativo sui quartetti). Partendo dai Quartetti op. 2, il gruppo ha presentato gli esiti di un complesso e articolato lavoro di catalogazione, le tipologie di ricerche possibili, le difficoltà incontrate nell'impostazione del database che si intende porre al servizio degli studiosi.
L'intervento conclusivo è toccato a Guido Salvetti, che non solo ha sottolineato gli spunti più interessanti emersi da ogni relazione, ma ha formulato anche nuove prospettive di approfondimento e percorsi di studio sulla figura di Alessandro Rolla che si è rivelata in tutta la sua complessità: 'classica' e ancorata a una scuola violinistica all'epoca ormai in declino, ma nel contempo aperta alle tendenze stilistiche, espressive e formali romantiche.

Mariateresa Dellaborra